2022-01-10
Lo dicono: no vax da eliminare. Ma gli odiatori sono gli altri...
Campagna pro puntura sempre più feroce: l’ultimo studio della Fiaso dà i numeri per provare che con il 100% di immunizzati crollerebbero i ricoveri. Però i dati sono ingannevoli. La libertà si restringe giorno dopo giorno. C’è un solo modo per far accettare norme ingiuste, inutili e financo dannose: sostenerle con un massiccio assalto propagandistico che mantenga la mobilitazione totale della popolazione. Come spesso accade, più i provvedimenti sono assurdi, più si fatica a giustificarli, più l’offensiva mediatica si fa feroce, perché occorre aizzare anche gli scettici e coloro che hanno iniziato a perdere fiducia nelle istituzioni. In questi giorni, non a caso, si assiste a una escalation linguistica impressionante, il cui bersaglio è il nemico di sempre, ovvero il mefitico no vax. Non che nei mesi passati si siano utilizzati toni morbidi nei confronti (...) dei renitenti alla puntura. Untori, traditori, evasori fiscali, malati di mente: non ci siamo fatti mancare nulla. Pensavamo tuttavia che il culmine fosse stato raggiunto quando Mario Draghi ha terrorizzato con serenità l’espulsione dei non vaccinati dalla società. Espulsione che è stata poi puntualmente messa in pratica grazie all’introduzione del super green pass (da oggi al non vaccinato sarà proibito persino di salire sul bus, roba che nemmeno nell’America segregazionista) e dell’obbligo vaccinale per i maggiori di 50 anni e per varie categorie di lavoratori. Beh, a quanto pare eravamo stati troppo ottimisti: nelle ultime ore abbiamo dovuto assistere a ulteriori balzi in avanti. C’è il noto telemedico Agostino Miozzo che si augura con gioia l’incarcerazione di chi rifiuta l’iniezione. Ci sono orde di giornalisti, furbetti da tastiera e Vippetti che si scandalizzano perché le multe per chi non si vaccina sono troppo dolci. C'è il politico di un (fu) partito liberale che, tra un insulto e l’altro, invita a spazzare via i maledetti untori. Siamo insomma giunti alla fase finale: si auspica la cancellazione fisica dei no vax, ci si balocca con l’idea di espellerli non soltanto dalla comunità ma addirittura dalla vita. Il tema dominante, in questi giorni, è più o meno il seguente: quanto sarebbe bello, e quanto saremmo tutti più felici, se i non vaccinati sparissero dalla faccia della Terra. Certo, qualche formidabile intellettuale si è lasciato sfuggire simili pensieri già nei mesi scorsi. Ma adesso questo genere di discorsi sta prepotentemente invadendo la retorica di regime. Soprattutto, la scomparsa dei no vax inizia a essere vagheggiata con pretese di scientificità: ecco la geometrica potenza dell’odio. Si tratta di sfumature, chiaramente. Ma è proprio grazie alla gradualità che anche i ragionamenti più aberranti riescono a fare breccia. Testate prestigiose come Il Sole 24 Ore pubblicano articoli per spiegare quanto sarebbe radiosa la situazione italiana se «tutti fossero vaccinati» (bambini compresi), e vengono addirittura riprese con ammirazione. Il giornale di Confindustria, citando la Fiaso - la Federazione delle aziende sanitarie che monitora i cosiddetti «ospedali sentinella» - sostiene che «se oggi ipoteticamente il 100% degli italiani fosse immunizzato, con il booster per chi ha ricevuto le due dosi da più tempo, ci sarebbero 11.188 malati Covid in meno - da 14.642 a solo 3.454 (tutti vaccinati) - nelle corsie, che in pratica si svuoterebbero visto che i pazienti nelle terapie intensive crollerebbero da oltre 1.400 (dato del 5 gennaio) a solo 120 (il 91,3% in meno), mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari diminuirebbero da 13.232 a 3.334». Il calcolo, è evidente a occhio nudo, è ingannevole. Perché di fatto equipara no vax, vaccinati con una e con due dosi; perché è del tutto irrealistico, e dipinge un quadro che nemmeno l’obbligo vaccinale senza limiti riuscirebbe a produrre. Non ha alcuna valenza statistica, quel conto, non ha fondamento alcuno: è una palese manipolazione utile a celebrare la bellezza di un mondo senza no vax, come se i non vaccinati non fossero persone dotate di diritti e potessero essere vaporizzati senza preoccupazioni. Inutile far notare che, se anche i no vax non ci fossero, ci sarebbero comunque persone ricoverate nei reparti ordinari e in terapia intensiva (a migliaia e centinaia), che ci sarebbero purtroppo sia contagiati sia morti. Inutile ribadire che, nei fatti, un doppiamente vaccinato da più di quattro mesi è oggi considerato identico a un non inoculato (e presto lo sarà anche sul piano giuridico). Ciò che conta è insinuare nell’opinione pubblica la convinzione che si vivrebbe tutti meglio senza gli odiosi nemici del popolo. Siamo a un passo dall'invito di staliniana memoria a «sterminare i no vax come classe».Eppure in pochi sembrano provare orrore per simili ragionamenti. In tanti, troppi, sarebbero probabilmente disposti a «spazzare via» chi rifiuta la puntura. Nel frattempo, si accontentano di discriminare gli evasori vaccinali, di escluderli dal lavoro, dai bar, dai mezzi pubblici, dall’esistenza che un tempo consideravamo normale. Non ci si rende conto che, presto, i discriminati saranno coloro che ora si ritengono al sicuro. Nel prossimo futuro, infatti, non saranno più la tradizione, la morale, la Costituzione o la Dichiarazione dei diritti dell’uomo a stabilire quale debba essere lo spazio di libertà degli esseri umani. Sarà invece il numero delle dosi. Saranno condizioni stabilite da nuovi e sempre più contorti decreti, saranno parametri in costante cambiamento. Volete esercitarvi con l’immaginazione? Provate a disegnarvi nella mente un mondo senza green pass. Sarà di sicuro una attività velleitaria, ma forse vi aiuterà a ricordare che cosa significhi davvero essere uomini. Liberi, magari.
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