2020-04-25
Assolombarda in pressing per avere un leader
La territoriale più importante chiede subito il voto che elegga il successore di Carlo Bonomi.Chiuse le nomine nelle partecipate statali, nominato il nuovo presidente di Confindustria, manca ancora all'appello l'elezione del nuovo numero uno di Assolombarda. O meglio, dopo la vittoria di Carlo Bonomi i messaggi in arrivo dalla nuova reggenza di viale dell'Astronomia sono quelli di aspettare ancora un anno per votare in via Pantano (sede della territoriale milanese, brianzola e lodigiana), a scadenza naturale del mandato. A prendere il posto di Bonomi dovrebbe essere Alessandro Spada, il vicario: era scritto da mesi. Ma negli ultimi giorni dentro l'associazione, la territoriale più importante per numeri e associati in Italia, ha iniziato a formarsi un gruppo di imprenditori che vuole andare a votare al più presto, prima di giugno. Il motivo è evidente. In questa fase di emergenza c'è bisogno di una guida chiara per le imprese che stanno affrontando una delle crisi economiche più pesanti dell'ultimo secolo. Lo stesso messaggio di Bonomi per la guida di Confindustria è stato quello di votare al più presto la sostituzione di Vincenzo Boccia, in controtendenza con chi voleva rinviare il voto della sfida contro Licia Mattioli. In sostanza, una fetta di imprenditoria lombarda vuole evitare una fase di transizione mentre le imprese sul territorio rischiano di chiudere dopo il lockdown. Anzi, sarebbe auspicabile che il nuovo presidente potesse insediarsi prima dell'estate, in tempo per affrontare la ripresa e l'ormai nota fase 2 di riapertura dell'Italia. Il rischio è che anche in via Pantano possano ripresentarsi gli stessi schemi adottati dal governo di Giuseppe Conte, tra task force che si moltiplicano ogni giorno, ritardi sulle decisioni e mancanza di visione unica. I numeri della situazione sono drammatici. A inizio di marzo Confartigianato stimava che l'effetto coronavirus sulle imprese lombarde sarebbe stato pari a 5,6 miliardi di euro, con un crollo del fatturato a marzo del 30%. Otto aziende su dieci rischiano di essere danneggiate, con pesanti ripercussioni in tutti i settori, dai trasporti alla moda. Nel frattempo Bonomi è stato nominato presidente anche di Fiera Milano, dopo la reggenza di Antonio Caorsi (dimessosi il 22), che fu indicato dal presidente della Fondazione Enrico Pazzali per aspettare che l'ormai ex presidente di Assolombarda si insediasse in Confindustria. Da presidente di viale dell'Astronomia avrà tra i suoi associati il Cfi, che raggruppa molte importanti realtà imprenditoriali che organizzano fiere e sono, per questo, veri e propri clienti della società espositiva di Rho dalla quale comprano spazi e servizi.
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