
In Italia le proteste del sindacato fanno saltare il mini premio concesso da Glovo e Deliveroo a chi consegna cibo. In Francia, Le Pen chiede aria condizionata per tutti ma sinistra ed ecologisti dicono di no: preferiscono raffreddare i server dell’Intelligenza artificiale.Condizionatori e condizionati. Il caldo stronca gli umanisti, non gli estremisti. Così nella Francia più boccheggiante della storia - almeno dalla notizia della sconfitta di Trafalgar -, tiene banco a sinistra la torrida polemica contro i pinguini (nel senso di condizionatori) proposti da Marine Le Pen. E nell’Italia afosa di questo inizio luglio, i sindacati riescono a far pedalare i rider senza il bonus da «sudore eccessivo». Sono conquiste, sono atteggiamenti da Spartacus 2.0 che fanno tifare «senza se e senza ma» per l’Intelligenza artificiale.A Parigi il problema non è la tenuta del governo di François Bayrou e neppure il crollo di consensi di Emmanuel Macron (il 77% dei citoyens lo vorrebbe a casa) ma l’offensiva anticaldo di Marine Le Pen che, approfittando della congiunzione astrale calura estiva-immobilismo politico, ha deciso di lanciare la campagna della freschezza. Il leader del Rassemblement National ha detto una cosa elementare: «È arrivato il momento che la Francia dispieghi un grande piano di equipaggiamento per l’aria condizionata. È inaccettabile come in un contesto in cui le ondate di calore sono, purtroppo, regolari, i servizi pubblici non siano più capaci di funzionare per assenza di aria condizionata, contrariamente a decine di Paesi nel mondo».La paralisi da goccia di sudore sulla fronte è fuori tempo nel 2025. E Le Pen ha buon gioco nell’aggiungere: «Negando la disponibilità fresca di luoghi pubblici come scuole e ospedali, il governo ci calpesta. È surreale dire alle famiglie di smettere di lavorare da un giorno all’altro perché le scuole non possono più accogliere i nostri bambini, consigliando loro di andare al cinema perché c’è l’aria condizionata. Con le cosiddette élite francesi, la sobrietà è sempre riservata alle classi medie e popolari. Quando andremo al governo faremo un grande piano per l’aria condizionata».Apriti cielo, a questo punto l’anticiclone delle Azzorre è diventato ancora più irremovibile. Soprattutto à gauche, dove i condizionatori hanno assunto la forma di carri armati nemici. Il ministro per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, ha tuonato (l’unico tuono della settimana da Biarritz a Mentone): «No ai condizionatori che rilasciano calore all’esterno rendendo le temperature in strada ancora più roventi». E la segretaria ecologista, Marine Tondelier, ha accusato Le Pen di avere come unico programma ecologico «l’acquisto di condizionatori». France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon ha, invece, proposto una maggiore protezione dei lavoratori nei cantieri (piedi nei catini? ghiaccio sotto i caschetti?) in caso di canicola e l’accesso per tutti a spazi freschi, anche i cinema o i supermercati.Gli ecologisti con la tripla E sono sul piede di guerra al grido di: «Basta surplus energetico per le macchine del freddo». Una strategia contraddittoria. Sono gli stessi campioni di modernità che tifano per l’aumento «di almeno il 50% dell’impegno energetico nazionale per l’implementazione dell’Intelligenza artificiale, molto energivora». Dal 2017, ogni anno, i cervelloni hanno bisogno del 12% in più di energia. E i server dell’Ia necessitano di temperature tendenti al freddo anche più degli altri. Tutto ciò con una contraddizione che potrebbe essere risolta da Mario Draghi (esperto di dilemmi climatico-bellici): i condizionatori vanno bene per i computer e non per i bambini e i nonni al limite del collasso? E tutto questo solo per sgambettare Le Pen? Imbarazzante almeno quanto la battaglia sindacale intrapresa in Italia contro Glovo e Deliveroo che si erano permessi di stanziare un mini-bonus (per la verità parecchio mini) dal primo luglio al 31 agosto a favore dei rider impegnati a consegnare pizze e sushi al mondo radical dei piani alti. Glovo, in particolare, ha stanziato 5 centesimi a viaggio in più se effettuato con una temperatura di 35 gradi, e 10 centesimi in più se il termometro si avvicina ai 40 gradi. Meglio di niente anche se poco più di niente, utile per acquistare acqua e crema solare.Ieri Silvia Casini, segretario nazionale di Felsa-Cisl, ha annunciato con soddisfazione che «nell’incontro con Glovo, su nostra esplicita richiesta, si è arrivati alla decisione di sospendere le misure annunciate sui contributi per poterle revisionare dentro a un confronto sindacale che proseguirà nei prossimi giorni, tenendo al centro che i lavoratori e le lavoratrici hanno possibilità di scegliere di lavorare, ma che deve essere fatto in assoluta sicurezza».In attesa di una vertenza che arriverà a sintesi sotto la neve, niente bonus. L’acqua e la Nivea se le pagheranno i pedalatori a cottimo. Un trionfo.
Emmanuel Macron (Ansa)
Per Fabien Mandon, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, il Paese vacilla contro Mosca perché non è pronto a far morire i suoi giovani. Intanto, il governo pubblica un opuscolo su come sopravvivere a un attacco.
L’ipotesi dello scoppio di un conflitto capace di coinvolgere la Francia continua a tenere banco al di là delle Alpi. Ieri, il governo guidato da Sébastien Lecornu ha pubblicato online un opuscolo volto a spiegare ai francesi come diventare «resilienti» in caso di guerra o catastrofe naturale. Due giorni fa invece, un generale ha fatto saltare sulla sedia mezzo Paese affermando che la Francia deve essere pronta ad «accettare di perdere i propri figli». Lunedì invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky avevano firmato una «dichiarazione d’intenzione» per la vendita a Kiev di 100 caccia transalpini Rafale, nell’arco di un decennio.
Alessandro Zan (Ansa)
Si salda la maggioranza che aveva già affossato la legge green anti imprese. Ribaltati i rapporti di forza: sì ai controlli in Spagna.
Un tentativo di imboscata non riuscito. Popolari, conservatori, patrioti e sovranisti si sono fatti trovare pronti e, costituendo una maggioranza in seno alla Conferenza dei capigruppo dell’Eurocamera, hanno deciso di non autorizzare due missioni di eurodeputati in Italia proposte dal gruppo di monitoraggio sullo Stato di diritto della commissione Libertà civili del Parlamento europeo. La prima sarebbe stata della commissione Libertà civili, la seconda della commissione Occupazione e Affari sociali. Missioni che avrebbero dovuto essere calendarizzate prima della fine dell’anno ed erano state fissate intorno all’inizio di giugno. Tra i membri della Commissione Libe ci sono tre italiani: Alessandro Zan del Pd per i socialisti, Gaetano Pedullà del Movimento 5 stelle per Left e Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia per Ecr.
(Totaleu)
Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri a margine del consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles.
Donald Trump (Ansa)
La proposta Usa non piace a Volodymyr Zelensky, azzoppato però dal caos corruzione. Marco Rubio: «Tutti devono accettare concessioni difficili».
Donald Trump tira dritto con il suo nuovo tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina. Un funzionario americano ha riferito a Nbc News che l’inquilino della Casa Bianca avrebbe dato la sua approvazione al piano di pace in 28 punti, elaborato nell’ultimo mese principalmente da Steve Witkoff in consultazione sia con l’inviato del Cremlino, Kirill Dmitriev, sia con il governo ucraino. La medesima fonte ha rivelato che nella stesura del progetto sarebbero stati coinvolti anche il vicepresidente americano, JD Vance, il segretario di Stato, Marco Rubio, e il genero dello stesso Trump, Jared Kushner.






