Per Giuseppi l’affare barbe finte si complica

Per Giuseppi l’affare barbe finte si complica
Ansa

C'è una storia di spioni e di milioni che va chiarita. La storia è quella che gira intorno al professor Joseph Mifsud e alla Link, l'università romana fondata dall'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti e amata dagli attuali e passati ministri del governo Conte. Ad accendere il faro sul docente e l'ateneo in cui insegnava è stato mesi fa Donald Trump, convinto che Mifsud e Link avessero qualche cosa a che fare con il Russiagate, lo scandalo farlocco con cui negli Usa i democratici hanno provato per due anni a incastrarlo. Il nostro presidente del Consiglio è stato di recente chiamato a rispondere di un doppio viaggio in Italia di funzionari americani interessati ad avere notizie riservate dai capi dei servizi segreti italiani. (...)

Mentre la case europee chiudono le catene di montaggio in nome del Green deal per sopperire all’inquinamento asiatico, i gruppi di Pechino fanno il record di vendite di vetture tradizionali. L’elettrico da noi non sfonda e Xi l’ha capito prima di Ursula.
Dopo la Champions, Champs Élysées al rogo
Tifosi del Paris Saint-Germain (Getty)
A Parigi, orde di «tifosi» provenienti dalle periferie festeggiano la finale raggiunta dal Psg incendiando auto e devastando vetrine. Emmanuel Macron, che pensa solo a imbellettarsi davanti agli occhi dei leader stranieri, dimentica la sicurezza interna. E questi sono i risultati.
Bollano Afd, ma da Londra a Berlino il mantra è «respingere i migranti»
Alice Weidel (Ansa)
  • Le solite anime belle accusano il partito tedesco di odio e discriminazione nei confronti dei «poveri» stranieri. Peccato che lo stesso Friederich Merz e i suoi amici europei siano i primi a promuovere linee assai dure sull’accoglienza.
  • intanto, in Italia, nonostante l’ordine di Matteo Piantedosi, l’uomo che insultò Giorgia Meloni e Matteo Salvini può rimanere qui: «Non è pericoloso». Così le toghe trasformano decreti ministeriali in fogli inutili.

Lo speciale contiene due articoli

Da Mosca l’avvertimento di Xi e Putin: «Usa ostili, uniti li contrasteremo»
Xi Jinping e Vladimir Putin (Ansa)
  • L’incontro tra i due leader in occasione del Giorno della vittoria è servito per lanciare un messaggio chiaro: l’unilateralismo statunitense, per loro, è concluso. Firmati oltre 20 memorandum di cooperazione bilaterale.
  • Ucraina e Russia non rispettano lo stop annunciato dal Cremlino, che alza la posta dei territori da annettere per parlare di pace. «No» dell’Ungheria ad altri aiuti a Kiev.

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