2023-10-03
L’incubo stupri sveglia Bologna
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore (Getty Images)
Irregolari protagonisti di tre casi in tre giorni nella città a guida dem, contraria ai Cpr. Quattro gli africani indagati, tra cui due minori. Tra le vittime una bambina di 14 anni.L’incubo bolognese si chiama accoglienza: tre casi di violenza sessuale in tre giorni. E gli autori sono tutti africani. Un ventiduenne marocchino, arrivato in Italia con un barcone e con richiesta di asilo pendente dal mese di maggio, l’altra notte avrebbe aggredito una cinquantenne senza fissa dimora sotto i portici di via Amendola, a due passi dalla stazione. Quando una volante della polizia è arrivata sul posto, alle 2.30, l’immigrato era ancora avvinghiato sulla donna. È stata proprio la vittima a raccontare che, mentre dormiva, si era accorta che il giovane le si era disteso accanto. Poi avrebbe cominciato a molestarla, pretendendo un rapporto sessuale. È stato arrestato. Ancora più giovani erano i due maghrebini che sono finiti sabato scorso agli arresti domiciliari in una comunità per minori stranieri non accompagnati. Anche loro sono accusati di violenza sessuale. I due, stando a quanto hanno ricostruito i carabinieri che li hanno fermati, giovedì hanno tentato di stuprare una trentadueenne, dopo averla avvicinata mentre rientrava a casa, all’altezza di via delle Belle Arti (zona universitaria). Pieno centro. Uno dei due minorenni l’avrebbe spinta a terra con violenza mentre l’altro le avrebbe tenuto le mani bloccate. In una siepe, proprio accanto a un ristorante, in una zona poco visibile ai passanti, è stata spogliata e palpeggiata. Uno dei due avrebbe anche tentato di avere un rapporto sessuale con lei. Che, però, è riuscita a divincolarsi e a urlare. È stata una donna ad attirare l’attenzione di altre persone, chiedendo aiuto. I due minorenni sono fuggiti e la vittima è stata soccorsa. Mentre le indagini erano in corso, uno dei due stranieri ha fatto un passo falso: è tornato nelle vicinanze del ristorante. Riconosciuto, è stato rincorso dai presenti, uno dei quali è riuscito anche a scattargli una foto con il suo smartphone. Grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a individuare il minorenne fotografato. E poco dopo è stato identificato anche l’altro, ovvero l’autore del tentato stupro. Entrambi gli indagati, hanno accertato i carabinieri, erano entrati irregolarmente sul territorio nazionale lo scorso luglio, sbarcando a Lampedusa. Il governatore della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha così ottenuto la prova dell’importanza dei Centri per il rimpatrio. Per fare un dispetto al governo di centrodestra aveva detto «no» ai Cpr: «Non se ne parla proprio». Ma anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, solo qualche giorno fa se ne era uscito con queste parole: «I numeri non giustificano l’emergenza. Questo caos è una scelta politica, il governo ingolfa il sistema smantellando l’accoglienza diffusa. Puntare solo su respingimenti e Cpr non è la soluzione». I due minorenni coinvolti, però, avevano proprio un profilo da Cpr. Anche perché la casa d’accoglienza che dovrà trattenerli è al centro di aspre polemiche. Gli ospiti, tutti tra i 14 e i 17 anni, secondo i residenti sono stati protagonisti di episodi di violenza, furti e atteggiamenti aggressivi con i passanti. Terzo caso, questa volta in provincia: un marocchino di 21 anni con permesso di soggiorno è stato denunciato ieri dai carabinieri a San Giorgio di Piano, dieci minuti di auto dal capoluogo. Il giovane avrebbe molestato una bambina di 14 anni che era in fila alle giostre. Stando al racconto della vittima, che era in compagnia di alcune amiche, sarebbe stata afferrata per un braccio e, dopo essere stata molestata, sarebbe stata trascinata verso il cimitero. È scattata l’accusa di violenza sessuale.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)