{{ subpage.title }}

True

Eleganza a tutto relax. A Milano arriva il tram firmato M Missoni

True
www.laverita.info
  • La nuova collezione di Biancalancia presentata alla Milano fashion week punta su naturalezza e sobrietà, per andare incontro senza fronzoli alle esigenze delle donne lavoratrici.
  • È una storia d'amore con il Giappone la passerella di Antonio Marras. Il creativo sardo ha portato a Milano le vibrazioni dell'Oriente mettendo in scena all'Elfo Puccini la storia d'amore tra una principessa nipponica e un pastore sardo, Shiro e Baingio. Il capo chiave? Il kimono, rivisitato dalle ricamatrici sarde.
  • Nella cornice di piazza Castello, un brand totalmente brandizzato con i colori del marchio presenta la prima collezione Ldi M Missoni firmata da Margherita, la primogenita di Angela Missoni.
  • Nel cuore della città va in scena il «bra twist», il flash mob organizzato da Intimissimi. Decine di donne, di ogni età e taglia, hanno shakerato il loro decoltè per mostrare che tutte possono avere un seno perfetto con la nuova collezione del brand.
  • In pigiama anche di giorno, purché sia di seta. Irina Shayk ospite in showroom da Falconeri accoglie i visitatori con un pigiama verde in seta e un reggiseno nero in mostra.

Lo speciale comprende due articoli e gallery fotografiche.

Biancalancia, un total look realizzato prevalentemente in maglia, con complementi di tessuto e pelle, ha precorso i tempi in materia di sostenibilità, il macro tema che ormai impera nel mondo del fashion, sempre più attento a non inquinare visto l'alto tasso di materie tossiche che, proprio la moda, immette nell'aria e nelle acque. «La grande attenzione dedicata alla qualità delle materie prime sempre naturali e alle tecniche di lavorazione dei tessuti che rispettano scrupolosamente le regole della sostenibilità, offrono alla clientela capi dal valore aggiunto che va oltre la moda», spiega Tortato. Partendo da regole sempre rispettate e che sono alla base del lavoro di Biancalancia, la collezione per la prossima primavera estate, presentata durante la Milano Fashion week che si concluderà il 23 settembre, punta su colori estivi che vanno dall'eleganza sobria del bianco e del canvas, su tessuti nobili e ricercati passando dal giallo screziato da righe bianche irregolari, al rosa di romantici fiori, al verde prato, corallo, azzurro mare e non mancano spruzzi di paillette che aggiungono carattere all'intera linea.

«Per quanto riguarda le tinture, utilizziamo solo quelle naturali, colori vegetali tutti ecologici. Ad esempio usiamo la radice della robbia per ottenere sfumature di rosso molto brillante; la foglia di reseda soprattutto per i toni più caldi del giallo; il guado, già in uso nel medioevo, per il blu indaco. Sono accorgimenti fondamentali che danno tonalità di colore uniche ma che richiedono una manutenzione altrettanto curata. Bisogna avere la consapevolezza di portare un capo particolare. Il nostro cashmere è di provenienza quasi esclusivamente mongola. E il fiocco deriva solo dalla pettinatura del vello delle capre hircus che significa che le capre vengono pettinate e non tosate, perché s'è visto, anche in molti reportage, che la tosatura è una pratica molto stressante e violenta per l'animale. Cosi il baby alpaca di cui, addirittura, utilizziamo solo i cascami, peluria lasciata naturalmente durante la muta. I capi in pelle e montone derivano solo da animali che provengono dalla catena alimentare».

Di ultima generazione il piumino in garza di lino imbottito con piuma d'oca, esclusivamente proveniente da allevamenti dove viene salvaguardato il benessere degli animali. Per la primavera estate 2020, tra i protagonisti, si trova un filo di Loro Piana in seta lino, tinto con colori naturali dove non c'è chimica. Seta e cotone, lino, cotone, viscosa per abiti che durano nel tempo, altra base di partenza dell'ecosostenibilità. «La nostra è una moda rilassante che va bene sia alle giovani ragazze che alle signore». Una moda per donne che lavorano, pulita, senza fronzoli inutili, un rigore che è un po' il leit motiv di tutta questa fashion week. Molta attenzione alla manifattura, ai piccoli dettagli che fanno la differenza, peculiarità di Biancalancia . «La nostra produzione è al 90% in Veneto, il resto nel nord Italia. Anche il materiale è 100% italiano certificato, siamo molto attenti alla provenienza. Noi lavoriamo a livello artigianale, trovare mani capaci è complicato. C'è ancora una grande ricchezza di artigiani che lavorano anche da soli e micro laboratori che resistono. Noi cerchiamo queste risorse. Ad esempio, applichiamo una paillette che si può fare solo a mano. Quindi bisogna cercare la ricamatrice capace di cucire singolarmente macropaillette su dei fori. Le cinture sono fatte a mano, il filo viene intrecciato da una ragazza di Padova. Non produciamo nulla internamente, ma in laboratori che stanno accanto a noi, scegliamo il meglio sul mercato e ciò che al momento ci serve. Questo è il vantaggio della nostra struttura».

Paola Bulbarelli


Da Marras va in scena la storia d'amore tra una principessa giapponese e un pastore sardo

La prima linea firmata da Margherita Missoni sfila a bordo di un tram

Fermata M Missoni. La «sister line» del marchio italiano si presenta così, su rotaia. Alla guida del progetto c'è Margherita Maccapani Missoni, figlia di Angela e nipote di Rosita, che riveste il ruolo di direttore artistico. Una passerella decisamente inconsueta, così come il «cast» formato da modelli di tutte le forme e tutte le età.

Il viaggio nel nuovo mondo di M Missoni parte alla fermata in piazza Castello dove è stata anche allestita un'edicola con delle cartoline che riproducono il Duomo con il coloratissimo stile Missoni, tshirt con una caleidoscopica M all'altezza del cuore (venduta anche come patch) e porta cellulari in rafia riciclata. Quando si chiede a Margherita il perché di questo viaggio in tram racconta come «nelle mie ricerche di archivio ho trovato immagini di musicisti che suonavano su un tram degli anni Settanta». Il messaggio di questa nuova linea parte tutto da qui, una moda «dei bisogni per persone vere, di pezzi che possono essere indossati esprimendo la personalità dell'individuo». Ecco allora che il tram diventa un mezzo per rappresentare la vita quotidiana, il nostro passato e il nostro futuro. Il brand tornato «in house» - è infatti prodotto da Gilmar e distribuito da Missoni - non vuole però essere un'estensione del marchio di famiglia. Non una linea secondaria quindi, ma una sorella in grado di riportare alla luce tutto quel «bagaglio culturale» che non si è affermato al pari dello «zig zag».

Anche il metodo di distribuzione sarà molto diverso da quello di Missoni, riconosciuto a tutti gli effetti come un marchio di lusso. M Missoni sarà così disponibile in due diversi «drop», il primo a novembre, il secondo a gennaio (ognuno di circa 200 capi). Non solo, il brand guidato da Margherita è all'insegna della sostenibilità e dell'inclusività. La collezione presentata tra le fermate di Milano è infatti «gender fluid» e va dalla XS alla XXL. Tra i capi spiccano magliette e felpe con il vecchio logo Missoni Sport e tanti pezzi dalle fantasie floreali. Anche le margherite sono protagoniste, facendo l'occhiolino proprio al nome della direttrice creativa che colleziona fin da quando è bambina.

Insomma, un abbigliamento confortevole e molto attuale. Il materiale più utilizzato è sicuramente il jersey, ma non mancano i filati - tendenzialmente presi dallo stock di Missoni. Ma M Missoni è anche accessori e tra questi sicuramente sono da tener d'occhio le sneakers di tela «prodotte in Etiopia per aiutare le popolazioni locali».

In pigiama anche di giorno, purché sia di seta

Milan Fashion Week Spring/Summer 2020


Continua a leggereRiduci
Telecamere ovunque per spiare i cittadini
iStock
Dopo il fallimento su migranti e sicurezza, i laburisti aumentano la vigilanza nel Regno Unito chiedendo di scannerizzare i volti dei britannici. Ma così si imita solamente il modello cinese, che sorveglia tutto e non lascia alcuna libertà (e privacy) alle persone.

La proposta viene dalla sinistra inglese. Da quella parte politica che ha maggiormente aperto le porte del Regno Unito all’immigrazione incontrollata e che, in occasione delle rivolte contro i richiedenti asilo ospitati a Epping (uno dei quali aveva violentato una bambina), si è schierata al fianco di questi ultimi e contro i cittadini britannici che chiedevano più sicurezza. Che ormai non c’è, come dimostrano le numerose aggressioni e gli omicidi, spesso di giovani donne, degli ultimi tempi, dovuti anche a centinaia di migliaia di migranti di cui si sono perse le tracce. Scomparsi nel nulla. Fantasmi.

Continua a leggereRiduci
Francia e Germania litigano sul loro programma: così Parigi potrebbe rimanere da sola.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in audizione davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato, ha toccato l’argomento Gcap (Global combat air programme), ovvero il sistema d’arma aereo di prossima generazione sul quale lavorano e lavoreranno decine aziende italiane coordinate da Leonardo, altrettante realtà inglesi sotto Bae System e un gruppo di aziende giapponesi tra le quali Mitsubishi e Ihi. Crosetto ha spiegato: «Il Gcap non è un aereo, è una piattaforma tecnologica […]. Sono tecnologie che noi non abbiamo e che siamo arrivati ad avere in condivisione quasi totale. Si sta aprendo un rapporto molto forte con il Giappone e ci serve molto dal punto di vista della crescita industriale».

Continua a leggereRiduci
Crosetto: «Rivoluzione nella difesa nel 2026»
Guido Crosetto (Ansa)
Il ministro annuncia una «riorganizzazione totale» che comprende «uomini e strumenti giuridici». La realtà di oggi, spiega, esige velocità. E spinge per riaffidare Strade sicure alla polizia: «I soldati servono altrove». Ma su questo rischia una frattura con la Lega.

Tutto il resto è naja: il tema della leva volontaria in Italia, lanciato alcuni giorni fa in Francia dal ministro della Difesa Guido Crosetto, è al centro della audizione di ieri dello stesso Crosetto alle commissioni Difesa congiunte di Senato e Camera. «Sulla leva», spiega Crosetto, «almeno abbiamo innescato un dibattito: c’è la necessità di aumentare le forze armate e la loro qualità utilizzando anche competenze che si trovano sul libero mercato e non tra i militari. C’è bisogno di una riserva selezionata, servono meccanismi per attirare persone, incentivi economici. Sono temi che a gennaio-febbraio vorrei porre al parlamento». I primi mesi dell’anno vedranno Crosetto proporre una riforma complessiva delle Forze armate: «Voglio portare in parlamento», precisa il ministro, «il tema della riorganizzazione totale della Difesa: significa costruire una Difesa dal punto di vista degli uomini, degli strumenti normativi e giuridici a 360 gradi per affrontare le sfide del futuro. C’è bisogno di una Difesa in grado di cambiare, se serve, perché in un mondo fluido dobbiamo essere pronti ad avere una Difesa che può adeguarsi con una velocità che non c’era richiesta fino a qualche anno fa». In serata Crosetto interviene anche sulla polemica scatenata dalle frasi dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone sui possibili attacchi preventivi della Nato sul fronte cyber: «È stata rilanciata dalla Russia per alimentare il racconto che l’Occidente volesse attaccarla», afferma in un programma Rai. «È parte della guerra ibrida».

Continua a leggereRiduci
L’oro di Bankitalia è dello Stato come è scritto nei trattati europei
iStock
La Bce non boccia l’emendamento di Fdi, ma conferma il parere dato nel 2019: ciò che conta è che Palazzo Koch controlli le riserve.

«Le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato in nome del popolo italiano» è il testo della proposta di emendamento alla legge di bilancio 2026 formulata dal capogruppo senatore di Fdi Lucio Malan. E secondo molti media nostrani la Banca Centrale Europea avrebbe bocciato questa proposta. Falso. E spieghiamo perché.

Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy