Ci siamo, domani dolcetto o scherzetto. Noi ci siamo portati avanti ed ecco il nostro dolcetto. Di fatto è una pumpink pie americana da noi un po’ arrangiata all’italiana. Del resto anche Halloween a veder bene non è affatto americana. Ha origini cristiane ed è la volgarizzazione di Ognissanti che era già la trasformazione dei culti dei morti di antichissima memoria.
Ci siamo, domani dolcetto o scherzetto. Noi ci siamo portati avanti ed ecco il nostro dolcetto. Di fatto è una pumpink pie americana da noi un po’ arrangiata all’italiana. Del resto anche Halloween a veder bene non è affatto americana. Ha origini cristiane ed è la volgarizzazione di Ognissanti che era già la trasformazione dei culti dei morti di antichissima memoria.Dunque ripigliamoci la sacralità e il mistero di questa festa. Noi lo facciamo appellandoci alla buona zucca che è il sole d’autunno sulle nostre tavole. Dunque scherzetto o dolcetto?Ingredienti - Due confezioni di pasta brisè, 400 grammi di zucca sbucciata, due uova, 200 grammi di ricotta, 150 grammi di zucchero, 50 grammi di gocce di cioccolata, 80 grammi di burro di primo affioramento.Procedimento - Fate a cubetti di meno di mezzo centimetro la zucca, in una pentola fate fondere il burro, aggiungete la zucca e fatela cuocere finche non diventa morbida. Spegnete la fiamma e aggiungete lo zucchero, poi un uovo, la ricotta e le gocce di cioccolata. Mescolate bene e lasciate intiepidire. In una teglia da forno stendete la prima confezione di pasta brisè mantenendo la carta forno e facendo in modo che sbordi un po'. Versatevi il composto di zucca e ricotta e poi incidete con un coltellino l’altra pasta brisè disegnando gli occhi e la bocca della zucca di Halloween. Ricoprite la torta col disco di pasta brisé che avete inciso, sigillate i bordi. Sbattete il secondo uovo e pennellate la superficie della torta. Infornate a 180 gradi per circa mezz’ora.Come far divertire i bambini - Fate mescolare a loro la zucca con tutti gli ingredienti vedrete come saranno attenti e disciplinati.Abbinamento - Noi abbiamo accostato un Recioto di Soave, vanno benissimo tutti i Moscato, in particolare l’Asti Spumante o il Moscato frizzante.
Da sinistra: Piero De Luca, segretario regionale pd della Campania, il leader del M5s Giuseppe Conte e l’economista Carlo Cottarelli (Ansa)
La gabella ideata da Schlein e Landini fa venire l’orticaria persino a compagni di partito e possibili alleati. Dopo la presa di distanza di Conte, il dem De Luca jr. smentisce che l’idea sia condivisa. Scettici anche Ruffini (ex capo dell’Agenzia delle entrate) e Cottarelli.
«Continuiamo così: facciamoci del male», diceva Nanni Moretti, e non è un caso che male fa rima con patrimoniale. L’incredibile ennesimo autogol politico e comunicativo della sinistra ormai targata Maurizio Landini è infatti il rilancio dell’idea di una tassa sui patrimoni degli italiani. I più ricchi, certo, ma anche quelli che hanno già pagato le tasse e le hanno pagate più degli altri.
Jannik Sinner (Ansa)
All’Inalpi Arena di Torino esordio positivo per l’altoatesino, che supera in due set Felix Auger-Aliassime confermando la sua solidità. Giornata amara invece per Lorenzo Musetti che paga le fatiche di Atene e l’emozione per l’esordio nel torneo. Il carrarino è stato battuto da un Taylor Fritz più incisivo nei momenti chiave.
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il premier risponde a Schlein e Conte che chiedono l’azzeramento dell’Autorità per la privacy dopo le ingerenze in un servizio di «Report»: «Membri eletti durante il governo giallorosso». Donzelli: «Favorevoli a sciogliere i collegi nominati dalla sinistra».
Il no della Rai alla richiesta del Garante della privacy di fermare il servizio di Report sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità nei confronti di Meta, relativa agli smart glass, nel quale la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio del Garante Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni di euro, ha scatenato una tempesta politica con le opposizioni che chiedono l’azzeramento dell’intero collegio.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.
Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.







