2022-04-11
Ballottaggio tra Macron e Le Pen. La Francia accarezza il cambiamento
Negli exit poll per l’Eliseo il presidente francese è dato intorno al 28%, mentre la sfidante è circa 4 punti sotto. Terzo Jean-Luc Mélenchon (sinistra). Non ha sfondato il polemista Eric Zemmour. Affluenza in calo. Si torna alle urne il 24.Il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi si giocherà tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. è quanto hanno deciso gli elettori d’Oltralpe che ieri hanno votato per il primo turno. Secondo gli exit poll disponibili quando questa edizione de La Verità andava in stampa, il presidente uscente avrebbe ottenuto il tra il 28,3 e il 28,5% delle preferenze, mentre la leader del Front national tra il 23,6 e il 24,2%. Fuori dal ballottaggio restano, sempre secondo gli exit poll: Jean-Luc Mélenchon (20%), Eric Zemmour (6-7 %), Valérie Pécresse (5,10%) e il verde Yannick Jadot (4,5%). Agli altri candidati sono rimaste le briciole, il candidato «rurale» Jean Lasalle ha ottenuto il 3,2%, il comunista Fabien Roussel il 2,5%, il sovranista Nicolas Dupont-Aignan e il sindaco socialista di Parigi Anne Hidalgo hanno ottenuto solo il 1,9 %. A chiudere la classifica i candidati proletari Philippe Poutou (0,7 %) e Nathalie Arthaud (0,6 %). La partecipazione è stata poco superiore al 72%.Se gli exit poll fossero confermati dallo spoglio delle schede, per alcuni partiti storici questo primo turno sarebbe qualcosa di simile ad una dichiarazione di morte. Questo perché il codice elettorale francese prevede il rimborso delle spese elettorali solo per i partiti che hanno ottenuto almeno il 5% dei voti.Pochi minuti dopo la chiusura delle urne è iniziato il mercato delle poltrone in vista del secondo turno del 24 aprile. Hidalgo ha invitato i suoi (pochi) elettori a votare per Macron . Lo stesso invito è stato fatto da Fabien Roussel, Yannick Jadot, Valérie Pécresse ma il suo vice, Eric Ciotti, ha dichiarato che «a titolo personale» voterà Le Pen. A quest’ultima dovrebbero convergere anche i voti degli elettori di Zemmour, come ha lasciato intendere la sua vice Marion Maréchal. Il numero due del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha invece teso una mano agli elettori di Mélenchon visto che, secondo vari sondaggi, un terzo di loro potrebbe votare Le Pen il 24 aprile.Fino allo scoccare della mezzanotte di venerdì, quando è iniziato il silenzio elettorale imposto dalla legge francese, i sondaggisti d’oltralpe hanno camminato sulle uova perché, più che in altre elezioni precedenti, le intenzioni di voto espresse dai sondati erano difficili da decifrare. In effetti, nel giro di poche settimane, il vantaggio di Emmanuel Macron si è sciolto come neve al sole mentre, più o meno nello stesso arco di tempo, Marine Le Pen ha recuperato il proprio ritardo sul presidente uscente. Tenuto conto del margine d’errore, venerdì scorso i due erano praticamente dati in testa a testa, rispettivamente 25-26% contro 23-24%. In Francia metropolitana le urne si sono aperte alle 8,00 e la prima candidata ad andare al seggio è stata il sindaco socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che nei sondaggi era accreditata ad un misero 2%. Verso le 11,30 - nelComune di Henin Beaumont situato nella regione Haut-de-France dove risiede - ha votato anche Marine Le Pen. Il presidente uscente ha deposto la propria scheda elettorale nell’urna solo verso mezzogiorno e mezzo. Macron ha votato nella esclusiva stazione balneare di Touquet, dove possiede una casa insieme alla moglie Brigitte Macron. Tra i primi elettori Vip a partecipare allo scrutinio, c’è stato anche l’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, che ha votato poco dopo le 8,00. Il suo successore, François Hollande, ha invece votato nella cittadina di Tulles a metà mattinata. Globalmente, il voto si è svolto senza intoppi anche se, sui social network, molti cittadini hanno segnalato il cattivo funzionamento della piattaforma predisposta su internet dal ministero dell’Interno per aiutare gli elettori a trovare il proprio seggio. In Corsica sono apparse delle scritte antifrancesi fuori da alcuni seggi. La giornata elettorale era però cominciata già sabato perché, a causa della differenza di fuso orario, in alcuni territori d’oltremare francesi, nonché nelle sedi diplomatiche di Parigi in giro per il mondo, le porte dei seggi erano già state aperte. Nei territori del Pacifico, c’è stato un forte aumento dell’astensione, ad eccezione dell’arcipelago di Wallis e Futuna. Invece nelle isole francesi dell’Oceano Indiano - Riunione e Mayotte e nei territori situati sul continente americano - Guadalupa, Martinica e Saint-Pierre et Miquelon - la partecipazione è stata più importante rispetto alle presidenziali del 2017. Nella Francia metropolitana la partecipazione è stata più forte nelle aree rurali, mentre i dipartimenti di Parigi e limitrofi, sono stati quelli in cui si è votato di meno oltre alla Corsica del nord. Da domani inizierà una nuova campagna, quella per il secondo turno. Se anche Macron dovesse essere ottenere la legittimità istituzionale con una conferma alla presidenza della Repubblica, dopo il risultato di ieri, la sua legittimità politica sarà tutta da costruire.
Jose Mourinho (Getty Images)