2021-09-03
«Ai monopattini vanno date regole. Un patentino come per i motorini»
Fidanza, eurodeputato di Fdi, chiede una stretta dopo l'ultimo incidente mortale: «È una giungla, Comuni disarmati. Arrivano già truccati dalla Cina». Martedì incontro fra Enrico Giovannini e le società di sharing.Un incentivo del governo, sconto del 60% sul prezzo d'acquisto, per un valore massimo del bonus pari a 500 euro, e la possibilità di avere un mezzo di trasporto personale: ecco i due buoni motivi che hanno fatto «volare» l'uso dei monopattini. In Italia ne circolano circa 140.000 e hanno cambiato il profilo della sharing mobility. Infatti il 15% dei 558.725 cittadini che hanno ricevuto il bonus mobilità ha acquistato un monopattino, soprattutto al Sud, preferendolo alla bicicletta. Sono in molti però a sottolineare la scarsa disciplina dei conduttori, ragion per cui si vedono monopattini non solo sulle strade ma anche sui marciapiedi e nelle aree pedonali dove creano problemi ai pedoni, e non solo, provocando anche un numero importante di incidenti. Sono cinque i morti in seguito a incidenti sul monopattino dall'inizio dell'anno. Secondo l'Osservatorio monopattini dell'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), dal 2020 gli incidenti gravi sono stati 125, una media di uno ogni tre giorni, con undici feriti in prognosi riservata e 49 feriti con prognosi superiore ai 40 giorni. La regione in cui sono avvenuti gli incidenti più numerosi e gravi (56) è la Lombardia, con Milano in testa alla classifica tra le metropoli. Statisticamente la principale causa di sinistro è la caduta autonoma, spesso per l'uso del cellulare, per l'inesperienza del guidatore e per la scarsa manutenzione delle strade. L'ultimo incidente mortale è accaduto a Sesto San Giovanni, dove un ragazzino di 13 anni è deceduto dopo aver sbattuto la testa sul marciapiede cadendo da un monopattino che gli aveva prestato un amico più grande. Per questo il ministero delle Infrastrutture ha convocato martedì prossimo una riunione con le società di sharing, dalle quali dipende la maggior parte dei mezzi in circolazione, anche se è dallo scorso 15 aprile che alla Camera è iniziato in commissione Trasporti l'esame del disegno di legge «Disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica», primo firmatario il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, relatrice Elena Maccanti della Lega. In totale le proposte di legge presentate sono quattro. «È una giungla senza controllo», spiega l'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza, «Infatti dopo l'incidente di Sesto San Giovanni l'amministrazione di centrodestra ha fatto un'ordinanza per mettere dei paletti, casco obbligatorio e limite di velocità, però senza un intervento legislativo i Comuni sono disarmati». Le norme fissano già alcuni vincoli: monopattino non oltre i 25 chilometri orari, limite che scende a 6 nelle zone pedonali, e divieto di circolare sulle strade extraurbane. Il mezzo poi dev'essere dotato di campanello, luci bianche e catadiottri posteriori per circolare al buio. Il conducente deve avere 14 anni e, se ne ha meno di 18, è obbligatorio l'uso del casco. Il tredicenne deceduto nell'hinterland milanese guidava il monopattino di un amico più grande che arrivava a 60 chilometri orari perché truccato. «Vanno intensificati i controlli non soltanto su strada ma soprattutto alla dogana perché entrano monopattini taroccati direttamente dalla Cina», spiega Fidanza che precisa: «Non è una crociata contro gli utenti del monopattino ma è una battaglia per la loro sicurezza e per quella di pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti». Sarà pure «micromobilità» ma anche i monopattini elettrici rischiano di essere un pericolo se la circolazione è un Far west. «Servono casco protettivo, giubbino riflettente, targa e patentino, come per gli scooter. Va riconosciuta la capacità di stare sulla strada attraverso un patentino che consenta di guidare i monopattini perché, come i motorini, sono mezzi pericolosi. E serve anche un'assicurazione che dovrebbe essere obbligatoria per i servizi di noleggio». Fidanza aggiunge: «Io parlerei anche di parcheggi. Penso che nelle grandi città sia doveroso prevedere stalli con posizioni fisse, non lasciare i monopattini dove capita, ostruendo i marciapiedi che diventano un percorso a ostacoli per pedoni, passeggini e disabili. Così sono pericolosi anche da fermi e poi è un fatto di decoro urbano», sottolinea il membro di Fdi. Il grande numero di monopattini circolanti magari avrà effetti benefici sull'inquinamento, ma è l'eccessiva disinvoltura degli utenti a rendere urgente l'incontro di martedì fissato dal ministro Enrico Giovannini con le società di sharing. Il confronto ha l'obiettivo di valutare, insieme agli operatori del settore, tempi e modi di una nuova regolamentazione: obbligo del casco, limiti di velocità e assicurazione. «Va trovata una soluzione condivisa da aziende e utenti. Va ribadita la sostenibilità dell'investimento senza disincentivare le aziende, ma bisogna trovare norme di sicurezza più stringenti», sottolinea Carlo Fidanza, «Credo che le stesse società di sharing siano interessate alla sicurezza perché gli incidenti sono un danno d'immagine anche per loro».
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