2018-08-29
Bandito da Hitler, amato da Churchill. Il rossetto è l’arma letale delle donne
Nove su dieci ce l'hanno in borsetta. Dà sicurezza al lavoro, rende irresistibili in amore. Cleopatra usava un mix di coleotteri e formiche, la Hepburn toni rosa e corallo. Uno stick di Guerlain in oro costa 62.000 dollari.In media una donna nel corso della sua vita spende 1.500 euro in rossetti e ne consuma 4 chili: il 5% finisce su bicchieri, tazze e bottiglie, un altro 5% rimane su forchette e cucchiai, un 15% si perde negli scarichi e sui dischetti struccanti, mentre il 30% passa dalle labbra allo stomaco.Per millenni i rossetti sono stati cocktail impressionanti, a volte tossici. Già nel 2.800 avanti Cristo Puabi, sovrana della città sumera Ur, era solita dipingersi le labbra colorandole di rosso con una mistura di pietre e di biacca, il bianco piombo. Gli egizi a questo intruglio velenoso aggiungevano saliva, sudore di pecora e feci di coccodrillo. Nefertiti, per mettere in risalto il suo sorriso, ricavava una pasta dalla macerazione di coleotteri e formiche, ricetta usata anche da Cleopatra. Nell'antica Roma, invece, le donne (e diversi uomini) al piombo preferivano il mercurio: il Purpurissum era più rosso ma non certo meno tossico. Elisabetta I per tingersi le labbra faceva estrarre cera d'api che poi veniva colorata con pigmenti vegetali. Pur di colorarsi le labbra nel Settecento, poi, le donne erano pronte ad affogare i denti in succose melagrane, fare incetta di more, fichi e uva. Le giapponesi preferivano i petali del fiore cartamo.Oggi il rossetto è formato da un mix variabile di sostanze come oli naturali e di sintesi (ricino, tridecyl trimetillate, triisostearyl citrate), grassi (burro di karitè, burro di cacao), resine e cere di origini vegetali (candelilla, carnauba, girasole), animali (cera d'api, lanolina), minerali (paraffina, ozocherite) o sintetiche (polietilenica, synthetic wax). Per il colore si usano pigmenti minerali e naturali, antiossidanti per proteggerli dai batteri e poi idratanti, volumizzanti, emollienti, filtri solari per la cura delle labbra e, in alcuni rossetti, siliconi. Nel 2013 la Berkeley University, analizzando 32 tra rossetti e lucidalabbra di sette marche differenti, ha scoperto che alcuni contengono ancora piombo, cromo, cadmio, alluminio, titanio e altri metalli tossici. Tuttavia i ricercatori assicurano che, viste le quantità moderate di metalli presenti, non vi sono rischi consistenti per la salute.Nel Medioevo il rossetto fu bandito: associato al demonio, era simbolo di promiscuità e morte. Nel 1650 il parlamento inglese vietò con una apposita legge il «vizio di pittura» in grado di stregare gli uomini. Legge mai entrata in vigore. Nella Francia di Maria Antonietta le donne ostentavano il rossetto in segno di ricchezza.Il primo bastoncino di rossetto, una pasta semisolida a base di terra rossa, appiccicata su un legnetto e seccata al sole, risale al XVII secolo. Prima di passarlo sulle labbra bisognava inumidirlo con un po' di saliva. Nel 1910 Roger & Gallet s'inventarono il primo stick. Nel 1915 Maurice Levy mise sul mercato il contenitore moderno in plastica o metallo. Il truccatore Whitey Snyder impiegava tre ore per trasformare Norma Jean Baker in Marilyn Monroe. Di queste, buona parte erano usate per stendere sulle sue labbra diversi strati di rossetti combinati tra loro. Tra i prediletti dell'attrice quelli firmati Guerlain, Elizabeth Arden. «Cosa metti nel rossetto per ridurli così? Cloroformio?» (Jane Russell a Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde).Audrey Hepburn amava i toni rosa e corallo della Revlon come il 415 Pink in The Afretnoon usato in Colazione da Tiffany: «Vuoi darmi la mia borsetta, tesoro? Lettere del genere non si possono leggere senza rossetto».