Anche se parte sotto cattivi auspici, è l’unica possibilità che abbiamo per conoscere almeno una parte di verità sulla pandemia. Magari non farà giustizia, ma permetterà di ascoltare in Parlamento la voce di medici preparati e non allineati con il pensiero unico.
(iStock)
- Ecco come la sostanza stupefacente parte dal Brasile, fa tappa in Africa e infine arriva nelle nostre città. Con la regia di cartelli latini e ‘ndrangheta.
- «Pure il Pacifico pullula di droga». L’analista Virginia Comolli: «Le isole Figi e Tonga non sono più solo zone di transito ma hanno anche sviluppato mercati di produzione (e consumo) di metamfetamine».
- Aumentano i controlli e i narcos s’adeguano. Ora il varco preferito sono i porti spagnoli. I sequestri in Belgio e Olanda obbligano i trafficanti a scegliere altre porte d’ingresso della «merce». Come Valencia e la Galizia.
Lo speciale comprende tre articoli.
(iStock)
Per proprietà nutrizionali e protezione contro le infezioni, niente è paragonabile all’alimento che il bambino succhia dal seno della mamma. Le società di pediatria che consigliano prodotti artificiali sono in conflitto di interessi. Molto meglio ricorrere a una balia.
Nel riquadro, Roberto Marchesini
Lo psicologo Roberto Marchesini: «I primi a introdurre questo tipo di lezioni furono i comunisti ungheresi nel 1919. Oggi a premere sono enti sovranazionali come Onu e Oms. Ma ai ragazzi va aumentato il testosterone insegnando la virilità».
- I Paesi che l’hanno introdotta sono pure quelli dove i giovani hanno rapporti più precoci e più a rischio, come dimostra il maggior numero di malattie veneree e come riconoscono studiose tutt’altro che bigotte. E la violenza sulle donne non è diminuita.
- La follia di voler cambiare la natura. La lotta agli stereotipi di genere è ormai arrivata a negare le differenze tra maschile e femminile. Eppure perfino feti e neonati reagiscono diversamente in base al sesso.