Ci siamo, domani dolcetto o scherzetto. Noi ci siamo portati avanti ed ecco il nostro dolcetto. Di fatto è una pumpink pie americana da noi un po’ arrangiata all’italiana. Del resto anche Halloween a veder bene non è affatto americana. Ha origini cristiane ed è la volgarizzazione di Ognissanti che era già la trasformazione dei culti dei morti di antichissima memoria.
Ci siamo, domani dolcetto o scherzetto. Noi ci siamo portati avanti ed ecco il nostro dolcetto. Di fatto è una pumpink pie americana da noi un po’ arrangiata all’italiana. Del resto anche Halloween a veder bene non è affatto americana. Ha origini cristiane ed è la volgarizzazione di Ognissanti che era già la trasformazione dei culti dei morti di antichissima memoria.Dunque ripigliamoci la sacralità e il mistero di questa festa. Noi lo facciamo appellandoci alla buona zucca che è il sole d’autunno sulle nostre tavole. Dunque scherzetto o dolcetto?Ingredienti - Due confezioni di pasta brisè, 400 grammi di zucca sbucciata, due uova, 200 grammi di ricotta, 150 grammi di zucchero, 50 grammi di gocce di cioccolata, 80 grammi di burro di primo affioramento.Procedimento - Fate a cubetti di meno di mezzo centimetro la zucca, in una pentola fate fondere il burro, aggiungete la zucca e fatela cuocere finche non diventa morbida. Spegnete la fiamma e aggiungete lo zucchero, poi un uovo, la ricotta e le gocce di cioccolata. Mescolate bene e lasciate intiepidire. In una teglia da forno stendete la prima confezione di pasta brisè mantenendo la carta forno e facendo in modo che sbordi un po'. Versatevi il composto di zucca e ricotta e poi incidete con un coltellino l’altra pasta brisè disegnando gli occhi e la bocca della zucca di Halloween. Ricoprite la torta col disco di pasta brisé che avete inciso, sigillate i bordi. Sbattete il secondo uovo e pennellate la superficie della torta. Infornate a 180 gradi per circa mezz’ora.Come far divertire i bambini - Fate mescolare a loro la zucca con tutti gli ingredienti vedrete come saranno attenti e disciplinati.Abbinamento - Noi abbiamo accostato un Recioto di Soave, vanno benissimo tutti i Moscato, in particolare l’Asti Spumante o il Moscato frizzante.
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Il ministro fa cadere l’illusione dei «soldi a pioggia» da Bruxelles: «Questi prestiti non sono gratis». Il Mef avrebbe potuto fare meglio, ma abbiamo voluto legarci a un mostro burocratico che ci ha limitato.
«Questi prestiti non sono gratis, costano in questo momento […] poco sopra il 3%». Finalmente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa luce, seppure parzialmente, sul grande mistero del costo dei prestiti che la Commissione ha erogato alla Repubblica italiana per finanziare il Pnrr. Su un totale inizialmente accordato di 122,6 miliardi, ad oggi abbiamo incassato complessivamente 104,6 miliardi erogati in sette rate a partire dall’aprile 2022. L’ottava rata potrebbe essere incassata entro fine anno, portando così a 118 miliardi il totale del prestito. La parte residua è legata agli obiettivi ed ai traguardi della nona e decima rata e dovrà essere richiesta entro il 31 agosto 2026.
I tagli del governo degli ultimi anni hanno favorito soprattutto le fasce di reddito più basse. Ora viene attuato un riequilibrio.
Man mano che si chiariscono i dettagli della legge di bilancio, emerge che i provvedimenti vanno in direzione di una maggiore attenzione al ceto medio. Ma è una impostazione che si spiega guardandola in prospettiva, in quanto viene dopo due manovre che si erano concentrate sui percettori di redditi più bassi e, quindi, più sfavoriti. Anche le analisi di istituti autorevoli come la Banca d’Italia e l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) tengono conto dei provvedimenti varati negli anni passati.
Maurizio Landini (Ansa)
La Cgil proclama l’ennesima protesta di venerdì (per la manovra). Reazione ironica di Meloni e Salvini: quando cade il 12 dicembre? In realtà il sindacato ha stoppato gli incrementi alle paghe degli statali, mentre dal 2022 i rinnovi dei privati si sono velocizzati.
Sembra che al governo avessero aperto una sorta di riffa. Scavallato novembre, alcuni esponenti dell’esecutivo hanno messo in fila tutti i venerdì dell’ultimo mese dell’anno e aperto le scommesse: quando cadrà il «telefonatissimo» sciopero generale di Landini contro la manovra? Cinque, dodici e diciannove di dicembre le date segnate con un circoletto rosso. C’è chi aveva puntato sul primo fine settimana disponibile mettendo in conto che il segretario questa volta volesse fare le cose in grande: un super-ponte attaccato all’Immacolata. Pochi invece avevano messo le loro fiches sul 19, troppo vicino al Natale e all’approvazione della legge di Bilancio. La maggioranza dei partecipanti alla serratissima competizione si diceva sicura: vedrete che si organizzerà sul 12, gli manca pure la fantasia per sparigliare. Tant’è che all’annuncio di ieri, in molti anche nella maggioranza hanno stappato: evviva.
Nel riquadro in alto l'immagine dei postumi dell’aggressione subìta da Stephanie A. Nel riquadro in basso un frame del video postato su X del gambiano di 26 anni che l'ha aggredita (iStock)
L’aggressore è un gambiano con una lunga fila di precedenti, però si era visto accordare la protezione speciale per restare in Italia. I clandestini sono 50 volte più pericolosi, ma sinistra e magistrati legano le mani agli agenti.
Vittime sacrificali di criminali senza pietà o effetti collaterali della «inevitabile» migrazione di massa? In questo caso il grande abbraccio che tanto intenerisce la Cei si concretizza con un pugno, una bottigliata, un tentativo di strangolamento, qualche calcione mentre era a terra, sputi, insulti. «Mi diceva che mi avrebbe ammazzata», scrive sui social Stephanie A., modella di origini brasiliane, aggredita lunedì sera nello scompartimento di un treno regionale Trenord della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi, nella zona di Arcore. La giovane ha postato gli scatti dei colpi subìti ma anche alcune foto che ritraggono l’aggressore, fondamentali per identificarlo. Il suo appello non è caduto nel vuoto.






