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I big sfidano l’asse Pechino-Mosca. Dagli asset russi 50 miliardi per Kiev

I big sfidano l’asse Pechino-Mosca. Dagli asset russi 50 miliardi per Kiev
Joe Biden e Giorgia Meloni (Ansa)
Il documento finale conferma la confisca dei beni sovrani agli aggressori. Vladimir Putin minaccia: «I furti non restano impuniti». Prosegue intanto il pressing sul Dragone affinché non spalleggi lo zar e non distorca il mercato.
Confesso di essere un «filorusso»: la Achmatova è più forte del gulag
La poetessa russa Anna Achmatova. Nel riquadro il libro di Paolo Nori Non è colpa dello specchio se le facce sono storte (Getty Images)
Nel suo ultimo libro Paolo Nori, le cui lezioni su Dostoevskij furono oggetto di una grottesca polemica, esalta i grandi della letteratura: se hanno sconfitto la censura sovietica, figuriamoci i ridicoli epigoni di casa nostra.
Obbligazionario incerto a ottobre. La Fed taglia il costo del denaro ma congela il Quantitative Tightening. Offerta di debito e rendimenti reali elevati spingono gli operatori a privilegiare il medio e il breve termine.
Il declino dei costumi in tv ha avuto inizio con le gemelle Kessler
Alice ed Ellen Kessler nel 1965 (Getty Images)
Invece di cultura e bellezza, la Rai di quegli anni ha promosso spettacoli ammiccanti, mediocrità e modelli ipersessualizzati.
Variabili sul tavolo dei negoziati tra Arabia Saudita e Imec
Il principe saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud e il presidente americano Donald Trump (Getty)

Il progetto del corridoio fra India, Medio Oriente ed Europa e il patto difensivo con il Pakistan entrano nel dossier sulla normalizzazione con Israele, mentre Donald Trump valuta gli effetti su cooperazione militare e stabilità regionale.

Le trattative in corso tra Stati Uniti e Arabia Saudita sulla possibile normalizzazione dei rapporti con Israele si inseriscono in un quadro più ampio che comprende evoluzioni infrastrutturali, commerciali e di sicurezza nel Medio Oriente. Un elemento centrale è l’Imec, ossia il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, presentato nel 2023 come iniziativa multinazionale finalizzata a migliorare i collegamenti logistici tra Asia meridionale, Penisola Arabica ed Europa. Per Riyad, il progetto rientra nella strategia di trasformazione economica legata a Vision 2030 e punta a ridurre la dipendenza dalle rotte commerciali tradizionali del Golfo, potenziando collegamenti ferroviari, marittimi e digitali con nuove aree di scambio.

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