2024-09-30
Austria, in vantaggio la destra di Fpo
Secondo i primi exit poll, il Partito della libertà (29,1%) sorpassa i Popolari (26,2%) del cancelliere Karl Nehammer. Socialdemocratici per la prima volta terzi. Male i Verdi.Elezioni legislative per rinnovare la Camera bassa del Parlamento di Vienna come da pronostici: l’estrema destra in vantaggio, giù i Popolari. Secondo i primi exit poll delle ore 17 di ieri pomeriggio, dopo la chiusura dei 183 seggi, i circa 6,5 milioni di austriaci avrebbero scelto l’estrema destra, la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale. Exploit infatti del Partito della libertà (Fpo), guidato da Herbert Kickl, in vantaggio con il 29,1% delle preferenze, battendo persino il record del 1999 e andando oltre i sondaggi che avevano previsto il 26% di consensi. L’Ovp, (Osterreichische Volkspartei), il partito popolare del cancelliere uscente, Karl Nehammer, è secondo con il 26,2% dei voti, -11% rispetto a cinque anni fa. Poi, per la prima volta dal 1945, i socialdemocratici dell’Spo con il 20,4% arrivano terzi, perdendo voti e posizioni. In calo i Verdi, che avevano governato con i Popolari e si fermerebbero all’8,6%, mentre salgono leggermente i liberali di Neos, dati all’8,8%. Il Partito della birra, guidato dal cantante della band punk Turbobier, con il 2,1% non supera la soglia di sbarramento del 4% e lo stesso vale per il Partito comunista austriaco (Kpo), che non ha un deputato dagli anni Cinquanta, fermo al 2,9%. Fpo, dopo «l’Ibiza gate» lo scandalo che lo aveva travolto perché il leader, Christian Strache, fu sorpreso a promettere favori a una sedicente oligarca russa, è risalito nel gradimento degli austriaci per una campagna elettorale all’insegna di «Fortezza Austria»: giro di vite sull’immigrazione, accelerando il rimpatrio degli immigrati nei loro Paesi d’origine, una «remigrazione» su larga scala degli irregolari, taglio drastico alla fornitura di armi all’Ucraina e meno tasse ai cittadini. l partito guidato dal 2021 da Kickl è tra i fondatori della famiglia europea dei Patrioti, quella di Viktor Orbàn, Marine Le Pen e Matteo Salvini. La prima a congratularsi per il risultato è stata Alice Weidel leader di Afd, il partito di estrema destra tedesco. Kickl, già ministro dell’interno ed erede di Jorg Heider, punta al ruolo di cancelliere ma lo sbarramento di tutti gli altri partiti potrebbe impedirgli di centrare l’obiettivo. Il segretario generale della Fpo, Michael Schnedlitz, si è detto entusiasta per il trionfo del suo partito, affermando che «grazie a ogni singolo elettore gli austriaci hanno scritto la storia. La popolazione è a favore del cambiamento» ma non ha rilasciato dichiarazioni su eventuali alleanze governative, lasciando in sospeso la questione della coalizione di governo. Come già accaduto in Francia, il «Blaues Beben», ovvero il «terremoto azzurro» porta l’incognita per la formazione del governo. In base a una prima proiezione, su 183 seggi in Parlamento i Populisti di destra ne otterrebbero 57 (ne avevano 31), i Popolari di Ovp scenderebbero da 71 a 52 mentre i Socialdemocratici conserverebbero i loro 40 rappresentanti. Il cancelliere Nehammer, malgrado il tracollo del suo partito, ha escluso di entrare in un governo guidato da Kickl per la svolta radicale che quest’ultimo ha impresso al suo movimento anche se l’Oevp potrebbe prendere in considerazione la possibilità di entrare in coalizione con il partito di estrema destra se Kickl fosse disposto a lasciare a un altro l’incarico di primo ministro. Del resto i Popolari già hanno governato insieme in passato con la destra radicale di Fpo e lo fanno tuttora nelle Regioni, avendo su economia e immigrazione posizioni non troppo distanti, ma la volontà di Nehammer è chiara: restare cancelliere. Insomma i conservatori non accetteranno di essere il partner di minoranza e un’alternativa potrebbe essere una Grosse koalition con i socialdemocratici e i Neos liberali. Con i Verdi invece, il divorzio sembra essere completo. Intanto il presidente austriaco, l’ecologista Alexander van der Bellen, ha spiegato che nulla lo obbliga ad affidare a Kickl l’incarico di formare un governo, anche se la vittoria del Fpo venisse confermata.