«Nel Settecento l'uomo tirava di spada, passava da un letto femminile all'altro, però poi metteva il rossetto e la cipria» (lo stilista Tom Ford).Uomini che usavano il rossetto: il re Sole che aveva una passione per il colore rosso, il presidente Usa George Washington che lo abbinava a cipria e parrucca bianca. E poi rock star come Mick Jagger, David Bowie, Kurt Cobain, e tanti altri. «Vivo seguendo il codice dell'uomo, destinata a un mondo di uomini, senza tuttavia dimenticare che il principale compito di una donna è quello di scegliere la giusta tonalità di rossetto» (l'attrice americana Carole Lombard).Usato dalle suffragette per ostentare la propria femminilità in un mondo maschilista - Elizabeth Arden sfilò con loro alla marcia di New York -, bandito da Adolf Hilter («L'unico trucco concesso alle donne tedesche deve essere il sangue dei soldati uccisi sui campi di battaglia»), è stato l'unico cosmetico a non essere razionato nel Regno Unito durante la seconda guerra mondiale. Secondo Winston Churchill le labbra rosse sollevavano il morale delle donne e delle truppe che potevano ammirarlo. Nel giorno dell'incoronazione della regina Elisabetta II, il Parlamento inglese commissionò un rossetto che si abbinasse perfettamente alla tunica da cerimonia. La sfumatura, fra il rosso e il blu, ha preso il nome di The Balmoral Lipstick. Christian Dior nel 1953 creò il rossetto Rouge Dior con l'intenzione di «vestire il sorriso delle donne». Tra le labbra famose: quelle di Mae West riprodotte nel sofà di Salvador Dalì Bocca realizzato dall'azienda italiana Gufram, quelle di Lee Miller disegnate per due anni da un Man Ray abbandonato, quelle di Marilyn Monroe dipinte con un rosso Shiseido non più disponibile.Liz Taylor sul set pretendeva di essere l'unica donna a indossare il rossetto. Frida Kahlo utilizzava il rossetto per firmare le sue lettere all'amato Diego Rivera.I ricercatori dell'Università di Saint Etiènne, in Francia, sostengono che le donne anziane che si mettono il rossetto hanno postura ed equilibrio migliori delle altre e cadono di meno. Motivo: questa azione di precisione esercita e sviluppa il coordinamento. Mette il rossetto il 92% delle italiane tra 45 e 54 anni e l'82% tra 35 e 44 anni. Il rossetto crea anche dipendenza: il 25% delle donne che non esce di casa senza averlo indossato. Il rossetto è nelle borse del 90% delle donne. In Italia i rossetti, nel 2016, hanno generato un giro d'affari di 117 milioni di euro, cresciuto lo scorso anno del 6.9%.Il lipstick index, l'indice del rossetto, mette in correlazione l'andamento dell'economia alla vendita di rossetti. Coniato nel 2001 da Leonard Lauder, storico presidente della maison Estée Lauder, questo indice rivela che nei periodi di recessione aumenta il consumo di rossetti. Non potendo permettersi scarpe e borsette, le donne comprano rossetti. La maison francese Guerlain ha lanciato KissKiss, un rossetto in 12 nuance racchiuso in uno stick da 110 grammi di oro a 18 carati e 199 diamanti. Costa 62.000 dollari ma è ricaricabile. Un'indagine del New York Post ha rivelato che il 91,2% delle donne indossa il rossetto rosso, al lavoro, per dare un'immagine positiva di sé. Un altro 78,8%, con un colore tanto acceso, acquista sicurezza. «Se siete tristi, se avete un problema d'amore, indossate un rossetto rosso e attaccate» (la stilista Coco Chanel che creò Passion numerò 14: «Un rossetto rosso, non troppo rosso ma che fosse rosso»).I ricercatori dell'Università di Manchester, utilizzando un software in grado di controllare la direzione dello sguardo, hanno dimostrato che, durante il primo incontro, gli occhi maschili sono prima di tutto attratti dal colore delle labbra femminili, specie se rosse.«Ormai senza rossetto si sembra ammalate» (Vitaliano Brancati e Leo Longanesi in Piccolo dizionario borghese).
Jose Mourinho (Getty Images)