2025-10-15
Chiuso accordo da 2,2 miliardi tra Philip Morris e Filiera Italia
Viene creata la catena «Tabacchicola» per garantire tutela e nuovi investimenti.Un accordo da 2 miliardi e 200 milioni di euro tra Philip Morris e Filiera Italia alla base della creazione di «Filiera Tabacchicola Italia», un’organizzazione che si inserisce nel più ampio progetto di Filiera Italia, il modello di collaborazione tra produzione agricola italiana rappresentata da Coldiretti, industria e distribuzione per tutelare e promuovere il Made in Italy agroalimentare. Una novità presentata nell’ambito del 23esimo Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione promosso da Coldiretti. Nell’occasione è stato presentato anche il presidente di questa nuova realtà, Cesare Trippella, direttore EU Value Chain & External Engagement di Philip Morris Italia. Ringraziando Coldiretti e Filera Italia per la fiducia accordatagli spiega: «Con tutti gli investimenti che abbiamo fatto all'interno di questa filiera, iniziando dalla coltivazione fino alla produzione di prodotti di nuova generazione nel nostro stabilimento di Bologna, generiamo un indotto di più di 2 miliardi di euro e diamo prospettive e certezze per i prossimi 10 anni, quindi fino al 2035». Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, sottolinea: «L’accordo di filiera tra Coldiretti e Philip Morris, avviato nel 2011 e recentemente rinnovato fino al 2034, garantisce continuità, investimenti e prospettive di crescita a lungo termine. Si tratta di un’intesa che non si limita a definire volumi di acquisto, ma che promuove concretamente l’innovazione digitale, la sostenibilità ambientale e la redditività delle imprese agricole. Un accordo di grande portata per oltre 2,2 miliardi di valore aggiunto che coinvolge 22.000 agricoltori». Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato che questo contratto di filiera li vedrà «impegnati per i prossimi 10 anni, questo significa certezza economica per i nostri imprenditori agricoli. Dal lavoro fatto in questi anni con Philip Morris abbiamo adottato tutto un sistema di agricoltura di precisione che oggi in Europa non ha nessuno, grazie al quale è stato possibile realizzare un risparmio di consumo d’acqua dal 30 al 35% in meno rispetto a quello che storicamente si utilizzava, ma soprattutto una drastica riduzione dei principi fitosanitari, che non vanno demonizzati ma utilizzati proprio in termini di cura della pianta». Per il direttore generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, è il primo tassello di un progetto più grande: «Fare dell’Italia, e in particolare del Sud, il maggior produttore di nicotina». «Tutti possono riconoscere l'attenzione che ha messo il governo alla filiera del tabacco e devo dire che sono contento di aver firmato il primo protocollo d’intesa proprio con Coldiretti e Philip Morris, esempio virtuoso anche per molte altre filiere», ha commentato il sottosegretario al Masaf, Maurizio La Pietra. «Il protocollo è estremamente importante perché si parla di innovazione, formazione, di buone pratiche agricole e di ricambio generazionale». Secondo La Pietra, «gli accordi di filiera sono fondamentali, perché ci permettono di avere una distribuzione del valore più equa». Questi accordi pluriennali, recentemente rinnovati con un inedito orizzonte temporale di dieci anni, hanno generato investimenti complessivi nel settore agricolo per oltre 3 miliardi di euro.
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