2020-09-22
Zaia senza rivali conquista il terzo mandato in Veneto
Strepitoso risultato del Doge. La sua lista ottiene la metà dei voti dell'intera coalizione e il triplo di Matteo Salvini. La Lega supera la maggioranza assoluta: solo la Dc ci era riuscita. Il presidente: «Esito impressionante, ma non ho ambizioni nazionali».La domanda della vigilia era se davvero Luca Zaia avrebbe superato il 70% dei voti alle regionali venete, come suggerivano gli ultimi sondaggi pubblicati. La risposta delle urne è ancora più sorprendente, perché il governatore uscente, almeno nei primi seggi scrutinati, ha addirittura sfiorato l'80%. Con il 25% dei seggi scrutinati, Zaia ha raccolto il 75,7%. Un risultato clamoroso. «È veramente un dato impressionante, ero convinto che ci saremmo fermati al 65-68», confessa Federico Caner, trevigiano come Zaia, assessore uscente al turismo e alla programmazione e capolista della lista «ufficiale» leghista a Treviso. Il doge ha sbancato, ha pescato in tutti i partiti e ha condannato a una figuraccia il principale antagonista, il povero Arturo Lorenzoni. Il candidato del centrosinistra era una vittima sacrificale, destinato a immolarsi sull'altare di una battaglia di bandiera; è stato pure contagiato dal coronavirus e metà della campagna elettorale l'ha condotta in isolamento da casa sua, davanti allo schermo del computer. A un quarto dello scrutinio la sua coalizione (Pd più 4 liste civiche minori) si attesta sul 16,6%. Non gli ha sottratto granché Daniela Sbrollini, candidata di Italia Viva che si ferma allo 0,6%. E non gli avrebbe portato un grande beneficio nemmeno l'eventuale accordo con il M5s: il grillino Enrico Cappelletti è sul 3,5%.Il «problema» del centrosinistra in Veneto non sono alleanze o alchimie tra partiti. Il Nordest è tutto con Zaia, un amministratore che non sbaglia un colpo ed è capace di conquistare consensi anche al di fuori dello stretto perimetro leghista o del centrodestra. «Un risultato storico», esulta Lorenzo Fontana, segretario leghista in Regione, «l'obiettivo prefissato era superare il 50% con le due liste, quella della Lega e quella di Zaia». Il fatto è che la lista del governatore è vicina al 50% da sola e tutto il resto, dalla lista salviniana a resto del centrodestra (Forza Italia e Fratelli d'Italia), sembra soltanto un contorno.Nemmeno la Dc dei tempi d'oro aveva mai raggiunto una popolarità simile. «Zaia riceve il 20% in più di voti rispetto all'intera coalizione che lo sostiene», osserva il sociologo Paolo Feltrin, responsabile dell'osservatorio elettorale del Consiglio regionale, «e per la prima volta in Veneto, dai tempi della Dc, un partito, la Lega, attraverso le liste che lo rappresentano, supera la maggioranza assoluta». Aggiunge Feltrin: «La tendenza è verso la semplificazione e concentrazione del voto: le liste piccole ricevono pochi voti, anche dentro alle coalizioni. L'impressione è che si formeranno al massimo 7-8 gruppi consiliari». Secondo le proiezioni dei voti, il centrodestra dovrebbe contare su 37-39 seggi nel nuovo Consiglio, il centrosinistra tra 8 e 10 mentre i 5 stelle potrebbero conquistarne 2 o 3, sempre che superino la soglia di sbarramento.Feltrin ricorda che nella storia della Regione Veneto soltanto la Dc riuscì avere la maggioranza assoluta negli anni Settanta, nel 1975 e nel 1980. Il risultato modesto delle liste piccole vale anche per Veneta Autonomia (2%), per il Veneto che Vogliamo, la civica legata ad Arturo Lorenzoni e per Europa Verde. Per le altre forze di centrodestra, Fratelli d'Italia va verso il 7-8%, un risultato al di sotto delle ultime europee, mentre Forza Italia dovrebbe attestarsi su un 2,5-3%. Numeri tutto sommato modesti.Il Veneto è sempre stata una regione che ha votato compatta i partiti moderati, ma stavolta alla scelta politica si sono aggiunti il forte apprezzamento per la persona stessa del governatore e anche la gratitudine degli elettori per la sua azione. Zaia ha fatto del Veneto un modello per tutta Europa nella gestione della pandemia. Ma è anche l'uomo che ha conquistato il 96% in un referendum (consultivo) sull'autonomia, ha riportato le Olimpiadi a Cortina, ha fatto riconoscere il prosecco come patrimonio Unesco, sta completando la strada pedemontana e ha saputo superare un disastro ambientale come la tempesta Vaia. È uno che è stato sia presidente sia amministratore delegato del Veneto. E che, stando alle urne di ieri, per 1 voto raccolto dal suo leader nazionale ha collezionato 3 voti personali.Ma per quanto il Doge trevigiano sia in gamba, si prova un senso di vertigine a vedere la lista con il nome di un politico solo, diverso dal suo stesso leader di partito, che da sola raggiunge il 50%. È un plebiscito che non ha precedenti, ma che pone grandi interrogativi alla Lega di Salvini. Fontana è abile nell'evitare lo scoglio: «I veneti hanno voglia di essere rappresentati in modo forte», dice, «si sono sentiti di essere veneti e di non collocarsi più alla periferia dell'impero. Ma Roma deve capire le esigenze delle zone più produttive del Paese, delle partite Iva, di quanti chiedono meno burocrazia e fine dei bonus». Non una parola sul derby, finito 3-1, tra la lista di Zaia e la lista di Salvini. Ma lo stesso Zaia In serata ha preecisato: «Non ho ambizioni nazionali né di partito».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
Continua a leggereRiduci
Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)
Ecco #DimmiLaVerità del 25 novembre 2025. Il deputato del M5s Marco Pellegrini commenta con noi il piano di pace di Donald Trump per l'Ucraina.