- Oltre al danno la beffa: le abitazioni che utilizzano la corrente per il bagno e la cucina avranno ulteriori aumenti; sborseranno 450 euro per questi 30 giorni, 500 a ottobre, 685 a novembre, fino ad arrivare a 740 euro a Natale.
- L’ad di Eroga Energia Diego Pellegrino: «I valori sono insostenibili. Guai per tutti i produttori».
Oltre al danno la beffa: le abitazioni che utilizzano la corrente per il bagno e la cucina avranno ulteriori aumenti; sborseranno 450 euro per questi 30 giorni, 500 a ottobre, 685 a novembre, fino ad arrivare a 740 euro a Natale.L’ad di Eroga Energia Diego Pellegrino: «I valori sono insostenibili. Guai per tutti i produttori».Lo speciale contiene due articoli.«Sono sempre i sogni a dare forma al mondo», dice Ligabue in una delle sue canzoni più famose. Peccato che per molti italiani, da qui a dicembre, a fare la realtà saranno gli incubi. Almeno per quel che riguarda le bollette. Eh sì, perché questo 2022 potrebbe essere ricordato da tutti noi come l’annus horribilis del gas e dell’energia elettrica.«Io non lo so, se è già tutto scritto, come è stato scritto», prosegue sempre Ligabue nella sua canzone. Parafrasando il noto cantautore, ciò che è stato scritto finora sul libro dei costi dell’energia rientra a pieno negli errori da matita rossa. Ma il vero dramma è che da qui alla fine dell’anno le cose potrebbero andare molto peggio.Secondo i dati della Borsa di Amsterdam, il prezzo del gas è aumentato dal 2021 ad oggi di oltre l’800%. Situazione questa, che ha già portato le relative bollette degli italiani, nel primo semestre del 2022, a cifre record.Accanto al gas c’è l’elettricità. Arera (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha fornito i dati sui prezzi delle bollette elettriche nell’ultimo anno: da ottobre 2021 l’aumento è stato del 91% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Per essere ancora più chiari, nell’ultimo anno, una famiglia tipo per pagare le bollette della luce ha speso circa 1.071 euro. Sul fronte gas nello stesso periodo, la spesa a famiglia si attesta intorno ai 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Cifre, queste, che adesso una famiglia con due figli rischia di spendere in soli due mesi. Purtroppo non è una battuta.Secondo i calcoli fatti da La Verità insieme a Eroga Energia, le bollette di luce e gas da luglio a dicembre 2022 registreranno una crescita del 50%. Come riferimenti abbiamo individuato una famiglia tipo di quattro persone (genitori con due bambini) con un consumo elettrico annuo di 2.700 kWh e di 1.400 Smc (standard metro cubo) per quanto riguarda il gas.estate da incuboCare famiglie italiane dobbiamo prepararci al peggio, e fidatevi, da adesso in poi rientrare in casa non avrà più lo stesso sapore. Quando, stanchi dopo una giornata di lavoro, aprirete il frigorifero per prendere la vostra bibita preferita sappiate che quel refrigerio vi costerà caro. In questo mese di luglio un frigo dal consumo medio (80 kWh) inciderà in bolletta per la bellezza di 44 euro. Un anno fa le vostre birre, le vostre aranciate, avevano bisogno di soli 20 euro per diventare fresche. Non ci sarà scampo, in bolletta e in cucina.La lavastoviglie vi costerà, sempre a luglio, 35 euro e 64 centesimi. Lo scorso anno per lavare i piatti servivano 16 euro e 20 centesimi. Fate attenzione anche a sporcare troppi vestiti perché l’uso della lavatrice in questo mese vi farà uscire dalle tasche 22 euro, 12 in più del 2021. Fate poche docce, l’asciugacapelli farà salire la bolletta di quattro euro in più rispetto all’estate scorsa. Cercate di tenere i bambini lontani dalla tv altrimenti 9 euro in bolletta. Ma soprattutto riscoprite il piacere del romanticismo, tante cene a lume di candela e momenti sul divano illuminati dalla splendida luce della luna. Le previsioni sui costi dell’illuminazione a luglio 2022 per una famiglia media parlano di 46 euro. Più del doppio rispetto a quanto si spendeva nel 2021. E infine, quando sarete colti dall’indimenticabile richiamo: «Antò fa caldo», non andate ad accendere l’aria condizionata ma bevetevi anche voi un bel tè freddo. La voce condizionatore nella bolletta di luglio 2022 potrebbe arrivare a toccare la cifra di 145 euro e 20 centesimi, nel 2021 bastavano 66€.Se a tutto questo aggiungerete il consumo di gas per cucina ed acqua calda, allora sì che starete freschi. E così una famiglia con due figli, a luglio 2022, spenderà per l’energia di casa 316,57 euro. E pensare che nel 2021 i costi di luce e gas erano meno della metà. Lo scorso anno, infatti, la bolletta di una famiglia con due figli non superava i 147 euro.E a far paura, oltre ai numeri, è che le cose potrebbero non cambiare ancora per molto. In questi mesi estivi, agosto e settembre 2022, le cifre resteranno sempre intorno ai 315 euro a bolletta.UN INVERNO FREDDOTanti soldi vero? Sì, senza dubbio ma purtroppo niente rispetto a quello che ci aspetta dopo l’estate. Da qui in poi tutto è destinato ad aumentare. Frigoriferi, luce, lavapiatti, gas. Ogni movimento ci costerà caro.Dopo settembre, infatti, inizieranno i problemi. Sarà l’ultimo trimestre del 2022 a mettere ancora più alla prova le famiglie italiane. Con l’autunno prima e l’inverno poi entreranno in bolletta i costi di riscaldamento, gas e acqua calda. E saranno dolori.Nel mese di ottobre, infatti, ai quei 316 euro (costo bolletta media nei mesi estivi a cui dobbiamo sottrarre il costo del condizionatore) bisognerà aggiungere 16 euro e 50 centesimi per il gas della cucina e dell’acqua calda e ben 198 euro per i termosifoni. Risultato? La bolletta arriverà a quota 372,04 euro.Il mese successivo? Sarà ancora peggio. I fornelli della cucina e le docce calde potrebbero arrivare a costare 18 euro e 50 centesimi mentre il gas per il riscaldamento la bellezza di 378 euro. E così la bolletta di novembre costerà ad una famiglia di quattro persone 555,04 euro. Babbo Natale, poi, ci poterà il record di questo 2022. A dicembre, infatti, una bolletta media potrebbe toccare i 612,36 euro. Un vero e proprio incubo.Una situazione, quella appena descritta, che già in queste ore si sta ripercuotendo su tutto il mercato dell’energia italiano. Con questi prezzi in costante crescita le compagnie energetiche stanno pensando di modificare unilateralmente i contratti in essere. Molti cittadini hanno già ricevuto le prime lettere. Cosa vuol dire questo? Significa che, con queste tariffe in aumento fino al 300%, i gestori vogliono tutelarsi cercando di far scomparire tutti i contratti sui quali si trova la dicitura «prezzo bloccato».LO STATO INESISTENTE Capite bene che in un mercato libero, come è quello italiano, tutte le compagnie fornitrici di luce e gas non hanno nessuna intenzione di rischiare. Possono farlo, la legge lo permette. A rimetterci come sempre saranno i cittadini. L’unica cosa che potrà fare l’utente sarà quella di cambiare operatore o passare al mercato tutelato. Il vero dramma, poi, è che chi di dovere non sta mettendo in campo interventi concreti che possano almeno contenere questa situazione che impone nuovi aiuti statali, anche per le imprese. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha infatti chiesto al governo nuovi interventi, che potrebbero arrivare nelle prossime settimane. A luglio scadranno gli sconti su benzina, diesel e bollette. Le nuove forme di sostegno si affiancherebbero ai quasi 30 miliardi di euro di soldi pubblici stanziati nell’ultimo anno per cercare di contrastare il carovita. Finora l’esecutivo è intervenuto azzerando gli oneri di sistema, tagliando l’Iva al 5% e potenziando i bonus. Misure che però non sono servite praticamente a niente. E adesso con la crisi politica generata dalle dimissioni di Draghi cosa potrà succedere? L’unica certezza degli italiani sono gli aumenti generalizzati che stanno mettendo in ginocchio il Paese. Aziende in crisi, famiglie che non arrivano a fine mese, aumenti record in ogni campo. Un Paese piegato, stanco, che adesso deve fare i conti con una crisi di governo. Ha ragione Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria: «L’inflazione è alle stelle e sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie, c’è una crisi energetica drammatica, i poveri aumentano, molte aziende sono in difficoltà, abbiamo una guerra alle porte dell’Europa e noi che facciamo? Apriamo una crisi di governo».Come darle torto.I PIù COLPITIE tornando ai nostri calcoli sul costo dell’energia di questo 2022 da incubo le cose peggioreranno ulteriormente per alcune famiglie. Avete i fornelli a induzione elettrica? Invece dello scaldabagno a gas avete quello elettrico? Se la risposta è sì, saranno dolori da qui a dicembre.Una famiglia di quattro persone, infatti, che al posto del gas in cucina e in bagno ha scelto l’elettricità registrerà ulteriori aumenti. Se a luglio, infatti, la famiglia con gas ai fornelli e allo scaldabagno spenderà 316 euro di bollette, quella con induzione e acqua calda elettrica dovrà tirare fuori la bellezza di 450 euro e 7 centesimi. Ad agosto e settembre resterà su queste cifre, ma con l’arrivo dell’inverno potrebbe davvero diventare un problema. A ottobre la nostra famiglia arriverà a superare le 500 euro di bollette, 504,04 euro per essere precisi. A novembre un ulteriore aumento, 685,39 euro. E infine, a dicembre il dramma. Per pagare le bollette del mese natalizio questa famiglia avrà bisogno di 740 euro e 90 centesimi.Capite bene che non c’è più tempo da perdere. Oltre a luce e gas c’è un’altra voce che avrà un peso piuttosto rilevante da qui a fine anno. La benzina. Sì, perché da qui a fine anno la nostra famiglia tipo avrà bisogno di 231 euro al mese per riempire i serbatoi dei mezzi di casa.Il conto? Nei prossimi sei mesi una famiglia media avrà bisogno di oltre 4.500 euro per far fronte ai pagamenti di luce, gas e benzina.Ligabue ha ragione, sono sempre i sogni a dare forma al mondo. Il problema è trovare un italiano che riesca ancora a sognare.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/2022-energia-da-incubo-ecco-quanto-ci-costera-2657686705.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="diego-pellegrino-questinverno-sara-difficile-per-le-imprese" data-post-id="2657686705" data-published-at="1658139455" data-use-pagination="False"> Diego Pellegrino: «Quest’inverno sarà difficile per le imprese» «Purtroppo la parte energia elettrica e gas sta erodendo tutti quelli che sono i guadagni di famiglie e imprese, quindi direi che ci aspettano sei mesi da incubo». In altre parole per Diego Pellegrino, ad di Eroga Energia e portavoce di A.r.t.e., l’associazione dei reseller trader dell’energia, gli italiani da qui a fine anno dovranno lavorare per poter pagare le bollette. Quale sarà il vero problema da qui a dicembre per cittadini e imprese? «Il rischio non è tanto che manchi il gas quanto che costi talmente tanto che conviene non consumarlo. Il vero problema oggi è il prezzo della materia prima, quindi già rispetto a questo inverno siamo su valori molti più alti e ovviamente quello che succederà nel momento in cui, d’inverno, si dovrà consumare di nuovo il gas per il riscaldamento scatenerà il corto circuito che subiremo tutti». Proviamo a tradurre il significato di corto circuito? «Noi, secondo me, siamo un popolo tranquillo e rassegnato. Credo che tutto il resto del mondo in queste condizioni sarebbe sceso in piazza. Questo perché i nostri valori sul costo dell’energia sono i peggiori d’Europa, anche di parecchio rispetto agli altri». Ma per quale motivo siamo i peggiori d’Europa? «Tutti hanno criticato il price cap applicato in Spagna, ma, guarda caso, lo hanno fatto solo i primi giorni dicendo che era inutile perché in fondo non avrebbe portato nessun beneficio. Invece il beneficio c’è eccome. Basta guardare i prezzi che hanno loro e i nostri. I benefici li hanno avuti. È vero che è un paese diverso, è vero che ha consumi diversi, è vero che hanno molti terminal per il gas liquido, ma hanno fatto qualcosa. E resta il fatto che, per noi, sapere di essere il paese d’Europa che paga di più l’energia è una cosa che nessun cittadino italiano può più sopportare». Senza contare che le previsioni parlano di bollette da quasi 1.000 euro nel mese di dicembre per una famiglia di quattro persone. «Purtroppo sì. Perché se continua ad esserci questo trend di aumento costante che stiamo vedendo di mese in mese o si fa qualcosa per fermarlo o i valori dove andremo a finire sono esattamente questi. Una famiglia solo per riscaldare la casa e con un minimo consumo di energia elettrica necessaria finisce su quelle cifre». Ci sta dicendo che tutti i soldi che guadagneremo da qui alla fine dell’anno andranno spesi per l’energia? «Tutto quello che una famiglia guadagnerà da qui alla fine dell’anno lo dovrà usare per le bollette. La conseguenza è che la gente non farà più vita. Questo è davvero il problema al quale stiamo andando incontro». Da trader dell’energia, Lei conosce anche il mercato delle imprese. Cosa succederà agli imprenditori italiani? «Per le imprese, io ad oggi, riesco ad individuare solo un motivo per il quale ancora non siano tutte chiuse. Il gas e l’energia elettrica con questi prezzi portano le imprese ad un costo di produzione che è completamente insostenibile per il mercato. E quindi vi dico che l’industria ha retto, finora, solo per mantenere il proprio portafoglio di clienti, cioè sta facendo un sacrificio e un investimento per non perderli. Stanno provando a non cedere nell’attesa che qualcosa venga fatto per ricevere un sostegno. Diventerà davvero impossibile se questa situazione dovesse durare per un altro anno». Dunque c’è il rischio che molte imprese italiane possano chiudere durante il prossimo inverno? «L’inverno sarà difficile per le imprese. I valori sono completamente insostenibili. Tutto il comparto produttivo avrà un grosso problema che si ripercuoterà su tutta la filiera, compresi noi che l’energia la compriamo per rivenderla». Abbiamo parlato di quello che ha fatto la Spagna. Noi stiamo facendo qualcosa? Il governo si sta muovendo? «No! È tutto fermo. Gli aiuti del governo sono di 1 miliardo al mese circa e la cosa assurda è che, con questi valori dell’energia, solo di Iva lo stato sta prendendo più di 1 miliardo ogni mese. Alla fine toglie da una parte e mette dall’altra. Questo aiuto, dunque, non è così efficiente». Cosa suggerisce al nostro governo? «Non siamo in un periodo ordinario. Di conseguenza le regole in essere sono obsolete. Io mi batto da settembre scorso per far disaccoppiare da subito le fonti fossili dalle fonti rinnovabili. Ma perché oggi noi dobbiamo pagare un produttore di eolico o di fotovoltaico quando stiamo pagando un turbo gas che brucia gas a questi valori e che paga in più l’onere di CO2 perché inquina? Tutti i vantaggi, che tutti decantano delle fonti rinnovabili, sono completamente azzerati. Oggi produrre con l’eolico, con il fotovoltaico o il turbo gas non cambia niente se non dal punto di vista ambientale ma dal punto di vista dell’economicità è identico». La sento molto arrabbiato. «Basta! È nove mesi che si dice questa cosa. È la prima misura da prendere. Pensate che disaccoppiando queste due fonti permetterebbe di risparmiare subito sul prezzo di borsa circa 100 euro per megawattora». Questi 100 euro cosa farebbero cambiare nelle bollette degli italiani? «Una famiglia di 4 persone risparmierebbe circa 300 euro all’anno solo con questo intervento». Perché nessuno dice queste cose? «Noi, operatori di mercato, lo stiamo dicendo da mesi. L’errore più grande in questo momento è non dire quello che sta succedendo. E non lo dice nessuno. Anzi c’è chi dice altro». Ovvero? «L’unica pubblicità che è stata fatta ha detto che le tariffe dell’energia sono identiche a quelle del secondo trimestre per far passare il messaggio che resterà tutto invariato. Non è vero. Se si prevede 300 euro per megawattora a luglio non è detto che la realtà sia davvero questa. Infatti a luglio il costo è di 400 euro per megawattora, dunque quei 100 euro in più verranno aggiunti in bolletta nel prossimo trimestre. Un cittadino che ha speso 200 euro a giugno è sicuro di trovare nella bolletta di luglio la stessa cifra quando, invece, troverà 300 euro». Stiamo vivendo il periodo peggiore della storia energetica italiana? «Nel 2008-2009 abbiamo avuto un periodo difficile quando ci fu il boom del petrolio a oltre 150 dollari al barile con l’energia che arrivò a toccare i 100 euro per megawattora e a quel tempo quella era una crisi nera. L’energia oggi è 500 euro per megawattora… Ma di cosa stiamo parlando? Non c’è proprio storia, oggi tutta l’energia costa quattro volte di più rispetto al quel periodo. Ah, attenzione quella crisi durò qualche giorno. Mettiamo sul piatto della bilancia questi valori e rendiamoci conto dove siamo finiti».
Nadia Battocletti (Ansa)
I campionati d’atletica a Tokyo si aprono col secondo posto dell’azzurra nei 10.000. Jacobs va in semifinale nei 100 metri, bronzo nel lancio del peso per Fabbri.
Ansa
Partita assurda allo Stadium: nerazzurri sotto per due volte, poi in vantaggio 2-3 a un quarto d’ora dalla fine. Ma la squadra di Chivu non riesce a gestire e all’ultimo minuto una botta da lontano di Adzic ribalta tutto: 4-3 Juve.
Maria Sole Ronzoni
Il ceo di Tosca Blu Maria Sole Ronzoni racconta la genesi del marchio (familiare) di borse e calzature che punta a conquistare i mercati esteri: «Fu un’idea di papà per celebrare l’avvento di mia sorella. E-commerce necessario, ma i negozi esprimono la nostra identità».
Prima puntata del viaggio alla scoperta di quel talento naturale e poliedrico di Elena Fabrizi. Mamma Angela da piccola la portava al mercato: qui nacque l’amore per la cucina popolare. Affinata in tutti i suoi ristoranti.