2025-08-20
Altra grana per Sala sul Meazza: delibera del 2000 vieta di toccarlo
Beppe Sala (Imagoeconomica)
L’alienazione dello stadio non sarebbe possibile perché la struttura è «patrimonio indisponibile» del Comune. Nella rete Milano-Roma di Manfredi Catella spunta pure un possibile candidato «civico» a sindaco. Milano si incrociano in questi giorni due partite decisive. In tribunale, Manfredi Catella affronta oggi il Riesame per l’accusa di corruzione e falso, con la speranza di uscire dagli arresti domiciliari nell’inchiesta sull’urbanistica. In Comune, lo stadio San Siro entra nelle settimane che potrebbero deciderne il futuro, stretto tra vincoli giuridici e tutela storica. La posizione del numero uno di Coima potrebbe alleggerirsi: gli altri cinque arrestati nell’inchiesta - Andrea Bezziccheri, Alessandro Scandurra, Federico Pella, Giancarlo Tancredi e Giuseppe Marinoni - sono già liberi. Per Catella è un indizio che la misura restrittiva potrebbe cadere anche per lui. Sul piano economico e urbano, resta la parabola di un gruppo cresciuto in cinquant’anni e che negli ultimi dieci è diventato un punto di riferimento per la rigenerazione di Milano, forte dei rapporti con le banche, con la finanza internazionale e, soprattutto, con la politica. Le radici di Coima risalgono al 1974. Negli anni ’90 arrivò la collaborazione con la multinazionale americana Hines, che aprì la strada al grande progetto di Porta Nuova: capitali internazionali, project financing, partnership pubblico-private. Nel 2007 nasce Coima Sgr, inizialmente come joint venture con Hines; sarà solo nel 2015 che Catella acquisirà il pieno controllo, ribattezzando la società e dando vita alla piattaforma integrata come la conosciamo oggi: Coima Sgr (fondi), Coima Rem, Coima Ht e Coima Image. Accanto, la Fondazione Riccardo Catella gestisce la Biblioteca degli Alberi in un inedito partenariato pubblico-privato con Palazzo Marino.Sul fronte dei veicoli finanziari, il Coima Esg City Impact Fund unisce investitori istituzionali e un comitato d’indirizzo indipendente con tre figure di peso: Giovanna Melandri, già ministra e presidente della Fondazione Maxxi; Méka Brunel, ingegnere francese ed ex Ceo del colosso immobiliare Gecina; ed Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica dell’Agenzia spaziale europea e moglie dell’economista Stefano Scarpetta (Ocse).Attorno a Coima orbita una costellazione di architetti legati al Politecnico, dal 2019 in Coima City Lab: Stefano Boeri, Cino Zucchi, Carlo Ratti, Michele De Lucchi. Boeri e De Lucchi hanno diretto in anni diversi la rivista Domus; Vaudo Scarpetta ha curato la XXIII Esposizione internazionale della Triennale sotto la presidenza Boeri. Figura chiave è poi Ferruccio Resta, rettore del Politecnico dal 2017 al 2022, presidente della Crui durante la pandemia; oggi guida la Fondazione Politecnico, la Fondazione Bruno Kessler e il centro nazionale Most sulla mobilità sostenibile. Dal 2024 è consigliere indipendente di Coima Rem, con un mandato preciso: spingere intelligenza artificiale e tecnologie nella gestione degli asset. Il suo nome circola come possibile candidato civico del centrodestra alle comunali 2026/27.Nel 2025 le inchieste sull’urbanistica milanese si allargano fino a coinvolgere architetti di fama e amministratori pubblici: Boeri è indagato sia nel filone legato alla Beic sia in quello sul Pirellino, Zucchi compare soltanto nella Beic, mentre nel fascicolo principale è Catella a dover rispondere di corruzione e falso. Ed è proprio in quest’ultimo fascicolo che compaiono le chat su San Siro, rivelando tensioni dentro la giunta e divergenze con gli architetti. Il 16 gennaio 2023, l’allora assessore all’Urbanistica Tancredi scrive a Sala, facendo un passaggio al contempo, con il direttore generale Christian Malangone, bocciando l’ipotesi di Boeri di un nuovo stadio all’ex Ippodromo: «Scusa ma quest’idea di Boeri sullo stadio nell’ex Ippodromo mi sembra una follia. È in area con vincolo ambientale pesante e in Parco Sud. Ci ritroviamo ambientalisti in rivolta cento volte più del Meazza». Sala gli risponde: «Lasciamo che tutti parlino e stiamo zitti ma andiamo avanti per la nostra strada». Il 5 marzo, Tancredi torna a scrivere a Sala: «Se vogliamo portarlo a casa dobbiamo inserire nell’Accordo di programma anche l’area della Gfu e il Meazza. […] Se poi l’Inter rimane al Meazza abbiamo quadrato il cerchio!». Sala replica, scettico: «Capisco. Vedo solo un problema. Se il Milan abbandona l’Inter perché non si fida, come si può immaginare che si prendano carico insieme del Meazza?».Il 28 luglio 2023, le preoccupazioni del sindaco diventano ancora più esplicite: «Tutti parlano ormai del cosiddetto vincolo semplice, che sarà anche semplice ma non permetterà di abbattere San Siro. Così le squadre andranno fuori Milano e il Comune rimarrà con San Siro vuoto. Io chiederò al Governo di comprarselo, perché per il Comune sarebbe un danno economico enorme - circa 100 milioni - oltre che un gigantesco danno di immagine. Qualcuno però dovrà renderne conto ai cittadini». Al di là delle chat, le carte dicono due cose nette. Primo: San Siro non si può vendere. Una delibera del 16 giugno 2000 della giunta Albertini, firmata dall’allora assessore Sergio Scalpelli, lo ha classificato come bene del patrimonio indisponibile del Comune. Significa che lo stadio può essere dato in concessione, ma non alienato. È lo stesso schema su cui, infatti, Inter e Milan hanno regolato l’utilizzo dell’impianto dal 2000 al 2030, con un canone annuo (all’epoca) di oltre 13 miliardi di lire.Secondo: il vincolo storico. Il secondo anello era già in uso a inizio settembre 1955 (Milan-Dinamo Zagabria il 4, derby l’11), anche se il collaudo formale arrivò solo il 10 novembre. Tra poche settimane scatteranno quindi i 70 anni dall’apertura al pubblico: un passaggio che potrebbe consentire alla Soprintendenza di apporre un vincolo di interesse culturale. Con quell’atto, la demolizione diventerebbe di fatto impossibile.
Ecco #DimmiLaVerità del 16 ottobre 2025. Ospite il deputato della Lega Davide Bergamini. L'argomento del giorno è: "La follia europea dei tagli all'agricoltura e le azioni messe in campo per scongiurarli".