2024-12-19
Commissione Covid: il Pd rientra e boicotta le audizioni sulle mascherine
Domenico Arcuri (Imagoeconomica)
I dem contro la convocazione del manager di Jc Electronics e del doganiere che nel 2020 denunciò le certificazioni false.Sarà per la mitologica audizione di Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe (e neologista, tra un «dissimo» e un «chiesimo»); o forse per le audaci dichiarazioni del presidente della Federazione dell’ordine dei medici (FnomCeo) Filippo Anelli, che in commissione covid ha impavidamente sostenuto che l’uso di paracetamolo e la vigile attesa in pandemia fossero «raccomandazioni non vincolanti», come se i medici fossero davvero «liberi di curare come volevano»; o, più probabilmente, per l’annuncio della maggioranza di voler raccogliere la testimonianza della Jc Electronics, la società che a seguito della sentenza del Tribunale di Roma dovrà essere risarcita di 203 milioni di euro (soldi dei contribuenti, soldi nostri) per illegittima risoluzione del contratto di importazione delle mascherine sotto la gestione commissariale di Domenico Arcuri. Fatto sta che all’improvviso, dopo quattro mesi di lavoro e già trenta audizioni, il Partito Democratico ha improvvisamente deciso di tornare a partecipare ai lavori della commissione Covid e abbandonare il pretestuoso aventino dove si era inutilmente barricato.Un successo per la maggioranza e soprattutto per i commissari che maggiormente hanno sollecitato gli auditi: in prima fila la capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione, Alice Buonguerrieri, l’onorevole Alberto Bagnai e il senatore Claudio Borghi della Lega, il senatore Lucio Malan (Fdi) e lo stesso presidente della commissione covid, Marco Lisei (Fdi), determinato a proseguire l’ascolto dei protagonisti della pandemia.Il ritorno a Canossa del Pd ha comportato però, come era prevedibile, l’intensificazione dell’ostruzionismo: nel corso dell’ultimo ufficio di presidenza della commissione, che si è tenuto martedì sera, il Partito democratico ha battagliato molto per procrastinare il più possibile la deposizione non solo del fondatore della JC Electronics, Dario Bianchi, ma anche quella di Miguel Martina, il funzionario dell’Ufficio antifrode delle Dogane e dei Monopoli vittima di mobbing dopo che aveva scoperto circuiti di importazioni di mascherine con certificati falsi. L’attività vessatoria nei suoi confronti gli ha causato una malattia, quindi un danno che gli sarà risarcito dall’Inail, come ha stabilito la sentenza del Tribunale di Roma, sezione lavoro, del 5 dicembre scorso. «È chiaro che le due questioni sono connesse», ha osservato Alice Buonguerrieri, «perché da una parte abbiamo una società, che doveva importare mascherine regolari, a cui viene risolto illegittimamente, da Domenico Arcuri nominato da Giuseppe Conte, il contratto di fornitura. Dall’altra abbiamo un funzionario delle Dogane che indagava sulla importazione regolare e irregolare delle mascherine ed è stato ostacolato per impedirgli l’attività di indagine».Durante i negoziati, che si sono protratti per ore, fino a sera, il Pd ha tentato di rinviare sine die le audizioni di Martina e Bianchi (che avrebbe dovuto essere ascoltato stamattina) e di non collegarle. La maggioranza ha concesso soltanto un rinvio a dopo le festività natalizie, verosimilmente già il 7 gennaio. «Il Pd sta provando a far ricominciare tutto da capo come se fino ad ora non fosse successo nulla. Ma credo che abbiano capito tutti che facciamo sul serio e c’è l’intenzione di andare sino in fondo». Come già sta accadendo negli Stati Uniti, dove la futura amministrazione di Donald Trump sta prendendo in considerazione l’ipotesi di indagare a fondo sulle azioni del presidente Joe Biden e del suo consigliere Anthony Fauci, la vicenda della Jc Electronics riapre il contenzioso sull’intera gestione pandemica italiana a guida Pd e Cinquestelle, oltre che focalizzarsi, ma è solo l’inizio, su Arcuri. «Queste audizioni potrebbero aprire la strada a tante altre», annuncia Buonguerrieri, «contestualmente porteremo avanti anche il filone dei dati statistici sui decessi, che saranno oggetto di una delle prossime sedute». Mentre il Pd cerca di correre ai ripari («probabilmente c’è stato un richiamo alle armi», osserva Buonguerrieri), dovrà fare i conti anche con i tavoli tecnici che saranno istituiti parallelamente alle sedute e alle audizioni: «Approfondiremo tematiche prioritarie attraverso consulenze scientifiche su protocolli e modelli di cura, terapie domiciliari, lockdown, misure restrittive, vaccini e via dicendo», spiega Buonguerrieri. Non è tutto: Dario Bianchi di Jc Electronics ha anche annunciato che depositerà un esposto per strage o tentata strage ai danni degli italiani o comunque omicidio colposo plurimo contro chi risulterà colpevole dei fatti, a cominciare dalle società di importazione di queste mascherine risultate irregolari e dalla struttura commissariale: «Se è vero, come dicevano i gestori della pandemia, che le mascherine e i dispositivi di protezione individuale dovevano servire a salvare vite», chiosa Buonguerrieri, «allora chi sapeva di importare mascherine non regolari quantomeno ha messo a rischio la vita degli italiani».
(Ansa)
Il ministro Guido Crosetto in occasione dell'82°anniversario della difesa di Roma: «A me interessa che gli aiuti a Gaza possano arrivare, le medicine possano arrivare, la vita normale possa riprendere». Nonostante tutto, Crosetto ha ben chiaro come le due guerre più grandi - quella Ucraina e quella a Gaza - possano cessare rapidamente. «Io penso che la decisione di terminare i due conflitti sia nelle mani di due uomini: Putin e Netanyahu».