Sono con i carciofi e le fave protagonisti di questa stagione culinaria: i nostri amici asparagi. È il caso di dire proprio amici perché hanno tante vitamine, pochissime calorie, tanta fibra e sali minerali. Fanno bene alla diuresi, all’intestino, regolano il metabolismo e danno un colpetto al colesterolo.
Sono con i carciofi e le fave protagonisti di questa stagione culinaria: i nostri amici asparagi. È il caso di dire proprio amici perché hanno tante vitamine, pochissime calorie, tanta fibra e sali minerali. Fanno bene alla diuresi, all’intestino, regolano il metabolismo e danno un colpetto al colesterolo. Insomma aiutano - la natura è previdente - a depurarci nella stagione della rinascita, la primavera. Da noi si trovano fino a giugno ma aprile-maggio sono i mesi di elezione. Si trovano selvatici nei boschi, si trova l’asparagina che è coltivata, ci sono i bianchi come i Dop di Bassano, i verdi come quelli di Altedo Igp, c’è il violetto di Albenga e il rosa di Mezzago, tutti hanno ottima resa in cucina e si prestano a tante preparazioni. Noi oggi abbiamo pensato a una ricetta veloce che viene buona per un aperitivo, è un ottimo antipasto, si presta per il picnic o può essere anche con una buona insalata un perfetto piatto unico. Ai fornelli dunque. Ingredienti - Un mazzetto da 350 grammi di asparagi, uno scalogno, 150 grammi di prosciutto cotto di prima qualità, una scamorza bianca, una confezione di pasta sfoglia, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b. Preparazione - Mondate gli asparagi, eliminate la parte terminale del turone, quella più dura e fateli a rondelle di circa mezzo centimetro. Tritate finemente lo scalogno e in una padella con olio extravergine di oliva saltate lo scalogno e gli asparagi aggiustando di sale e pepe. Serviranno 5 o 6 minuti di cottura. Nel frattempo tagliate a fette sottili la scamorza. Stendete la pasta sfoglia sistematevi sopra le fette di prosciutto cotto, poi quelle di scamorza e infine gli asparagi saltati. Chiudete il rotolo ben serrato e fatelo a fette di circa un centimetro. Sistemate le fette in una teglia ricoperta di carta-forno e cuocete per circa 15/20 minuti a 190 gradi. Potete servire sia caldo che freddo. Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a farcire la pasta sfoglia, si sentiranno esperti di cucina. Abbinamento - È perfetto il Pinot bianco tanto del Collio quanto altoatesino. Va benissimo un Trebbiano sia toscano che d’Abruzzo, si accostano bene una Ribona dei Colli maceratesi e un Grechetto dei Colli Martani.
Javier Milei (Ansa)
Pubblicata anche in Italia l’autobiografia di Javier Milei, il presidente argentino che ha stravinto le elezioni di metà mandato. La sua missione è riabilitare il capitalismo come principale leva di sviluppo: «Punire chi guadagna non porta giustizia sociale».
Mahmoud Abu Mazen (Getty Images)
Riunione in Egitto tra le principali fazioni. Il portavoce dell’Anp: «Poste le basi per un governo unitario, stop ai gruppi armati». Ma c’è già divisione sul possibile successore di Abu Mazen, Hussein al-Sheikh, inviso alla popolazione per l’elevato tenore di vita.
(Guardia di Finanza)
La Guardia di Finanza ha scoperto una rete di aziende gestite da imprenditori spagnoli che hanno ottenuto indebitamente incentivi per la produzione di energia solare. Sequestrati conti correnti, immobili e impianti fotovoltaici.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto delle indebite erogazioni di risorse pubbliche, hanno individuato tre società controllate da imprenditori spagnoli che hanno richiesto e ottenuto indebitamente oltre 5 milioni di euro di incentivi per la produzione di energia solare da fonti rinnovabili.
L’indagine, condotta dalla Compagnia di Gallarate, è stata avviata attraverso l’analisi delle società operanti nel settore dell’energia elettrica all’interno della circoscrizione del Reparto, che ha scoperto la presenza di numerose imprese con capitale sociale esiguo ma proprietarie di importanti impianti fotovoltaici situati principalmente nelle regioni del Centro e Sud Italia, amministrate da soggetti stranieri domiciliati ma non effettivamente residenti sul territorio nazionale.
Sulla base di tali elementi sono state esaminate le posizioni delle società anche mediante l’esame dei conti correnti bancari. Dall’esito degli accertamenti, è emerso un flusso finanziario in entrata proveniente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ente pubblico responsabile dell’erogazione degli incentivi alla produzione di energia elettrica. Tuttavia, le somme erogate venivano immediatamente trasferite tramite bonifici verso l’estero, in particolare verso la Spagna, senza alcuna giustificazione commerciale plausibile.
In seguito sono state esaminate le modalità di autorizzazione, costruzione e incentivazione dei parchi fotovoltaici realizzati dalle società, con la complicità di un soggetto italiano da cui è emerso che le stesse avevano richiesto ad un Comune marchigiano tre diverse autorizzazioni, dichiarando falsamente l’installazione di tre piccoli impianti fotovoltaici. Tale artificio ha consentito di ottenere dal GSE maggiori incentivi. In questi casi, infatti, il Gestore pubblico concede incentivi superiori ai piccoli produttori di energia per compensare i maggiori costi sostenuti rispetto agli impianti di maggiore dimensione, i quali sono inoltre obbligati a ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dalla Provincia. In realtà, nel caso oggetto d’indagine, si trattava di un unico impianto fotovoltaico collegato alla stessa centralina elettrica e protetto da un’unica recinzione.
La situazione è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Roma, competente per i reati relativi all’indebita erogazione di incentivi pubblici, per richiedere il sequestro urgente delle somme illecitamente riscosse, considerati anche gli ingenti trasferimenti verso l’estero. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha disposto il blocco dei conti correnti utilizzati per l’accredito delle somme da parte del GSE e il vincolo su tutti i beni nella disponibilità degli indagati fino alla concorrenza di oltre 5 milioni di euro.
L’attività della Guardia di Finanza è stata svolta a tutela del corretto impiego dei fondi pubblici al fine di aiutare la crescita produttiva e occupazionale. In particolare, l’intervento ispettivo ha permesso un risparmio pari a ulteriori circa 3 milioni di euro che sarebbero stati erogati dal GSE fino al 2031 alle imprese oggetto d’indagine.
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