Conte arruola 60.000 spioni

Conte arruola 60.000 spioni
Giuseppe Conte (Riccardo Pareggiani/NurPhoto via Getty Images)

Dopo aver provato a scaricare sui baristi il compito il dirigere il traffico nelle ore in cui migliaia di persone si riversano nei luoghi più glamour delle città per l'happy hour, il governo ha deciso di assumere 60.000 assistenti al brindisi. Al contrario degli assistenti al traffico, costoro non dovranno multare chi ha parcheggiato dove non dovrebbe, intralciando marciapiedi e pubbliche vie, ma sanzionare coloro che non rispettano il distanziamento sociale, vale a dire il metro per il cin cin e, soprattutto, chi bevendo in compagnia non lo fa travisato dall'apposita mascherina protettiva. Già le vediamo queste nuove figure di poliziotti anti movida, muniti di metro e pettorina, che armati di paletta e taccuino notificheranno le infrazioni a chi, dimentico delle misure anti Covid, si avvicinerà troppo all'amico o alla fidanzata. «Favorisca i documenti», diranno ai reprobi gli agenti addetti alla sorveglianza degli aperitivi, «lei era a soli 80 centimetri dal vicino». A fare le spese di questo nuovo controllo sociale, oltre ai clienti saranno anche i proprietari, ai quali sarà contestata molto probabilmente l'accusa (...)

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Il capo del Consorzio, che celebra i 50 anni di attività, racconta i segreti di questo alimento, che può essere dolce o piccante.
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Scomparsa il 12 ottobre scorso, allieva di Anna Maria Brizio e direttrice di Brera negli anni Ottanta, fu tra le prime a riconoscere nella fotografia un linguaggio artistico maturo. Tra mostre, riviste e didattica, costruì un pensiero critico fondato sul dialogo e sull’intelligenza delle immagini. L’eredità oggi vive anche nel lavoro del figlio Andrea Sirio Ortolani, gallerista e presidente Angamc.

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L’ad del gruppo Lube Fabio Giulianelli: «Se si riaprisse il mercato russo saremmo felici. Abbiamo puntato sulla pallavolo 35 anni fa: nonostante i successi della Nazionale, nel Paese mancano gli impianti. Eppure il pubblico c’è».
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