2021-07-25
Zero nuovi lombardi in rianimazione. Sì alle visite ai parenti in ospedale
Ieri in tutta Italia 5.140 positivi. Calano i decessi: «solo» 5 contro i 17 di venerdì.Contagi stabili, in calo decessi e ricoveri in corsia, in lieve aumento i posti occupati in terapia intensiva. Questa, in sintesi, la situazione aggiornata dal ministero della Salute sull'andamento della pandemia da Covid 19. L'ultimo bollettino pubblicato nel pomeriggio di ieri segnala 5.140 i nuovi casi di positivi al Sars-Cov2, dato stabile rispetto alle 24 ore precedenti (5.143), con 258.929 tamponi, 21.000 in più. Il tasso di positività scende quindi leggermente dal 2,2% al 2%. Calano i decessi: 5 contro i 17 di venerdì, per un totale di 127.942 vittime dall'inizio dell'epidemia. In diminuzione gli accessi in area medica: ci sono 36 pazienti in più (contro +70 di venerdì), 1.340 in tutto. Aumentano (+ 17) i ricoveri in terapia intensiva dove ci sono 172 pazienti, con 21 ingressi del giorno (ma 3 dimissioni), il dato più alto da oltre un mese. La Regione con più casi è ancora il Lazio con 845 contagi. Seguono Sicilia (+626), Veneto (+576), Lombardia (+574) ed Emilia Romagna (+468). Nessun decesso nel Lazio dove, in un giorno i ricoverati sono diventati 196 (+13) e ci son stati due ingressi in terapia intensiva, che ha 32 persone. Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati registrati 574 nuovi casi di Coronavirus su 40.206 tamponi eseguiti. Nessun decesso, ma un lieve aumento dei ricoveri in reparto - 153 pazienti Covid (+ 11). Calano un poco i posti occupati nelle terapie intensive con 26 degenti Covid, uno in meno del giorno prima, e nessun nuovo ingresso. In Veneto si sono riportati 2 decessi, in calo i ricoverati: complessivamente sono 161 (-99), ma in terapia intensiva ci sono 19 pazienti, uno in più. Nessun decesso anche in Puglia. La grande maggioranza dei ricoverati over 80 negli ultimi giorni, e anche dei deceduti, riguarda persone non vaccinate, scrive l'Istituto superiore di sanità nell'ultimo report settimanale. In particolare, negli ultimi 30 giorni, il 33% delle diagnosi di Sars-CoV-2, il 46% delle ospedalizzazioni, il 71% dei ricoveri in terapia intensiva e il 69% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. All'ospedale di Cagliari, ad esempio, oltre il 95% dei ricoveri riguarda non vaccinati e i pazienti vaccinati, che per ragioni diverse vengono ricoverati per uno-due giorni, mentre gli altri pazienti oltre 10 giorni. L'Italia sta vivendo un vero boom delle prenotazioni del vaccino dopo l'estensione dell'obbligo del green pass annunciato dal capo del governo, Mario Draghi. «Abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni che va da un 15% ad un 200% a seconda delle regioni. In Friuli Venezia Giulia siamo al 6.000%», dice il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che la campagna viaggia al 100% con oltre 500.000 somministrazioni al giorno. Centomila prenotazioni in più sono arrivate solo tra Lombardia e Lazio. Sono soprattutto giovani a iscriversi, ma in Lombardia ci sono anche 1432 i turisti che, fermandosi almeno 14 giorni, si sono prenotati per ricevere il vaccino. Restano quasi 5 milioni gli italiani sopra 50 anni non ancora vaccinati. E chi avrà la carta verde potrà visitare i parenti in ospedale. Ieri, fonti del ministero della Salute, accogliendo un appello di Italia viva, hanno reso noto che, come previsto «dall'articolo 4, lettera b, del decreto appena varato dal governo», è possibile «per i parenti dei pazienti l'accesso alle sale d'attesa dei pronto soccorso e ai reparti ospedalieri», se in possesso del lasciapassare.