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Sarcofagi, ciotole e una stele. Dietro ai tesori di Behrens una rete di trafficanti d’arte

Sarcofagi, ciotole e una stele. Dietro ai tesori di Behrens una rete di trafficanti d’arte
(Ansa)
  • Il misterioso marinaio che avrebbe accumulato fortune viaggiando nel Mediterraneo è solo una favoletta ben orchestrata per occultare il contrabbando di antichità egizie.
  • I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale usano un algoritmo che individua e confronta i reperti messi in vendita sul Web. Incrocia le foto sui social con quelle presenti nella banca dati dei beni sottratti.
  • Un capolavoro fiammingo trafugato è stato ritrovato casualmente esposto sulle pareti di un museo locale nei Paesi Bassi, grazie agli sforzi congiunti di un investigatore dell’arte e di una rivista specializzata in antiquariato.
  • Gli Stati Uniti hanno riconsegnato alla Cina 41 manufatti e antichità nell’ambito di un’intesa di rimpatrio volta a supportare Pechino nel recupero di reperti trafugati e introdotti illegalmente nel mercato dell’arte.

Lo speciale contiene quattro articoli.

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Neres scatenato, Supercoppa italiana al Napoli
Il Napoli festeggia la Supercoppa italiana dopo aver battuto il Bologna 2-0 a Riyadh (Ansa)
A Riyadh il Napoli conquista la seconda Supercoppa italiana della sua storia battendo 2-0 il Bologna. La finale si decide tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa con la doppietta del brasiliano. Conte: «I ragazzi trasudavano voglia di vincere questo trofeo. Voglia di mettere in bacheca e di continuare a scrivere la storia». Italiano: «Non ho nulla da recriminare ai ragazzi. Questa esperienza ci farà crescere».
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Droni russi sui cieli Nato una bufala per portarci in guerra
I servizi di emergenza polacchi sul luogo dell'incidente di un drone nel villaggio di Wohyn, nella Polonia orientale, lo scorso 10 settembre (Ansa)

Non passa giorno senza che qualcuno non annunci una prossima invasione dell’Europa da parte dei russi. I carrarmati di Putin sarebbero dietro l’angolo e gli aerei di Mosca pronti al decollo. A sostegno della tesi di un attacco imminente vengono lanciati moniti dai Paesi che un tempo facevano parte della cortina di ferro. Ma anche l’intelligence dei cosiddetti alleati, cioè di americani e inglesi, non si tira indietro.

Senza dimenticare gli appelli dei generaloni di cui abbiamo dato conto qualche giorno fa, con l’invito dei capi di Stato maggiore francese e britannico a prepararsi a perdere in battaglia i propri figli. Se questo è il clima che precede il Natale, e sul quale non sembrano influire le rassicurazioni del Cremlino che si dice disposto a «confermare legalmente di non voler dichiarare guerra alle Ue o alla Nato» (la dichiarazione è di ieri), la notizia che gli allarmi droni sulle basi militari europee sono spesso infondati contribuisce ad allentare la tensione.

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content.jwplatform.com
Nessun velivolo spiava Leonardo, eppure la longa manus del Cremlino era data quasi per certa. Stesso copione a Oslo, Copenaghen e in Polonia. Idem coi ritardi del volo di Ursula: Putin non c’entrava. Per non parlare del Nord Stream, sabotato da un ucraino.

I droni russi che spiavano Leonardo nel Varesotto non erano russi. E non erano nemmeno droni. Lo ha chiarito l’inchiesta della Procura di Milano, che indagava da marzo sui presunti sorvoli registrati a Vergiate, sulla sede dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nei pressi della quale si trova la divisione elicotteri del colosso italiano della Difesa. Il Corriere della Sera, ieri, ha spiegato che l’allerta era scattata per una interferenza tra «il software lettone del sistema portatile di sicurezza cinese» e «la sporadica attività (nella villetta di una famigliola di Ispra) di un amplificatore di segnale Gsm comprato su Amazon dal papà perché in casa il cellulare non prendeva bene».

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Altra autobomba a Mosca: fatto fuori il generale braccio destro di Putin
Ansa
  • Fanil Sarvarov era tra i vertici della Difesa. Sospetti sui servizi di Kiev. Prima di lui diverse vittime sono morte in attacchi simili, da capi militari alla figlia dell’ideologo Dugin.
  • Zelensky ottimista sul piano di pace: «Pronto anche se imperfetto». Il Cremlino ribadisce l’impegno a non attaccare Ue e Nato. Ma parla di progressi lenti nei negoziati.

Lo speciale contiene due articoli.

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