2020-06-08
Con la pandemia, i cittadini hanno riscoperto i negozi di prossimità
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Le botteghe di vicinato crescono del 30% durante il lockdown. Il motivo? Velocità e affidabilità. I proprietari di «Siamo alla frutta» a Milano: «Durante la quarantena i negozi di quartiere hanno lavorato come piccoli supermercati». La «Macelleria Leva»: «I giovani stanno riscoprendo il valore del tradizionale macellario, panettiere e fruttivendolo». Supermercato24 ha lanciato Locale by Supermercato24, una nuova piattaforma dedicata al commercio di prossimità. Entro la fine dell'anno, Esselunga prevede di aprire dieci punti vendita LaEsse, il nuovo negozio di quartiere ideato dell'azienda. Media World inaugura il suo primo punto vendita «smart» a Varese. Guarda il video. Lo speciale contiene sei articoli. Il negozio di vicinato e di prossimità indica qualsiasi punto vendita al dettaglio con una superficie ridotta, situato in comuni con una popolazione superiore ai 10.000 abitanti. Si tratta insomma di tutti quei negozi di quartiere del settore alimentare e non dove l'attenzione è principalmente posta sulla qualità del servizio e sulla familiarità con la clientela. Le botteghe, che fino a qualche anno fa sembravano destinate a sparire, hanno ritrovato il successo durante l'emergenza sanitaria. Le file nei supermercati e i ritardi nelle consegne delle piattaforme e-commerce hanno portato molti consumatori a riscoprire i negozi del loro vicinato. Nella prima metà di aprile la crescita delle botteghe è stata del più 30% circa, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Oltre un quinto degli italiani (21%) ha dichiarato di aver scelto un diverso negozio di riferimento durante il lockdown. Secondo Pietro Leonarduzzi e Angelo Pellegrino, presidenti di Confesercenti Abruzzo: «Tanti cittadini hanno toccato con mano l'importanza e il ruolo del commercio di vicinato per la loro vita e la vita di vie e quartieri». Rodolfo Pasquini, direttore di Confcommercio imprese per l'Italia di Lucca e Massa Carrara, ha invece lanciato un appello ai cittadini, dicendo di «scegliere, oggi più che mai, i negozi di prossimità. Non solo per una questione logistica, ma anche di solidarietà umana». «Fare acquisti nelle nostre città e nei nostri paesi significa dare una mano concreta per far ripartire l'economia e l'occupazione locali, e contribuire a far ripartire il vero motore della economia dei nostri territori». In Emilia Romagna, la giunta regionale ha deciso di stanziare quasi 1,6 milioni di euro con contributi a fondo perduto per i progetti di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel settore del commercio al dettaglio. Anche la Puglia ha scelto di investire sul commercio di vicinato e di prossimità con due bandi per un finanziamento complessivo di circa quattro milioni di euro. I negozi di prossimità non sono certo rimasti immobili, modificando il loro servizio e personalizzandolo per rinsaldare la relazione con la clientela. Sono molte le realtà ad aver deciso di attivare consegne a domicilio, raccogliendo gli ordini anche via telefono o social. Valentina Pontiggia, direttore dell'Osservatorio del Polimi ha sottolineato come «competenza del personale e accesso a un'esperienza personalizzata e di valore sembrano essere gli elementi vincenti di questo nuovo paradigma», ricordando allo stesso tempo la centralità del digitale che «permette, infatti, di ridurre lo stock di prodotto, di approfondire la conoscenza dell'offerta e di liberare personale da attività più ripetitive, come la gestione dell'inventario o il monitoraggio delle scorte». I dati relativi ai negozi di vicinato mostrano anche un aumento delle transazioni digitali con punte del +350%. La spinta maggiore è data dalla necessità di limitare il contatto fisico, ma anche dall'intenzione di rendersi più competitivi sul mercato post Covid. «I dati confermano il ruolo positivo e i benefici collaterali dei pagamenti cashless che hanno consentito e agevoleranno molti esercenti nel mantenere attivo il proprio business garantendo la tutela della salute di tutti» ha sottolineato Marc-Alexander Christ, co-founder e Cfo di SumUp. Anche American Express ha scelto di fare vita a una nuova iniziativa, inaugurata proprio in Italia, dedicata al commercio di prossimità. Si chiama Love Local e si tratta di una piattaforma digitale pensata per diventare una comunità che metta in relazione gli attori del tessuto economico del Paese con cui Amex ha rapporti e contatti diretti: aziende, esercenti, clienti. Melissa Ferretti Peretti, amministratore delegato di Amex Italia ha spiegato così il progetto: «Sarà dedicata ai piccoli esercenti nostri clienti, li aiuterà a trasformarsi, orientarsi e crescere in uno scenario economico mutato, dove il commercio di prossimità è cresciuto del 40% e il digitale ha visto cadere barriere importanti. A marzo il 75% degli acquisti web sono stati compiuti da clienti che per la prima volta compravano online, in una nazione dove il 60% dei pagamenti è in contanti». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/con-la-pandemia-i-cittadini-hanno-riscoperto-i-negozi-di-prossimita-2646163188.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="i-proprietari-di-siamo-alla-frutta-a-milano-durante-la-quarantena-i-negozi-di-quartiere-hanno-lavorato-come-piccoli-supermercati" data-post-id="2646163188" data-published-at="1591627574" data-use-pagination="False"> I proprietari di «Siamo alla frutta» a Milano: «Durante la quarantena i negozi di quartiere hanno lavorato come piccoli supermercati» Siamo alla frutta «Siamo alla frutta» è un negozio di generi alimentari situato in viale Porpora a Milano. Come il nome stesso suggerisce, questo negozio di prossimità vende frutta e verdura, oltre a qualche prodotto di diversa natura come pasta e confetture. Abbiamo chiesto ai proprietari come hanno vissuto l'emergenza sanitaria e cosa si aspettano per il futuro.Come avete vissuto il periodo di quarantena?«Il periodo di lockdown è stato molto difficile e complicato. Anche i negozi di quartiere hanno lavorato come piccoli supermercati. Mi è rimasta impressa una persona che mi ha ordinato dieci chili di banane. Molte persone erano proprio travolte da una specie di frenesia». In quel periodo avete deciso di attivare la consegna a domicilio…«Abbiamo assunto due persone che nel pomeriggio consegnassero i prodotti in maniera completamente gratuita. Gli ordini potevano essere effettuati via email, attraverso la nostra pagina social o i nostri numeri di cellulare e la risposta è stata decisamente positiva. Abbiamo ricevuto complimenti per il nostro servizio e guadagnato nuovi clienti». Secondo voi, cosa ha spinto nuovi cittadini a tornare ai negozi di prossimità?«Il rapporto che si ha con un negozio è molto diverso da quello con un supermercato. In un negozio il cliente può ricevere consigli. Magari si può dire “le consiglio questo prodotto" oppure “torni domattina che mi arriva fresco". Un approccio del genere modifica necessariamente la qualità del prodotto che si acquista. Quello che si può trovare in un negozio è senza dubbio superiore». Avete quindi assistito a un aumento della clientela durante questi mesi?«Sicuramente. Alcuni di loro hanno poi deciso di tornare a servirsi ai supermercati, ma sicuramente almeno un 10% dei nuovi clienti si è fidelizzato e ora viene a comprare da noi regolarmente». Come è cambiato il negozio durante la fase 2?«Siamo una realtà piccola, quindi può entrare soltanto un cliente alla volta. Se possibile - e se al cliente interessa - proponiamo ancora di consegnare a casa la merce per rendere tutto più facile e veloce. Sicuramente è difficile far capire a tutti che alcune regole vanno seguite con attenzione. Spesso ci troviamo a fare i conti con persone che tengono la mascherina attorno al collo». Qual è il futuro dei negozi di prossimità?«I negozi di quartiere sono un'eccellenza italiana che noi non dobbiamo perdere. Speriamo che questa riscoperta da parte di molte persone significhi anche una maggiore attenzione verso questo tipo di realtà. Siamo un fiore all'occhiello dell'Italia e tutto quello che ci serve è una possibilità per dare il nostro meglio». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem5" data-id="5" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/con-la-pandemia-i-cittadini-hanno-riscoperto-i-negozi-di-prossimita-2646163188.html?rebelltitem=5#rebelltitem5" data-basename="macelleria-leva-i-giovani-stanno-riscoprendo-il-valore-del-tradizionale-macellario-panettiere-e-fruttivendolo" data-post-id="2646163188" data-published-at="1591627574" data-use-pagination="False"> «Macelleria Leva»: «I giovani stanno riscoprendo il valore del tradizionale macellario, panettiere e fruttivendolo» iStock <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem6" data-id="6" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/con-la-pandemia-i-cittadini-hanno-riscoperto-i-negozi-di-prossimita-2646163188.html?rebelltitem=6#rebelltitem6" data-basename="supermercato24-ha-lanciato-locale-by-supermercato24-una-nuova-piattaforma-dedicata-al-commercio-di-prossimita" data-post-id="2646163188" data-published-at="1591627574" data-use-pagination="False"> Supermercato24 ha lanciato Locale by Supermercato24, una nuova piattaforma dedicata al commercio di prossimità Locale by Supermercato24 è una vetrina virtuale gratuita in cui i commercianti – ad oggi circa 250 in più di 300 città – presentano la propria attività ed espongono i propri prodotti, accompagnati dal prezzo e dalle modalità di pagamento previste (in contanti o bancomat alla consegna, oppure tramite carta di credito). Inserendo il proprio