2024-02-29
Paralizzata dopo il siero, le offrono l’eutanasia
Nel riquadro, Kayla Pollock (IStock)
La donna canadese ha chiesto un risarcimento a Moderna. Ma intanto l’ospedale le ha proposto di morire.In Canada non bastavano gli obblighi, le derive autoritaristiche, i conti dei no-green pass bloccati e tutte le storture antidemocratiche che abbiamo raccontato su La Verità da quando è scoppiata la pandemia: il nuovo step è l’offerta di eutanasia a una donna danneggiata da vaccino. Una storia dolorosa, quella di Kayla Pollock, trentasettenne dell’Ontario, in forma e in salute prima di ricevere la terza dose del vaccino Moderna a gennaio 2022. Pollock lavorava part-time come assistente didattica e si occupava del figlio di sette anni, finché non si è sottoposta al booster: quattro giorni dopo, le sue gambe hanno improvvisamente ceduto. Dopo nove giorni, un nuovo episodio di paralisi fino a quando, la mattina del 22 febbraio 2022, si è svegliata paralizzata dal collo in giù ed è stata ricoverata al Southlake Regional Health Center nell’Ontario. È in ospedale che la donna è stata sottoposta a risonanza magnetica e le è stata diagnosticata una lesione molto ampia sul midollo spinale. Pollock ha domandato al neurologo se la lesione potesse essere un tumore: in un audio registrato dal compagno della donna, il neurologo le ha risposto dicendo che la sua impressione istintiva fosse che la lesione fosse stata causata dal vaccino e che era capitato anche ad altri pazienti che aveva in cura. Più tardi, la giovane donna ha appreso di aver sviluppato la mielite trasversa (Tm, patologia che colpisce i nervi del midollo spinale) causata da lesioni sulla colonna vertebrale. È una malattia rara, la Tm, riscontrata, guarda caso, anche nello studio di coorte realizzato su 99 milioni di individui vaccinati appena uscito sulla rivista Vaccine, che ha rilevato che i vaccini erano collegati a un leggero picco di «eventi avversi di particolare interesse» (Aesi) tra cui, appunto, la Tm. La donna sta tuttavia affrontando molte difficoltà per ottenere un risarcimento attraverso il Vaccine Injury Support Program (Visp) del governo federale canadese: la sua domanda è ancora in attesa di approvazione a causa di una serie di ingorghi burocratici, anche se le è stato assegnato un assistente.Il racconto dei mesi trascorsi in ospedale, che la donna ha affidato ad alcune testate locali, è raccapricciante: è nella struttura sanitaria, infatti, che le è stata offerta la morte medicalmente assistita (MAiD-Medical assistance in dying) per ben tre volte, che la donna ha rifiutato. Un caso emblematico della deriva eutanasica del Canada, dove i pazienti che non sono in grado di affrontare ingenti spese mediche sono incoraggiati a porre fine alla propria esistenza grazie alle leggi approvate nel Paese. La legge sull’eutanasia esiste in Canada dal 2016 prevedeva, inizialmente, che potesse farne ricorso soltanto chi aveva una «ragionevole previsione» di morire a causa della propria patologia. La legge è stata però modificata nel 2021: da marzo 2023 è entrato in vigore il Bill C-14 che consente l’eutanasia anche a chi è clinicamente sano, laddove ritenga le proprie condizioni di salute «inaccettabili». Con questa legge lo Stato ha già risparmiato circa 87 milioni di dollari l’anno, incoraggiando al suicidio assistito cittadini che invece avrebbero potuto essere curati a spese della sanità pubblica. È stata invece rimandata al 2027 l’estensione del diritto al suicidio assistito a chi, pur clinicamente sano, è affetto da patologia psichiatrica: il Bill C-7 avrebbe comunque consentito un risparmio di ulteriori 62 milioni di dollari l’anno per curare i pazienti psichiatrici e non è detto che la legge non riesca a passare anche prima del tempo che si è dato il governo di Justin Trudeau per «riflettere» e prepararsi ad affrontare tecnicamente questi nuovi casi.I risultati delle nuove leggi non si sono fatti attendere: nel 2022, secondo il Quarto Rapporto Annuale sull’eutanasia, 13.241 persone hanno scelto la «dolce morte» nell’ambito del programma governativo. L’aumento è stato vertiginoso: più 31,2% rispetto al 2021. Ben 463 casi hanno fatto ricorso al suicidio assistito grazie al Bill C-14.La legge sulla morte medicalmente assistita continua comunque a far discutere. Nel frattempo, i media canadesi riportano casi di incoraggiamento al suicidio assistito che vanno al di là dell’aneddotica: nel 2022 un militare delle forze armate canadesi ha rivelato che gli è stato offerta la MAiD dopo aver chiesto supporto medico a seguito di Ptsd (Post traumatic stress disorder). Un mese dopo, una veterano paraolimpica ha testimoniato che gli è stato chiesto se voleva l’eutanasia dopo aver fatto semplice richiesta dell’installazione di una rampa per sedie a rotelle dentro casa. Con l’offerta di eutanasia alla donna danneggiata da vaccino si chiude un cerchio: è lo stesso Stato che, dopo aver estorto la vaccinazione e aver constatato che è andata male, chiede al cittadino di «farsi da parte».
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.