2022-06-15
A Brescia si accendono i motori della «1000 miglia»
True
I semafori verdi che hanno dato il via all'edizione numero 40 della «1000 miglia», la storica corsa automobilistica che coinvolge auto d'epoca nata nel 1927, si sono accesi alle 13:30 da viale Venezia a Brescia, dove dalla pedana allestita è partita la prima delle 426 vetture storiche in gara.
Una corsa che profuma di storia e passione per i motori e le auto d'epoca e che per i prossimi quattro giorni vedrà gli equipaggi protagonisti per le strade del centro-Nord Italia, lungo lo storico tracciato Brescia-Roma-Brescia, suddiviso in quattro tappe. Nella prima tappa, in corso nella giornata di mercoledì, la «Freccia rossa» tocca ben tre regioni, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, attraversando tutto il lago il lago di Garda con passaggi a Desenzano, Salò, dove sotto la torre dell'orologio ci sarà il primo controllo timbro di quest'edizione, e Sirmione, per poi dirigersi alla volta di Cervia e Milano Marittima, dopo aver transitato da Mantova e Ferrara. Giovedì 16 giugno, alle 6 del mattino scatta la seconda tappa: si prosegue lungo la riviera adriatica verso Forlì e poi si tornerà dopo due anni di assenza a passare da San Marino, risalendo lungo le pendici del monte Titano, per continuare la discesa verso la capitale attraverso i passaggi a Urbino, Passignano sul Trasimeno, Norcia e Terni. L'arrivo a Roma è previsto attorno alle 21, con la consueta cornice di via Veneto a far da sfondo alla sfilata delle auto d'epoca. Venerdì 17 mattina alle 6:15 si lascia Roma per risalire la Penisola, con il suggestivo e tradizionale pranzo in piazza del Campo a Siena, un modo per ricaricare le pile in vista del temuto e complicato Passo della Cisa che condurrà la carovana a Parma, meta conclusiva della terza tappa. Sabato 18 sarà il gran giorno del ritorno a Brescia: le vetture lasceranno la città emiliana alle 6:15 per dirigersi alla volta di Brescia, transitando da Stradella e Pavia, e il passaggio dall'autodromo di Monza prima, e da Bergamo poi, per concludere la corsa sulla storica pedana di viale Venezia a Brescia. L'arrivo delle auto è previsto alle 16:30 circa.
«La macchina è accesa» - ha detto la presidente della 1000 miglia Beatrice Saottini a margine dello start - «Partiamo per quest'avventura consapevoli di quanto fatto e con tanta adrenalina per quello che verrà. Siamo pronti a dare e ricevere tanto affetto lungo tutto il percorso». Anche l'amministratore delegato Alberto Piantoni ha voluto spendere qualche parola: «Il tema portante della 1000 miglia 2022 è “A way of living", che è poi la somma di molti aspetti. L'organizzazione, gli stakeholders, i partner, ma anche la nostra storia e i valori che stanno dietro a 1000 miglia. Inclusione, audacia di pensiero e responsabilità nei confronti delle auto e soprattutto delle persone».
Per chi è interessato a seguire in diretta i risultati delle singole tappe e la classifica aggiornata, è possibile farlo attraverso il sito messo a disposizione dall'organizzazione della 1000 miglia.
Continua a leggereRiduci
È scattata questo pomeriggio da viale Venezia la 40esima edizione della corsa automobilistica che vedrà fino a domenica protagoniste oltre 400 auto d'epoca attraverso il centro-Nord Italia, lungo lo storico tracciato che parte dal capoluogo lombardo e arriva fino a Roma, per poi tornare indietro, con tappe a Cervia, Milano Marittima e Parma.I semafori verdi che hanno dato il via all'edizione numero 40 della «1000 miglia», la storica corsa automobilistica che coinvolge auto d'epoca nata nel 1927, si sono accesi alle 13:30 da viale Venezia a Brescia, dove dalla pedana allestita è partita la prima delle 426 vetture storiche in gara.Una corsa che profuma di storia e passione per i motori e le auto d'epoca e che per i prossimi quattro giorni vedrà gli equipaggi protagonisti per le strade del centro-Nord Italia, lungo lo storico tracciato Brescia-Roma-Brescia, suddiviso in quattro tappe. Nella prima tappa, in corso nella giornata di mercoledì, la «Freccia rossa» tocca ben tre regioni, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, attraversando tutto il lago il lago di Garda con passaggi a Desenzano, Salò, dove sotto la torre dell'orologio ci sarà il primo controllo timbro di quest'edizione, e Sirmione, per poi dirigersi alla volta di Cervia e Milano Marittima, dopo aver transitato da Mantova e Ferrara. Giovedì 16 giugno, alle 6 del mattino scatta la seconda tappa: si prosegue lungo la riviera adriatica verso Forlì e poi si tornerà dopo due anni di assenza a passare da San Marino, risalendo lungo le pendici del monte Titano, per continuare la discesa verso la capitale attraverso i passaggi a Urbino, Passignano sul Trasimeno, Norcia e Terni. L'arrivo a Roma è previsto attorno alle 21, con la consueta cornice di via Veneto a far da sfondo alla sfilata delle auto d'epoca. Venerdì 17 mattina alle 6:15 si lascia Roma per risalire la Penisola, con il suggestivo e tradizionale pranzo in piazza del Campo a Siena, un modo per ricaricare le pile in vista del temuto e complicato Passo della Cisa che condurrà la carovana a Parma, meta conclusiva della terza tappa. Sabato 18 sarà il gran giorno del ritorno a Brescia: le vetture lasceranno la città emiliana alle 6:15 per dirigersi alla volta di Brescia, transitando da Stradella e Pavia, e il passaggio dall'autodromo di Monza prima, e da Bergamo poi, per concludere la corsa sulla storica pedana di viale Venezia a Brescia. L'arrivo delle auto è previsto alle 16:30 circa.«La macchina è accesa» - ha detto la presidente della 1000 miglia Beatrice Saottini a margine dello start - «Partiamo per quest'avventura consapevoli di quanto fatto e con tanta adrenalina per quello che verrà. Siamo pronti a dare e ricevere tanto affetto lungo tutto il percorso». Anche l'amministratore delegato Alberto Piantoni ha voluto spendere qualche parola: «Il tema portante della 1000 miglia 2022 è “A way of living", che è poi la somma di molti aspetti. L'organizzazione, gli stakeholders, i partner, ma anche la nostra storia e i valori che stanno dietro a 1000 miglia. Inclusione, audacia di pensiero e responsabilità nei confronti delle auto e soprattutto delle persone».Per chi è interessato a seguire in diretta i risultati delle singole tappe e la classifica aggiornata, è possibile farlo attraverso il sito messo a disposizione dall'organizzazione della 1000 miglia.
La maxi operazione nella favela di Rio de Janeiro. Nel riquadro, Gaetano Trivelli (Ansa)
Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico.
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
Continua a leggereRiduci
Viktor Orbán durante la visita a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni (Ansa)