2023-02-08
Alla rinnovata Accademia Carrara di Bergamo l’inedita mostra su Cecco del Caravaggio
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Sino al 4 giugno 2023 gli spazi totalmente rinnovati dell’Accademia Carrara di Bergamo ospitano la prima grande mostra dedicata a Cecco del Caravaggio (all’anagrafe Francesco Boneri), modello e allievo prediletto di Michelangelo Merisi. Delle 40 opere esposte, circa 20 le tele autografe di Cecco, in dialogo con due opere del Caravaggio e degli artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo affascinante e ancora poco conosciuto pittore.Città della cultura (insieme a Brescia) del 2023, Bergamo si arricchisce di ulteriore progettualità, novità e bellezza. Ad iniziare da uno dei suoi gioielli, l’Accademia Carrara, scrigno di capolavori artistici di ineguagliabile valore e bellezza che, dall’anno della sua fondazione (il 1796) ad oggi, è cambiata tante volte, come sono cambiati gli scenari, le persone, i percorsi e il pubblico.In un’ottica di sostenibilità e proiezione verso il futuro, l’Accademia «versione 2023 » ha subito un totale ripensamento, interno ed esterno, con un primo piano dedicato all’accoglienza, un secondo riservato alle mostre temporanee ed un terzo che racchiude e custodisce la meravigliosa collezione permanente, un percorso artistico di straordinario pregio che ripercorre cinque secoli di storia dell’arte, dal Quattrocento all’Ottocento: basta citare il San Sebastiano di Raffaello, la Madonna col Bambino di Andrea Mantegna o il Ritratto di Giulio de’Medici di Botticelli per rendere l’idea di cosa rappresenti questa collezione…A completare la «nuova veste» della Carrara, sulle pareti di una delle due scale – e anche dell’ascensore – la coloratissima e originale installazione site specific degli artisti californiani David Allen Burns e Austi Young (il duo Fallen Fruit) e il camminamento esterno coperto (l’apertura, insieme a quella di un bistrot, è prevista per la prossima estate) che collegherà i tre piani del palazzo, offrendo una spettacolare veduta sulle mura veneziane di Bergamo, patrimonio mondiale dell’UNESCO.Ed è in questo clima di innovazione e di grande proposte culturali che va inquadrata l’attesissima mostra su Francesco Boneri (1580/1630), in arte «Cecco» del Caravaggio, allievo, amico e molto probabilmente amante di Michelangelo Merisi, il Caravaggio che tutti conosciamoCecco del Caravaggio, la mostraDi origini lombarde, Cecco del Caravaggio, artista ancora poco noto al grande pubblico, è sicuramente una delle voci più originali nel panorama caravaggesco europeo. Molto influenzato dal suo maestro, che conobbe probabilmente a Roma e di cui divenne factotum, modello (quasi certamente fu lui a posare per le celebri tele Davide e Golia e l’Amor vincit omnia) e amico «particolare», la sua è una pittura dura, quasi implacabile nella definizione delle forme, dei contorni e del colore, motivo per cui si è pensato che Cecco potesse essere fiammingo. Roberto Longhi, il noto storico e critico d’arte, lo definì «una delle più notevoli figure del caravaggismo nordico»: in realtà il suo nord non è il nord Europa, ma il nord Italia, Gerolamo Savoldo– pittore nato a Brescia (1480/15748) e sposato ad un’olandese - in particolare. Misterioso, criptico, anticonformista, spesso esplicito nei richiami erotici ed omosessuali, la sua figura – dal nome (che allude ad una vicinanza, quasi «un’appartenenza » al Merisi) alle sue opere - è stata spesso oggetto di equivoci e di interpretazioni errate. Questa mostra, curata da Gianni Papi (uno dei massimi studiosi di Caravaggio e del suo ambiente ) e frutto di un trentennio di studi e approfondimenti, rimette in ordine i tasselli del « mosaico Cecco», offrendone, per la prima volta, uno sguardo trasversale e completo.Dei 25 dipinti autografi del Boneri, alla Carrara se ne possono ammirare ben 19: fra questi, a rivelarne il linguaggio pittorico fatto di grande attenzione per i contorni, i panneggi, i bianchi fosforescenti, il naturalismo e le nature morte, oltre alla Ragazza con colombe, al Fabbricante di Strumenti Musicali, all’Interno con nature morte, di particolare interesse la Cacciata dei mercanti dal tempio (1613/15 circa), una tela splendida, che rimanda al Caravaggio per la drammaticità delle figure e al Savoldo per i colori e l’atmosfera nitida. In dialogo con le opere di Cecco, in mostra (grazie a prestigiosi prestiti di collezioni italiane e internazionali) anche tele di autori da cui l’artista trasse ispirazione (una su tutte, il San Giovanni Battista del Caravaggio) e di pittori a lui molto vicini, Valentin de Boulogne, Bartolomeo Mendozzi e Pedro Núñez del Valle in primis.«La mostra di Cecco presenta un pittore che merita di entrare nell’Olimpo dei più interessanti pittori caravaggeschi italiani.La sua più che probabile origine nel territorio di Bergamo è un motivo in più per aver fatto questa scelta. Inoltre, l’interesse del pittore per la magnifica pittura di Savoldo e l’influenza esercitata su Evaristo Baschenis, declina un trait d’union tra Brescia e Bergamo, città e territori che nel 2023 hanno insieme il titolodi Capitale italiana della cultura–di sicura prospettiva» ha dichiarato M.CristinaRodeschini, direttore dell'Accademia Carrara e co curatrice della mostra.
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
La stazione di San Zenone al Lambro, dove il 30 agosto scorso un maliano ha stuprato una 18enne (Ansa)