2024-11-09
«Con il ritorno di Trump l'Ue dovrà pagare un po’ di più per la propria difesa»
True
Benjamin Harnwell (Getty Images)
Benjamin Harnwell, corrispondente italiano per War Room, il podcast diretto dall’ideologo Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump nella precedente tornata elettorale e noto stratega politico, dal suo osservatorio ci fa uno scenario di quelli che secondo lui saranno i rapporti tra Usa e Europa e tra Italia e Usa.Harnwell è stato protagonista di una vicenda giudiziaria, poi risoltasi a suo favore, che ha visto al centro la creazione di una scuola del pensiero sovranista nella Certosa di Trisulti. Bannon ha scontato la pena per non aver voluto collaborare con l’indagine sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Al momento è rimasto sullo sfondo dello scacchiere delle nomine dell’amministrazione Trump, non è dato sapere se avrà un ruolo.Cosa significa per l’Europa la presidenza Trump?«Significa che per i prossimi quattro anni l’Europa dovrà trattare con un leader del Paese più potente al mondo che porrà gli interessi del suo popolo prima di tutto. Significa che l’Europa avrà bisogno di trovare i soldi per pagare un po’ di più per la propria difesa. Significa che l’Europa avrà bisogno di trovare un modo per coesistere con la Russia (e per estensione, con Vladimir Putin). Più che altro, significa però che i nostri leader europei avranno bisogno di interrogarsi sempre su cosa penserà Donald Trump di questo o quello. Ma soprattutto non avranno più la mano libera a fare gli sbagli tipici dei globalisti. Era ora».Cosa cambierà nei rapporti tra Usa e Europa?«Vedo ad esempio le mosse dell’Unione Europea nell’ambito della concorrenza. È chiaro che la Commissione europea avvia le cause contro le grosse aziende americane, tipo Apple, Google, Qualcomm ecc. solo per arrivare ai loro soldi tramite “multe”. L’Ue, purtroppo, agisce come un gigantesco stato-mafia. Vedremo cosa accadrà con queste cause, ora che l'America ha un capo politico che difenderà, con orgoglio e vigore gli interessi americani all’estero».Il ruolo di Musk nell’amministrazione Trump, avrà una influenza in Europa?«Magari! A differenza di molti, io penso che Elon Musk sia più che altro un uomo d’affari, anziché un uomo che si interessa alla politica per cambiare il mondo. Cioè cerca le opportunità di fare soldi. Purtroppo in Europa non pensiamo come gli americani e tanto meno non pensiamo come Donald Trump o Elon Musk. In Europa, il nostro dibatto politico gira attorno a come distribuire la ricchezza, quasi mai invece, a come dobbiamo crearla. Quanto al rapporto con l’Europa, temo che con Musk, sarà alla fine un dialogo fra sordi, perché ripeto, lui vuole arrivare a fare più soldi possibile mentre i politici europei, invece, vogliono soltanto arrivare ai suoi soldi!».Cosa cambierà per l’Italia nei rapporti con gli Usa?«La premier Giorgia Meloni sì è impegnata molto a seguire la politica storica dell’Italia nell’offrire la massima fedeltà agli Stati Uniti. Il suo appoggio alla guerra in Ucraina è l’esempio più lampante. Dunque se avesse vinto la leader dem Kamala Harris, la presidente del Consiglio si sarebbe trovata molto ben posizionata a continuare a massimizzare l’influenza dell’Italia con gli Stati Uniti. Però il fatto è che alcuni in Trumpworld hanno il sospetto che la Meloni sì sia dimostrata, come posso esprimermi qui, forse un po’ troppo disponibile verso l’amministrazione Biden. Perciò dato che ha invece vinto Donald Trump, forse avrà un po’ di lavoro da fare per riparare i rapporti. Ma è ancora troppo presto per dire con qualsiasi certezza come si svilupperanno i rapporti».Musk è stato ricevuto da Meloni, può preludere a maggiori rapporti commerciali?«Spero di sì. La presidente del Consiglio è una persona molto carismatica, ed anche molto simpatica. La classe politica italiana in generale - mi permetto - si distingue per essere poltronista, opportunista e incapace. Ma la Meloni assolutamente non lo è. Avete la persona giusta a rappresentare il Paese - mi scusi, la nazione - con gente seria come Elon Musk. Auspico che la Meloni riesca ad attirare le grandi multinazionali a venire qui, nel Paese più bello al mondo, per investire e creare lavoro».La politica di Trump su immigrazione e green deal influenzerà l’Europa?«La politica di Trump non è altro che il desiderio del popolo americano manifestato alle urne. È il popolo stesso che vuole vedere le deportazioni di massa degli “invasori” illegali dal terzo mondo. Direi che è quello che vuole vedere anche il popolo europeo. Però in Europa abbiamo l'Unione Europea e diversi gradi di magistratura sia al livello comunitario che al livello nazionale che si sono auto concessi il potere di alterare ripetutamente la volontà popolare. Alla fine, o il popolo europeo o “Il Regime” - uno dei due - avrà bisogno di piegarsi davanti all’altro».
Bologna, i resti dell'Audi rubata sulla quale due ragazzi albanesi stavano fuggendo dalla Polizia (Ansa)
La Global Sumud Flotilla. Nel riquadro, la giornalista Francesca Del Vecchio (Ansa)
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)