Mogol: «Che pena chi fa il coro contro il governo»

Mogol: «Che pena chi fa il coro contro il governo»
Ansa
Giulio Rapetti non è mai stato allineato con il pensiero unico: «Davanti a un cambiamento il fuoco di sbarramento c'è sempre. Diamo tempo prima di giudicare. E sui migranti... Senza un lavoro non c'è futuro. Ho lanciato un progetto Ue-Africa per l'agricoltura».
Quel finto moderato che detesta la destra
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Francesco Saverio Garofani viene, come Mattarella, dal mondo della sinistra Dc, dai cui ranghi scagliò attacchi contro Berlusconi. Mantenendo un basso profilo, ama tessere la propria rete di influenza, che va dall’ex Mister Tasse, Ruffini, a esponenti della Difesa.

C’è una figura che attraversa con passo felpato tre decenni di politica e istituzioni italiane, spesso senza esporsi del tutto, ma che - quando decide di intervenire - rivela un carattere molto più netto di quanto lasci intuire la sua consueta riservatezza. È quella di Francesco Saverio Garofani, classe 1962, cattolico democratico di tradizione doc, ex direttore di quotidiani d’area, già deputato dell’Ulivo e del Partito democratico, oggi figura centrale negli equilibri quirinalizi sul fronte della Difesa. Chi lo conosce bene lo definisce «riservato» e «prudente». Spesso viene avvistato intorno a Montecitorio e a Palazzo Madama insieme con l’amico senatore dem Stefano Losacco.

Danson torna alla commedia con la stagione 2 di «The Man on the Inside»
«The Man on the Inside 2» (Netflix)

La serie con Ted Danson torna su Netflix il 20 novembre: una commedia leggera che racconta solitudine, terza età e nuovi inizi. Nei nuovi episodi Charles Nieuwendyk, ex ingegnere vedovo diventato spia per caso, indaga al Wheeler College.

L’intesa bipartisan nella lotta agli stupri rende colpevoli fino a prova contraria
(IStock)
Si rischia una norma inapplicabile, con effetti paradossali sui rapporti sessuali ordinari e persino all’interno delle coppie.

Grazie all’accordo «bipartisan» Meloni-Schlein è stato approvato in commissione giustizia della Camera, il 12 novembre scorso, il progetto di legge a firma dell’onorevole Laura Boldrini e altri, recante quello che, dopo la probabile approvazione definitiva in Aula, dovrebbe diventare il nuovo testo dell’articolo 609 bis del codice penale, in cui è previsto il reato di violenza sessuale. Esso si differenzia dal precedente essenzialmente per il fatto che viene a essere definita e punita come violenza sessuale non più soltanto quella di chi, a fini sessuali, adoperi violenza, minaccia, inganno, o abusi della sua autorità o delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa (come stabilito nella vigente formulazione della norma), ma anche quella che consista soltanto nel compimento di atti sessuali «senza il consenso libero e attuale» del partner.

Nuovo approccio dell'istituto di credito rivolto alle imprese pronte ad operazioni di finanza straordinaria. Le interviste a Stefano Barrese, Marco Gianolli e Alessandro Fracassi.

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