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Berlato: «Bene governo su contenimento fauna selvatica»

Berlato: «Bene governo su contenimento fauna selvatica»
Sergio Berlato

«In questi giorni continua a imperversare la polemica su un emendamento alla finanziaria che si occupa di gestione di fauna selvatica. Da più parti sento evocare la caccia in centro città. Ma la norma non prevede affatto la possibilità di cacciare nei parchi o nei centri abitati. Si tratta invece di piani di controllo e di contenimento della fauna selvatica, che sta creando gravi danni alle colture agricole e inaccettabili pericoli per i cittadini'». Così in una nota l'eurodeputato di FdI- Ecr Sergio Berlato, componente della commissione Envi del Parlamento europeo.

«È assolutamente necessario procedere al controllo e al contenimento degli animali in esubero sul nostro territorio. La fauna selvatica va gestita su tutto il territorio nazionale e la gestione non deve essere fatta da cacciatori. Deve essere fatta da personale appositamente formato e incaricato dalle istituzioni, sotto il controllo di tutti gli organi di vigilanza. Questo il modo per garantire una corretta gestione degli animali che attaccano i nostri allevamenti e minacciano l'incolumità dei cittadini, senza esporsi a prevedibili strumentalizzazioni da parte di coloro che ritengono che prima vengono i diritti degli animali e poi quelli degli esseri umani. Noi vogliamo garantire un equilibrio tra le varie specie di fauna selvatica e soprattutto la compatibilità tra la presenza di fauna selvatica e le attività antropiche» conclude.

La zuppa non è pan bagnato ma una vera arte
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Fu uno dei primi piatti elaborati dai cavernicoli. A Sparta la facevano con sangue di porco e vino. Beethoven ne era ghiotto, Francesco I la scoprì dopo la sconfitta nella battaglia di Pavia e la portò in Francia. Cézanne, Picasso e Warhol la resero immortale nelle loro opere.

È possibile che tra il movimento finale della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, l’Inno alla gioia e una zuppa calda, assaporata con somma soddisfazione in una di questa fredde serate invernali, ci sia qualcosa in comune? A costo di passare per sulfurei sacrileghi, diciamo che sì, qualcosa c’è. Entrambi, inno e zuppa, generano una profonda emozione. L’uno e l’altra vanno diritti al cuore. L’inno lo riempie di gioia transitando per gli orecchi, la zuppa lo conforta passando per il palato. Cambiano i sensi interessati, ma il risultato non cambia: in entrambi i casi è assicurata una sincera e profonda emozione.

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«Peccatori di gola» sì, ma tutti da assolvere
Gabriele D'Annunzio (Ansa)
Giancarlo Saran, gastropenna della «Verità», ha dato alle stampe il secondo volume dedicato alle biografie (ce ne sono 13) di donne e uomini con una spiccata passione per la buona tavola. Con delle vere chicche, come la passione di D’Annunzio per uova e frittate.

In questi giorni, più che mai, la cucina italiana è sotto i riflettori del mondo intero perché c’è stata l’investitura a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco. È la prima volta che un tale riconoscimento viene attribuito alla cucina di un Paese: finora questo titolo è sempre stato assegnato solamente ad alcune preparazioni o a determinate tradizioni gastronomiche.

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Tra dazio europeo e tassa italiana, i pacchi costeranno 5 euro in più
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Sale la spesa per gli acquisti online extra Unione. Misure contro l’invasione cinese.

L’intento è chiaro: la doppia tassa sui pacchi sotto i 150 euro prevista dall’Ue e dal governo italiano ha mire ben precise. Colpire i negozi online al di fuori dell’Unione europea, in particolare quelli cinesi. Andiamo con ordine.

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Meno francese e più americana: ora la finanza italiana sceglie con chi stare
Ansa
La linea del governo cambia gli equilibri: Credit Agricole, Natixis e Vivendi fanno passi indietro, cresce il peso dei grandi fondi Usa.

Il pendolo della finanza internazionale torna a oscillare. Ma, sorpresa, questa volta non fa più tic verso Parigi e tac verso Milano. Il suo swing ricorda piuttosto quei vecchi metronomi da pianoforte che oscillano, inciampano un po’, e poi cambiano ritmo senza avvisare.

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