2018-07-28
Buttate le chiavi: per aprire la porta sarà sufficiente un battito degli occhi
App, serrature wi-fi, impronte digitali: nascono tecnologie avanzate in grado di riconoscere il proprietario e farlo entrare.Presto le porte di casa si apriranno con un batter d'occhi. Sistemi biometrici sempre più avanzati riconosceranno le particolarità che contraddistinguono l'unicità di ogni essere umano, permettendo a lui e solo a lui di varcare le porte della propria abitazione senza il peso ingombrante del mazzo di chiavi. Senza l'ansia dei ladri. Già da tempo le porte dei condomini si aprono con codici a quattro cifre, le stanze degli hotel con schede elettroniche ma, fra qualche anno, e con i nuovi sistemi di accesso, un'impronta digitale o la scansione dell'iride saranno sufficienti per entrare nel proprio appartamento. Una rivoluzione che si rende sempre più necessaria in un Paese dove, ogni due minuti, una casa viene svaligiata. Certo nessun sistema è inviolabile al 100%, tuttavia i nuovi Arsenio Lupin devono essere estremamente colti, tecnologici e furbi per poter scassinare una porta, soprattutto se si considera che questi sistemi sono affiancati dalla domotica, che consente in ogni istante di tenere sotto controllo le proprie case. Le serrature wi-fi già permettono di aprire porte e portoni a distanza. Amazon, il colosso dello shopping online, sta testando in 37 città degli Stati Uniti Amazon key. Un sistema che permette ai fattorini di entrare nell'androne di casa per lasciare il pacco ordinato, anche quando non c'è nessuno. In pratica bisogna acquistare una serratura intelligente (marca Kwikset o Yale) e la nuova Cloud cam di Amazon (vendute insieme a 249,99 dollari) che comunicano via wi-fi. Quando il fattorino arriva a destinazione scansiona il codice a barre, il sistema di Bezos fa le verifiche del caso e, se tutto coincide, sblocca la porta. Il proprietario può seguire tutta l'operazione in diretta grazie alla videocamera, assicurandosi che il fattorino si limiti a lasciare il pacco senza portarsi via qualcosa in cambio. Ovviamente il servizio funziona anche per aprire la porta alla donna delle pulizie, all'operaio che deve imbiancare casa o a un figlio sbadato che perde o dimentica sempre le chiavi, assicurandosi anche che sia rientrato. Il regista Giorgio Ferrara a 8 anni aveva le chiavi di casa e badava a suo fratello Giuliano, che ne aveva 3. «Hai le chiavi al collo», detto americano per dire ai giovani che devono provvedere a sé stessi. I campus universitari americani sono stati tra i primi a usare le impronte biometriche per i dormitori degli studenti. La spesa, anche se onerosa, è di molto inferiore rispetto ai rischi e ai costi delle continue sostituzioni delle chiavi a causa di smarrimenti o furti. Chiavi perse al concerto di Vasco Rossi a Modena: 1.200 mazzi. Le porte blindate di ultima generazione sono dotate di chiavi a doppia mappa. Si tratta di una serratura costituita da lamelle sovrapposte le une sulle altre, le quali nella parte centrale presentano un foro che segue il profilo della chiave, che una volta estratta impedisce il movimento del perno. Nella versione antigrimaldello bulgaro, impedisce ai ladri di ricreare il profilo della chiave senza smontare la serratura. «A nulla l'uomo rinuncia con più fatica che a un vizio, e pochi vizi sono così ostinati come quello di cui è vittima il ladro» (Hermann Hesse).Il grimaldello bulgaro, salito alle cronache come chiave magica, nacque dalle menti perverse degli 007 bulgari ai tempi della Guerra fredda per introdursi in ambasciate o nelle case dei nemici. È composto da due attrezzi: un tensore e una chiave morbida a denti mobili. Scuotendo leggermente tensore e chiave morbida, le vibrazioni spostano i denti della chiave morbida fino a fargli assumere la posizione della chiave originale. Dato che la mappa è doppia, l'operazione va ripetuta per il secondo profilo. A questo punto il ladro è in possesso di una copia delle chiavi di casa vostra. Entra senza scasso, ruba ciò che gli interessa e può addirittura chiudersi la porta dietro le spalle. «La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello» (Gesualdo Bufalino).August Smart Lock è una serratura intelligente che permette di aprire e chiudere la porta di casa tramite un semplice comando vocale. Stando a un'inchiesta di Altroconsumo su 13.000 intervistati, il 23% si dimentica di chiudere la porta a chiave, il 13% lascia