Zelensky fa il furbo: agli alleati chiede truppe prima della tregua

Zelensky fa il furbo: agli alleati chiede truppe prima della tregua
Il presidente ucraino Zelensky (Ansa)
  • Il Cremlino: «Trump chiami, Putin c’è». L’Ue sragiona: «Sosterremo lo sforzo bellico pure senza gli Usa». Il capo della resistenza incontra a Palazzo Chigi la Meloni. Lei sprona il tycoon: «Se molla l’Ucraina sbaglia».
  • A corto di gas russo, il premier slovacco Robert Fico alza la voce: «Faremo valere i nostri diritti a Bruxelles su ogni misura per il Paese invaso». E minaccia tagli all’energia elettrica.

Lo speciale contiene due articoli.

Pokrovsk, 300 russi entrano in città
Equipaggiamento dei droni (Ansa). Nel riquadro, una scena di guerriglia durante la presa della città di Pokrovsk
L’incursione è stata fatta sfruttando la nebbia, che ha ridotto la visibilità dei droni. Volodymyr Zelensky: «Situazione difficile, ma ci difendiamo». Vladimir Putin vuole l’accerchiamento.

Mentre la diplomazia arranca, la armate di Mosca avanzano sul fronte ucraino, con le truppe di Kiev costrette alla ritirata strategica su più direttrici per evitare l’accerchiamento. A Nordest, le forze russe hanno sferrato ieri un nuovo assalto nella regione di Donetsk, riuscendo a penetrare nella città di Pokrovsk con un contingente di circa 300 soldati che, secondo fonti ucraine, avrebbero sfruttato la fitta nebbia per avanzare di sorpresa. La battaglia per Pokrovsk, epicentro del conflitto da settimane, si sta rivelando una delle più dure dall’inizio dell’anno: la città è uno snodo vitale per la logistica ucraina e la sua caduta aprirebbe ai russi la via verso il cuore del Donetsk.

Anche gli Houthi si placano: «Basta attacchi alle navi che passano nel Mar Rosso»
Houthi (Ansa)
  • I ribelli yemeniti prendono atto della tregua, spinti dai loro protettori iraniani che vogliono tornare in gioco dopo la batosta e sfruttare le timide aperture di Donald Trump.
  • L’estremismo islamico rialza la testa in India e Pakistan. Occhi puntati su Kabul. Con il ritorno dei talebani, l’Afghanistan è tornato un rifugio per i terroristi.

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«Mrs. Playmen», la miniserie Netflix sulla donna che rese il nudo un atto di libertà
«Mrs. Playmen» (Netflix)
Netflix dedica una miniserie ad Adelina Tattilo, fondatrice di Playmen e pioniera dell’erotismo colto. Con coraggio e visione trasformò un fallimento personale in una rivoluzione culturale che cambiò il costume italiano tra scandalo ed emancipazione.

Non è stato solo erotismo. Playmen, che non ha potuto vincere su Playboy solo per via di una disputa legale, è stato di più: uno strumento di liberazione culturale, con il quale Adelina Tattilo , nata nel novembre 1928, ha voluto sfidare il bigottismo della propria epoca, i moralismi ei perbenismi, accostando in un solo giornale sesso e cultura, nudo e critica. Avrebbe liberato uomini e donne, li avrebbe epurati dal peso del giudizio, dall'idea che il sesso possa essere sporco, sordido, sbagliato. E lo avrebbe fatto attraverso l'editoria.

La Bbc progressista manipola i discorsi di Trump ma coccola terroristi e trans
Donald Trump (Ansa)
Video fake su Capitol Hill, non bastano le dimissioni dei vertici. Il tycoon reagisce: «Risarcimento miliardario se non rettificate».
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