Chiesa e fede

Il prete di Terlizzi fa sparire Gesù e ribalta il messaggio del Vangelo
Ansa
Don Michele denuncia le guerre, ma il Bambinello simboleggia l’amore assoluto di Dio.

In un comune del barese, a Terlizzi, il parroco don Michele Stragapede si è sostituito a Dio e ha deciso di non far nascere il Bambin Gesù, di farlo sparire come se tutto fosse un gioco di prestigio, una magia. Un ribaltamento della catechesi oltre che della storia. Al suo posto, nella culla, solo un lenzuolo bianco circondato da balle di fieno. «Facciamo finta che tutto vada bene?», ha domandato il sacerdote alla comunità. «Facciamo finta che non ci sono stati bambini uccisi a Gaza, in Israele, in Sudan? Nella striscia di Gaza e in Israele sono stati ammazzati o lasciati morire oltre 16.000 bambini sotto i 12 anni: una vera strage degli Innocenti a opera di Erode».

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Giallo sulla presunta frase rivolta alla Curia: «Culatt... tutti insieme»
Papa Prevost (Ansa)
Mistero sulle parole udibili in un video di «Vatican News» prima dell’udienza del Papa.

Quello che hai udito non è, non è Francesco. Ma gli assomiglia. Con la parafrasi di un testo «sacro» di Mogol per Lucio Battisti si può raccontare un incidente in mondovisione occorso a Vatican News, il sito che da Oltretevere dirama faccende e notizie di fede e di Curia. Il 22 dicembre col vertice del cattolicesimo raccolto nell’Aula della Benedizione in attesa degli auguri di Leone XIV, si è sentito un sussurrato «I culattoni, tutti insieme!». Ecco: quello che hai udito, caro fedele dalle Americhe alla Cina passando per Trastevere, non è Francesco anche se Francesco ha detto di più. È tornato in mente il discorso che il Papa tenne nel maggio del 2024 ai vescovi italiani.

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Parte il coro di chi minimizza la persecuzione. Ma i dati sono chiari: nel 2025, l’82% dei fedeli uccisi o rapiti era in Nigeria.

Pur di non darla vinta a Donald Trump, quasi quasi fanno diventare la Nigeria un Paese sicuro. «Nessuna prova che i cristiani siano uccisi più dei musulmani», titolava ieri l’Ansa, citando le analisi dei «gruppi che monitorano la violenza» nel Paese centrafricano. «Ma i cattolici sono davvero nel mirino?», si domandava il Corriere, rispolverando un pezzo del 27 novembre che riprendeva l’agenzia Dire («I sequestri non sarebbero legati a ostilità di carattere religioso», si leggeva, semmai «aumentano le persone che aderiscono alle bande armate per ragioni economiche») e il Financial Times, secondo cui il governo di Nairobi «non riesce a proteggere nessuno, a prescindere dalla fede».

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Il Papa scomunica l’Europa delle armi
Papa Leone XIV (Getty)
Leone XIV all’Angelus manda un messaggio ai guerrafondai di Bruxelles: «Chi oggi crede alla pace è spesso ridicolizzato, spinto fuori dal discorso pubblico e accusato di favorire avversari e nemici». Evitare di trattare con Vladimir Putin ha invece provocato solo morti.

Papa Leone ieri all’Angelus ha detto che chi parla di pace rischia di fare la figura del fesso. Purtroppo, aggiungo io, chi invoca la tregua non corre soltanto il pericolo di essere trattato come lo scemo del villaggio, perifrasi meno carina però più efficace di quella usata dal pontefice, bensì di essere anche considerato un servo di Putin, ovvero un ignobile figuro che per soldi o per ambizioni di carriera è disposto a mettere la propria dignità al servizio di un regime dittatoriale. Sono quasi quattro anni, cioè da quando le truppe di Mosca hanno invaso l’Ucraina, che chiunque lanci un appello alla pace che non includa un richiamo alla vittoria totale di Kiev sull’invasore viene considerato un traditore. Sostenere la necessità di un cessate il fuoco, anche a costo di qualche concessione, è ritenuta una bestemmia.

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Non solo Gesù. Da Isaac Newton a Humphrey Bogart: i compleanni del 25 dicembre
Humphrey Bogart (Getty Images)
Il 25 dicembre, oltre a rappresentare la venuta al mondo di Gesù Cristo, è anche data di compleanni illustri nella storia. Il più noto è il matematico e scienziato inglese Isaac Newton.


Il Natale è tradizionalmente associato alla nascita di Nostro Signore, ma il 25 dicembre attraversa la storia anche come data di nascita di sovrani, scienziati e protagonisti della cultura contemporanea. Dal Medioevo all’età moderna, fino alla politica, allo spettacolo e alla moda, gli annali restituiscono una costellazione di figure diverse per epoca e ruolo, unite, sventuratamente per chi compie gli anni questo giorno, da una ricorrenza che tende spesso a mettere in ombra i compleanni. Ecco alcuni dei nomi più noti, in ordine cronologico.

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