2022-09-23
Crozza torna in tv e prepara le sue nuove maschere
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Riparte Fratelli di Crozza, il one man show più seguito dagli italiani. Con un’incognita: come risponderà il poliedrico comico alle nuove elezioni?Il ritorno non ha subito variazioni. Non c’è stato alcun anticipo, alcuna fregola. Maurizio Crozza non si è dato la pena di cominciarlo prima, il suo show, così da intercettare l’immenso materiale umano che la campagna elettorale gli avrebbe messo a disposizione. È rimasto dove si era detto sarebbe stato, paziente. Forse, costretto al silenzio dalla par condicio, forse, certo che un esordio a due giorni dal voto possa fare più rumore, suscitare più clamore. Com’è stato finora, non ha fatto pubblicità, non in prima persona. Se n’è stato zitto, tranquillo, mentre Discovery dava voce all’indispensabile: i biglietti in vendita, una data di debutto. Fratelli di Crozza sarebbe cominciato, e così comincerà, venerdì 23 settembre, in prima serata su Nove. Sarà quel che è sempre stato, pare: un ricettacolo di attualità, un’alternarsi di maschere. Personaggi, caricature. Quali, però, non è stato detto. Discovery ha limitato la propria comunicazione all’essenziale. Crozza vivrà di nuove vite, nuovi volti. Sarà Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica,«La scienza esatta» capace di insegnarci «come risparmiare il gas cuocendo la pasta. Sull’Everest, l’acqua bolle a 70,5 gradi quindi noi fisici consigliamo agli italiani di andare a cucinare i fusilli in Nepal», lo si è sentito dire nel promo che Discovery ha diffuso, i capelli ramati, un riporto generoso, il pullover rosso. Crozza si è lasciato riprendere nella prima fra le sue nuove vesti. Ma la sensazione che il video ha portato con sé è stata straniante, un che di incompleto, uno specchietto per le allodole. Quasi, è parso che Maurizio Crozza abbia cercato volutamente di distogliere l’attenzione dall’argomento più caldo, quello politico. Perché la domanda, nel caso del one man show più noto e seguito di Italia, è una ed una sola. È incalzante. Come assorbirà Crozza, mirabile nel creare maschere e tormentoni, i risultati delle prossime elezioni, cosa farà dei suoi vecchi personaggi? L’ha già pronta la parrucca bionda, preludio dell’imitazione che ad oggi ha sempre rifiutato di fare? E che ne sarà, ancora, dei vari Corona e Forchielli? Come cambierà, in definitiva, questa prima fase di Fratelli di Crozza? La speranza, quella dello spettatore, riferisce di uno spettacolo plastico, capace di adattarsi a minoranze e maggioranze, di riportare sul palco Matteo Renzi, così come lo avrebbe parodiato Jerry Lewis, di rimettersi a Carlo Calenda, a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, ai personaggi già noti. Riferisce di una Lucia Azzolina e di una Monica Cirinnà, terreno di studio per una nuova e potenziale Giorgia Meloni. Parla, la speranza, di una linfa nuova, quella che il tempo ha finito per erodere. Fratelli di Crozza, i cui ascolti - va detto - hanno registrato negli anni una crescita costante, ha perso negli stessi anni parte della propria verve. Si è riso un po’ meno, un po’ meno convintamente. I personaggi politici si sono caricati di un livore che è parso essere quasi personale, del Crozza uomo, non del Crozza showman. Si è spento qualcosa nello show. E la speranza di cui sopra sembra promettere oggi di vederlo riacceso quel qualcosa: un nuovo governo, nuovi ministri, infiniti e potenziali Minniti a marciare con le braccia piegate per raccontare le proprie barzellette.
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