2025-11-18
Bignami vuole chiarimenti: linciato. Ma per adesso nessuno ha smentito
Lo scoop della «Verità» scuote il Palazzo: il capogruppo di Fdi chiede conto a Garofani del piano anti governo. Replica Mattarella: «Ricostruzioni ridicole». La sinistra fa finta di non capire e urla al vilipendio (che non c’è).Le esternazioni di Francesco Saverio Garofani, ex parlamentare Pd, consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riportate ieri dalla Verità, hanno scatenato un putiferio. Il direttore Maurizio Belpietro ha rivelato alcune considerazioni di Garofani, pronunciate in una occasione conviviale, a proposito di un «provvidenziale scossone» che faccia cadere l’attuale governo e di «una grande lista civica nazionale» in preparazione. Per Garofani, l’amico Ernesto Maria Ruffini, con il quale secondo alcune cronache pranza di frequente, può dare una mano, ma, riflette, «serve un intervento ancora più incisivo di Romano Prodi». Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, legge quelle frasi e diffonde una nota: «Apprendiamo oggi dalla stampa che persone che ricoprono il ruolo di consiglieri del Quirinale auspicherebbero iniziative contro il presidente Giorgia Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di governo. In particolare, il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come una grande lista civica nazionale, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti», aggiunge Bignami, «che si spingerebbero addirittura ad auspicare un “provvidenziale scossone” contro l’attuale governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza». Dal Colle arriva una nota: «Al Quirinale si registra stupore», si legge nel comunicato della presidenza della Repubblica, «per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo». Belpietro non ci sta e controreplica: «Confermo parola per parola», sottolinea il nostro direttore, «quanto pubblicato oggi dalla Verità. Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica». A quel punto le opposizioni, in testa il Pd, danno vita a una caciara propagandistica travisando pretestuosamente il senso delle parole di Bignami. «Il presidente Mattarella», dice Elly Schlein, «ha un ruolo di guida, di unità nazionale, chiunque provi mai a dire una cosa diversa ci troverà dall’altra parte». «Inaccettabili», tuonano attraverso una nota congiunta i capigruppo dem alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo, Chiara Braga, Francesco Boccia e Nicola Zingaretti, «le parole del capogruppo Bignami e intollerabile la replica al Quirinale di Belpietro: una bufala ripetuta più volte non diventa una notizia e nascondersi dietro la libertà di stampa è uno stratagemma che non salva il direttore dall’aver inventato una ricostruzione ridicola e fantasiosa». Una cosa la dicono giusta: una bufala ripetuta più volte non diventa una notizia. E la bufala che Bignami abbia attaccato il presidente della Repubblica viene ripetuta da una nutrita schiera di esponenti dell’opposizione. «Sostegno al presidente Mattarella», è il grottesco comunicato dei vicepresidenti di Iv, Enrico Borghi e Davide Faraone, «oggetto di attacchi e allusioni ingiustificabili. Trascinare la presidenza della Repubblica nell’agone politico, come ha fatto il capogruppo di Fratelli d’Italia Bignami dando credito a ricostruzioni giornalistiche e fake news, è irresponsabile e vergognoso». Quale sarebbe la fake news non è dato sapere, visto che Garofani non ha smentito. «Fratelli d’Italia”, commenta il leader del M5s Giuseppe Conte, «si inventa una polemica ad arte per operare una distrazione di massa perché oggi la notizia è che anche Commissione europea certifica la crescita zero dell’Italia e che saremo ultimi in Europa». Al nostro direttore Belpietro arrivano messaggi di solidarietà da diversi esponenti di Fdi: tra gli altri il capogruppo al Senato Lucio Malan, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, i vicecapogruppo alla Camera Elisabetta Gardini e Augusta Montaruli, i vicecapogruppo al Senato Raffaele Speranzon e Salvo Sallemi, la deputata Grazia Di Maggio. «Nè Fratelli d’Italia nè, tanto meno, Palazzo Chigi», chiarisce Fazzolari, hanno mai dubitato della lealtà istituzionale del presidente Mattarella con il quale il governo ha sempre interloquito con totale spirito di collaborazione, non da ultimo sugli importanti dossier internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente. Infatti Bignami non si è in alcun modo riferito al Quirinale, nè si è rivolto in modo irrispettoso al presidente della Repubblica, ma ha semplicemente fatto notare che sarebbe stata opportuna una smentita del consigliere Garofani per le affermazioni a lui attribuite dal quotidiano La Verita. Smentita che», conclude lapalissianamente Fazzolari, «avrebbe risolto sul nascere ogni tipo di polemica». Stesso concetto ribadito da Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi, che afferma: «Aspettiamo la smentita di Garofani. Non abbiamo mai messo in dubbio la correttezza istituzionale del presidente della Repubblica».Una parola di saggezza arriva dall’ex ministro e presidente Pd Rosaria Bindi: «Io penso che anche i consiglieri del Quirinale siano legittimati ad avere le loro idee e magari a condividerle nel privato», riflette la Bindi, «certo se uno prende un cocktail in una saletta riservata è meglio…».
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Sergio Mattarella e Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)