le chiavi nella serratura. La chiave più cara del mondo apre un'auto Koenigsegg. In platino e onice, è costellata di diamanti da 40 carati. Costa 230.000 euro e funge anche da chiave Usb.In Svezia poggiare le chiavi sul tavolo porta sfortuna. In passato servivano alle prostitute per segnalare la loro disponibilità. La serratura a cilindro, la più comune, fu inventata nell'Ottocento da Linus Yale Senior e perfezionata da suo figlio, Linus Yale Junior che la brevettò nel 1862. I principi di funzionamento della sua Monitor Lock sono ancora degli standard nel mercato Usa di oggi. Yale Senior, che contava tra i suoi clienti le più grandi banche americane, per la sua innovativa serratura si rifece a un modello a pistoni inventato 4.000 anni prima dagli antichi egizi. Sostituì i lunghi pioli di 60 centimetri di legno con dei pistoncini più piccoli di metallo. L'involucro esterno del cilindro presenta un foro in cui il perno di metallo è alloggiato. Il meccanismo di blocco utilizza i perni di lunghezza variabile per impedire l'apertura. Per aprire la serratura, la parte centrale deve ruotare e questo diviene possibile solo con la chiave corretta.La chiave è spesso attributo di divinità. Quella di Giano apriva la via degli dei, quella a tre denti di Anubi l'Ade, quella di Portunus le porte del mare e della terra, quelle di san Pietro il paradiso. Nel Vangelo secondo Matteo, Gesù Cristo disse a Pietro: «A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (16,19). Nell'Apocalisse: «Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e dell'Ades» (1,18).Gianni Crea è il clavigero dei musei vaticani che possiede le 2.797 chiavi che aprono le stanze affrescate dei musei del Papa. La più antica risale al 1492 e apre il portone della Cappella Sistina. La chiave 401, quella che consente l'accesso al Museo Pio Clementino, pesa mezzo chilo. Gli assiri, nel Settecento avanti Cristo, s'inventarono le prime serrature. Per aprirle serviva una grossa chiave in legno massello, una sorta di lungo fusto che si inseriva nel meccanismo con alcune sporgenze che servivano a sollevare i pioli di blocco. Era così pesante che doveva essere portata in spalla. Mille anni dopo i greci usavano una chiave a pettine, mentre i romani chiudevano i loro scrigni con chiavi ad anello che portavano al dito. Queste furono le prime dotate da una molla. Nel Medioevo e nel Rinascimento le chiavi e le serrature erano in un certo senso opere d'arte, o comunque di alto artigianato, ma non erano molto sicure. Per avere chiusure più affidabili, circa 1.000 anni fa si diffusero in alcuni Paesi arabi lucchetti basati su combinazioni, che pian piano si affermarono anche in Occidente. Il loro funzionamento era paragonabile a quello dei lucchetti dei giorni nostri.La serratura costruita nel 1680 dal fabbro inglese John Wilkes, conservata al Victoria & Albert Museum, è un marchingegno che metterebbe in difficoltà anche il più astuto fra i ladri. Sulla serratura ci sono una maniglia, due chiavistelli e un soldato che punta il suo fucile verso un disco graduato. Per chiuderla velocemente con il primo chiavistello basta inclinare il cappello del soldato; per aprirla, mentre si inclina lo stesso cappello, bisogna anche girare la maniglia. Il buco della serratura del secondo chiavistello è nascosto sotto la gamba del soldato che si alza premendo un pulsante vicino al tacco dello stivale. Al primo giro la chiave attiva entrambi i chiavistelli. Al secondo blocca completamente il chiavistello principale. Ogni volta che viene usata il disco graduato si sposta di un grado. Questo sistema, detto detector lock, permette al proprietario di sapere quante volte la porta è stata aperta in sua assenza. Quando si arriva alla centesima riapertura, il catenaccio principale si blocca. Per resettarlo bisogna premere un bottone della giacca del soldato, a quel punto il conteggio si azzera e la porta può essere riaperta. «If I had the gift of tongue /I would declare and do not wrong / who you are that come by stealth / to impair my Master's wealth. John Wilkes» (Se avessi il dono della parola / dichiarerei senza errore / che tu sei colui che è venuto di nascosto / per impossessarti delle ricchezze del mio padrone). Questa la scritta che campeggia a fianco al soldato della serratura di John Wilkes. «La chiave di un enigma è un altro enigma» (il filosofo Ralph Waldo Emerson).
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