comune, i consumatori possono scorrere l'elenco dei negozi del loro quartiere aderenti all'iniziativa: dopo essersi registrati alla piattaforma, basterà selezionare quello in cui si desidera effettuare un acquisto e, dopo aver consultato il menu, indicare i singoli prodotti da acquistare. A seconda di quanto previsto dal singolo negozio, si potrà quindi richiedere la consegna a domicilio – gestita dall'esercente stesso – o ritirare i prodotti in negozio nella fascia oraria concordata.La vetrina online raccoglie attività commerciali dei settori più disparati, dai fruttivendoli alla ristorazione, ma anche cura della persona, cancelleria, panetterie e panifici, macellerie e pescherie, bar, enoteche e ristoranti, cooperative sociali, aziende agricole e agriturismi, torrefazioni, pastifici e gastronomie, gelaterie e pasticcerie, ma anche cartolerie, copisterie, erboristerie, botteghe artigiane, negozi di articoli per la casa, abbigliamento, pelletteria o per animali.Con questo progetto, Supermercato24 mette a disposizione dei piccoli esercenti un'avanzata infrastruttura tecnologica per favorire l'interazione tra domanda e offerta in una congiuntura economica senza precedenti:«Siamo orgogliosi di mettere la tecnologia di Supermercato24 al servizio dei piccoli esercenti, aiutandoli non solo a far ripartire la loro attività, ma anche a porre le basi di una digitalizzazione che, nel contesto sociale attuale, si rivelerà cruciale per intercettare le esigenze dei consumatori» ha dichiarato Federico Sargenti, ceo di Supermercato24. «Dopo l'emergenza, e in questa particolare fase di ripartenza, il canale digitale non è più solo un mezzo per risparmiare tempo, ma un vero e proprio strumento per tutelare la propria salute: i modelli vincenti saranno proprio quelli in grado di integrare, nelle aree metropolitane così come nelle realtà più piccole, l'esperienza offline con quella virtuale, supportando l'offerta degli esercizi commerciali locali e fornendo una scelta ancora maggiore ai consumatori».Locale by Supermercato24 si rivolge infatti ai commercianti di quartiere che prevedono la consegna a domicilio o il ritiro dei prodotti in negozio e desiderano da un lato ottimizzare la raccolta degli ordini, dall'altro ampliare la propria visibilità e, di conseguenza, la propria clientela. In seguito alla registrazione, l'esercente indica il proprio comune di copertura, fornisce una breve descrizione della propria attività e condivide la sua offerta online, per poi gestire autonomamente il pagamento e la consegna dei prodotti, in seguito alle richieste raccolte attraverso la piattaforma.Per i consumatori, Locale by Supermercato24 è uno strumento comodo e intuitivo per accedere a un'offerta ancora più vasta ed eterogenea, rivolgendosi ai negozi di quartiere per ridurre gli spostamenti e i tempi di attesa presso i punti vendita. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/con-la-pandemia-i-cittadini-hanno-riscoperto-i-negozi-di-prossimita-2646163188.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="a-milano-il-primo-negozio-di-prossimita-firmato-esselunga" data-post-id="2646163188" data-published-at="1591627574" data-use-pagination="False"> A Milano, il primo negozio di prossimità firmato Esselunga Più piccolo del classico supermercato Esselunga, e soprattutto omnicanale, per soddisfare i nuovi bisogni dei clienti nella spesa quotidiana. La formula La Esse nasce proprio da questi presupposti. Un progetto che in questa fase del dopo lockdown sta accelerando con l'obiettivo di inaugurare almeno una decina di punti vendita entro la fine dell'anno, la maggior parte dei quali a Milano. Ogni negozio presenterà un caffè con cucina per i momenti di pausa, un negozio per gli acquisti quotidiani e una serie di locker per ritirare la spesa fatta online, scegliendo tra 15.000 prodotti disponibili.La Esse integra l'offerta Esselunga e punta a soddisfare le esigenze di un consumatore che «cerca più convenienza, multicanalità tra e-commerce e supermercati, e soprattutto compra più prodotti fatti in Italia che danno maggiore garanzia di qualità», come ha spiegato il ceo Sami Khale al Corriere della Sera. «Abbiamo investito per garantire il futuro dei nostri dipendenti, i clienti e l'indotto, fatto di logistica, trasporti e aziende. Ogni supermercato che Esselunga apre dà lavoro a 150-200 persone. Anche questo è un segnale di fiducia per la ripartenza». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/con-la-pandemia-i-cittadini-hanno-riscoperto-i-negozi-di-prossimita-2646163188.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="mediaworld-apre-il-suo-primo-negozio-smart-a-varese" data-post-id="2646163188" data-published-at="1591627574" data-use-pagination="False"> MediaWorld apre il suo primo negozio «smart» a Varese
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità