2025-11-21
Francia in preda al delirio bellicista: «Accettate di perdere figli al fronte»
Per Fabien Mandon, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, il Paese vacilla contro Mosca perché non è pronto a far morire i suoi giovani. Intanto, il governo pubblica un opuscolo su come sopravvivere a un attacco.L’ipotesi dello scoppio di un conflitto capace di coinvolgere la Francia continua a tenere banco al di là delle Alpi. Ieri, il governo guidato da Sébastien Lecornu ha pubblicato online un opuscolo volto a spiegare ai francesi come diventare «resilienti» in caso di guerra o catastrofe naturale. Due giorni fa invece, un generale ha fatto saltare sulla sedia mezzo Paese affermando che la Francia deve essere pronta ad «accettare di perdere i propri figli». Lunedì invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky avevano firmato una «dichiarazione d’intenzione» per la vendita a Kiev di 100 caccia transalpini Rafale, nell’arco di un decennio.Andando per ordine, il libretto governativo è stato pubblicato sui siti del Segretariato generale per la Difesa e la Sicurezza nazionale e dei ministeri interessati ma, entro qualche mese, dovrebbe essere inviato a tutte le famiglie transalpine in formato cartaceo. Nelle 27 pagine dell’opuscolo, intitolato «tutti responsabili», ci sono consigli sul come comportarsi nei tre giorni successivi all’inizio di una crisi. Tra le indicazioni fornite figura la preparazione di un piccolo stock di emergenza per ogni famiglia. Non devono mancare: farmaci, vestiti caldi, torce elettriche, radio a batteria, contante, documenti fotocopiati inseriti in buste impermeabili e, ovviamente, un kit di pronto soccorso. Nel testo vengono passate in rassegna le varie possibili emergenze, come alluvioni o incendi, ma anche gli incidenti nucleari, per i quali si prevede l’invio di messaggi di allerta via sms ma anche un allarme sonoro. La guerra è solo menzionata, sebbene venga ricordato che la Francia è una potenza nucleare. In compenso, vengono evocate delle possibili azioni di disinformazione. La parola d’ordine del governo è niente allarmismi, ma «resilienza».Disponendo la pubblicazione del libricino sulle emergenze, l’esecutivo parigino non doveva aver fatto i conti con il capo di Stato maggiore dell’aeronautica, il generale Fabien Mandon che, intervenendo al congresso dell’associazione dei sindaci d’Oltralpe, se n’è uscito con una dichiarazione esplosiva. «Abbiamo tutta la conoscenza, tutta la forza economica e demografica per scoraggiare il regime di Mosca» ha detto il generale, prima di aggiungere che «ciò che ci manca [...], è la forza di carattere per accettare la sofferenza per proteggere ciò che siamo». In tutto questo, secondo il graduato, i sindaci svolgerebbero «un ruolo fondamentale». Il colpo di grazia è arrivato quando Mandon ha detto che «se il nostro Paese vacilla è perché non è pronto ad accettare di perdere i propri figli. Perché bisogna dire le cose come stanno. Perché soffre economicamente. Perché la priorità sarà data alla produzione per la difesa, allora siamo a rischio». Apriti cielo ! Le reazioni non si sono fatte attendere. Il fondatore del partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon, su X ha espresso il suo «totale disaccordo con il discorso del capo di Stato maggiore della Difesa» perché «non spetta a lui invitare sindaci o chiunque altro a partecipare ai preparativi di guerra decisi da nessuno». Sempre nell’estrema sinistra c’è stato chi, come Nathalie Arthaud leader del partito trotzkista Lutte Ouvrière, ha usato parole ancora più dure. Per essere esatti si è trattato di una strofa de l’inno L’Internazionale: «Se si ostinano, questi cannibali a far di noi degli eroi sapranno presto che le nostre pallottole son per i nostri generali!». Più moderata la socialista Ségolène Royal, ex rivale di Nicolas Sarkozy alle presidenziali del 2007 e più volte ministro. L’ex candidata all’Eliseo ha scritto su X che «la Francia non accetterà di perdere i suoi figli a causa di una potenza alla deriva che, come scrisse Machiavelli, è tentata di “iniziare una guerra per evitare disordini interni, e che finisce sempre per accelerare la propria rovina”». Per Royal, in Ucraina, Parigi dovrebbe assicurare «una forza di stabilizzazione internazionale, come ha fatto Trump per Gaza», poi però non si è fatta mancare una critica alla «virilità tossica che non è altro che una compensazione per il crollo di una struttura di potere alla deriva in modo allarmante». Per il vicepresidente del Rassemblement national, il deputato Sébastien Chenu, «il capo di Stato maggiore non ha alcuna legittimazione per allarmare il popolo francese con dichiarazioni» che non sono la «linea ufficiale del Paese». Per il collega di partito di Marine Le Pen, se il generale «dice ciò che pensa Macron, è grave». Critiche a Mandon sono arrivate anche da Christian Estrosi, sindaco di Nizza e membro del partito Horizons, fondato da Edouard Philippe e alleato alla formazione di Macron. Secondo il politico della Costa azzurra, non spetta al «capo di Stato maggiore della Difesa far preoccupare in questo modo il popolo francese». Invece Nathalie Loiseau, eurodeputata sempre di Horizons, ha definito «giuste» le parole del generale.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)