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Sarcofagi, ciotole e una stele. Dietro ai tesori di Behrens una rete di trafficanti d’arte

Sarcofagi, ciotole e una stele. Dietro ai tesori di Behrens una rete di trafficanti d’arte
(Ansa)
  • Il misterioso marinaio che avrebbe accumulato fortune viaggiando nel Mediterraneo è solo una favoletta ben orchestrata per occultare il contrabbando di antichità egizie.
  • I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale usano un algoritmo che individua e confronta i reperti messi in vendita sul Web. Incrocia le foto sui social con quelle presenti nella banca dati dei beni sottratti.
  • Un capolavoro fiammingo trafugato è stato ritrovato casualmente esposto sulle pareti di un museo locale nei Paesi Bassi, grazie agli sforzi congiunti di un investigatore dell’arte e di una rivista specializzata in antiquariato.
  • Gli Stati Uniti hanno riconsegnato alla Cina 41 manufatti e antichità nell’ambito di un’intesa di rimpatrio volta a supportare Pechino nel recupero di reperti trafugati e introdotti illegalmente nel mercato dell’arte.

Lo speciale contiene quattro articoli.

Per seguire Burioni si vaccina: ora è invalida e lui la sfotte
Gaia Zazzaretti prima e dopo il vaccino (iStock)
L’ex karateka Gaia lo sente in tv e sceglie di porgere il braccio. Poi, la malattia neurologica. Ma la virostar nega il nesso.


È vero che non se ne può più di «burionate». Ma come si può passare sotto silenzio gli ultimi post della virostar più famosa d’Italia, mentre continua a disinformare e contemporaneamente ridicolizzare persone danneggiate dal vaccino anti Covid chiamandoli #sorciscemi, senza alcun rispetto anche del diritto, di tutti noi, a essere informati correttamente su questioni che riguardano la salute, specie da chi dovrebbe avere, come lui, il dovere di dare informazioni corrette?

Tra l’intervista di Sempio, le mosse della difesa e le rivelazioni sul movente ignorato, Fabio Amendolara e Gianluca Zanella smontano la “guerra mediatica” attorno al delitto Poggi. Ora tutto ruota attorno all’incidente probatorio: è lì che il caso potrebbe finalmente cambiare.

Raid israeliano a Beirut: ucciso il capo militare di Hezbollah
Militanti di Hezbollah trasportano la bara di una delle vittime il 24 novembre 2025 a Beirut (Getty Images)
L’attacco a Dahiyeh ha ucciso Haytham Ali Tabatabai e altre cinque persone, ferendone 28. Il governo libanese ribadisce la volontà di disarmare Hezbollah e rilancia la diplomazia con Israele e la comunità internazionale per garantire sicurezza e pace nel Paese.


L’ultimo raid israeliano su Beirut ha colpito il quartiere di Dahiyeh, nel Sud della capitale libanese. L’obiettivo era il capo di Stato maggiore di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabai che è stato ucciso all’interno dell’appartamento che utilizzava come quartier generale. Il complesso abitativo colpito si trova nell’area di Haret Hreik, un sobborgo periferico, storicamente controllato dal partito filo-iraniano fondato da Hassan Nasrallah.

Alberto Bagnai, deputato della Lega, conosce molto bene la realtà abruzzese e si è interessato del caso dei Trevallion. Notando alcune criticità.

Le Firme

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