Per il giudice che prosciolse Attilio Fontana e gli altri quattro imputati, la trasformazione della fornitura in donazione fu un gesto di generosità verso Regione Lombardia.
A inizio pandemia si diceva non esistessero terapie. Poi alcuni medici hanno salvato i pazienti, rifiutando la «vigile attesa» e prescrivendo farmaci di uso comune. Hanno scritto al dicastero, che li ha ignorati. Mentre Roberto Speranza dribblava i giornalisti.