2021-11-07
Belgio e Turingia puniscono i malati: «Niente più cure a chi rifiuta le dosi»
Gent: «I non inoculati entreranno per ultimi in rianimazione». Il Länder tedesco è deciso a negare le terapie. Siamo alla crudeltà sui pazienti fragili, mentre Vienna concede il pass verde solo a chi ha almeno uno «shot».Un'ondata discriminatoria nei confronti dei non vaccinati dilaga in Europa centrale. L'aumento dei contagi ha convinto alcuni Länder tedeschi, l'Austra e il Belgio, ad adottare provvedimenti destinati a far discutere dal punto di vista non solo legislativo, ma per molti aspetti storico e culturale. C'è chi si spinge a parlare di eugenetica sanitaria. Partiamo da quanto sta accadendo in Germania. Germania Il presidente della Turingia, Bodo Ramelow, ha annunciato il proposito di non curare più i contagiati non vaccinati negli ospedali nel caso in cui i ricoveri dovessero mettere eccessivamente sotto pressione gli ospedali. A quanto riporta la Bild, Ramelow è stato durissimo: «Non potremo garantire», ha detto il presidente della Turingia, «a nessuno che venga in ospedale senza la protezione del vaccino, che possa essere curato. A tutti saranno garantite le cure», ha aggiunto Ramelow, «ma coloro che non sono vaccinati non le riceveranno più negli ospedali della Turingia». Ramelow ha raccontato di aver ricevuto più di mille messaggi di odio sui social quando ha detto di aver ricevuto la terza dose. L'intelligence della Turingia ha fatto sapere che l'annuncio di questi provvedimenti sta portando a una forte radicalizzazione dei movimenti negazionisti, no vax e no mask. Sassonia La Sassonia, che confina con la Turingia, è invece il primo Länder tedesco nel quale, da domani, entrerà in vigore l'obbligo del green pass rafforzato, il cosiddetto «2G», per accedere a ristoranti, bar, eventi culturali. Il 2G è un lasciapassare sanitario che si ottiene solo con il vaccino o la guarigione dal Covid, quindi non con il tampone. In sostanza, si tratta di un obbligo vaccinale mascherato. La possibilità di adottare un green pass 2G è stata discussa durante un incontro tra gli assessori regionali alla salute e il ministro Jens Spahn. «Non abbiamo molto tempo», ha detto il presidente della Sassonia, Michael Kretschmer, «se non agiamo velocemente arriveremo di nuovo a un lockdown come l'anno scorso. Estendere il 2G serve proprio a evitare un nuovo lockdown». «Non siamo riusciti», ha sottolineato il ministro del governo locale Petra Koepping in una conferenza stampa a Dresda, «a costruire un muro protettivo di persone vaccinate nelle ultime settimane e mesi». Ieri a Lipsia si è svolta una manifestazione di protesta contro le misure che entreranno in vigore domani. BavieraIn Baviera si passa dal green pass 3G, quello come il nostro, al certificato 3G plus: per ottenerlo, se non si è vaccinati o guariti, non basta più il tampone rapido ma è obbligatorio quello molecolare, se si vuole accedere a eventi sportivi o culturali. Per entrare in discoteca o in un locale notturno, è obbligatorio il 2G (vaccinati o guariti). Fiandre Ha scatenato un mare di polemiche una decisione incredibilmente drastica dell'ospedale di Gent, nelle Fiandre: «Non daremo più precedenza ai non vaccinati nelle terapie intensive», ha detto il primario Frank Vermassen al giornale fiammingo Vrt Nws. Il motivo? Sono troppi i malati, anche gravi, con altre patologie, che vedono le loro cure rimandate sempre più», ha aggiunto Vermassen, che ha spiegato che l'ospedale continuerà a curare tutti gli ammalati nella stessa maniera, senza dare più precedenza per i posti letto ai contagiati dal Covid «perché questi letti sono tolti ad altri malati che hanno diritto allo stesso modo di essere assistiti». Le cure relative alle altre patologie, infatti, a causa della pandemia sono rimaste bloccate per molti mesi. «L'aumento dei casi», ha sottolineato Vermassen, «coincide anche con un momento di carenza di personale per portare avanti tutti i servizi richiesti e quindi non possiamo più dare ai pazienti Covid un regime preferenziale. Quelli che arrivano nelle terapie intensive non sono vaccinati». AustriaDomani in Austria scatterà un «lockdown per non vaccinati», come ha annunciato il cancelliere Alexander Schallenberg. Il dato dei contagiati comunicato ieri dal governo di Vienna ha superato quello che era il precedente primato di 9.586, fatto registrare il 13 novembre 2020. In aumento anche i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, sono 359. Nei reparti di degenza i posti letti occupati sono 1.865. Nella giornata di venerdì sono morte 31 persone. Di fronte a questi numeri, come detto, domani scatterà la regola del lasciapassare sanitario 2G, quindi rilasciato solo a vaccinati e guariti, ma non a chi ha effettuato solo un test negativo. Solo vaccinati o guariti potranno accedere a ristoranti, bar, pasticcerie, hotel, parrucchieri, estetisti, eventi culturali o sportivi, con 25 o più persone. Lasciapassare sanitario 2G anche per accedere a ospedali e case di cura.Tuttavia, a partire da domani, sarà in vigore un periodo di transizione per consentire ai cittadini austriaci di adeguarsi alle nuove regole. Per le prossime quattro settimane, infatti, un vaccinato con la prima dose e un tampone molecolare negativo potrà infatti accedere alle zone e ai locali riservati ai vaccinati, per avere il tempo di farsi inoculare la seconda dose e ricevere così il 2G. Il green pass ottenuto dopo la seconda dose sarà valido per nove mesi, e non più per 12. Torna l'obbligo della mascherina Ffp2 in negozi, supermercati, centri commerciali, biblioteche e musei. Per recarsi in fabbriche e uffici, invece, resta sufficiente il tampone negativo. Persino in Austria, insomma, il diritto di lavorare sopravvive.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 16 settembre con Carlo Cambi
Il killer di Charlie Kirk, Tyler Robinson (Ansa)