2020-12-24
La variante non è «inglese». Italiani prigionieri per nulla
La nuova forma di Covid-19 riscontrata in un paziente di Loreto che non ha contatti con il Regno Unito. Ulteriori ceppi segnalati in mezzo mondo. Ma la tentazione di sparare sulla Brexit era troppo forte. C(o)V(i)D: come volevasi dimostrare. La variante inglese non esiste; dovremmo chiamarla variante Loreto - dove è stata trovata in un uomo di 42 anni - perché è dimostrato che quel virus mutato circola in Italia indipendentemente dai contatti con l'Inghilterra.Eppure la variante inglese è stata cavalcata da un'Europa isterica e livorosa, basita di fronte alla Brexit per mettere in difficoltà quel bizzarro di Boris Johnson. Stando però al Financial Time un accordo tra Ursula Von der Leyen e l'inquilino di Downing Street è a portata di mano; il negoziatore europeo Michel Barnier sta per dire sì a un'intesa quadro rimandando le questioni più spinose come la pesca ad accordi specifici. Morale: agli europei e al duo di ripicche Roberto senza Speranza e Gigino Di Maio sono rimaste le dita nella porta che hanno violentemente e incautamente sbattuto in faccia alla Gran Bretagna. Il caos per il rientro degli italiani da Londra è totale. Il ministro degli Esteri Di Maio ha disposto che a rientrare siano solo i residenti e i casi gravi che, una volta tornati in patria, dovranno fare la quarantena. Per adesso né i consolati italiani né l'ambasciata a Londra hanno istruzioni e ci sono decine di migliaia di connazionali lasciati senza assistenza e senza informazioni. La Francia non sta messa meglio. A Dover e a Calais - le due sponde della Manica che l'Europa voleva rendere più larga utilizzando l'arma di dissuasione di massa della variante inglese al virus cinese - gli autisti dei Tir bloccati a migliaia sulle banchine hanno già scatenato scontri con la polizia. Sono arrabbiati perché li tengono in ostaggio temendo un pericolo che non è diverso da quello che è arrivato dalla Cina - dove peraltro il virus si è prepotentemente riaffacciato nella regione del Liaoning anche se le autorità dicono che dei 4.360 casi almeno 3.800 sono d'importazione - che ha avvisato l'Occidente con almeno tre mesi di ritardo senza che nessuno le abbia mai imputato alcunché. Invece la variante inglese è subito diventata un caso e un caos sanitario. Ieri peraltro il ministro della salute britannico Matt Hancock ha annunciato che è stata isolata un'altra variante più contagiosa proveniente dal Sudafrica. Ma dall' Italia - ieri altri 14.522 nuovi casi, 553 morti; le vittime sfondano così la quota psicologica di settantamila arrivando a 70.395 - giunge la smentita più clamorosa per i catastrofisti d'ordinanza della lobby europea. Ci ha pensato alla vigilia di Natale una città simbolo dei cattolici: Loreto. Lì dove c'è la «santa casa» di Maria s'è scoperto che la variante inglese non esiste come tale, ma che circola in tutta Europa già da maggio. L'unico legame con l'Inghilterra è che lì l'hanno individuata per primi a seguito dell'incremento anomalo di trasmissioni del virus. A darne conferma è il direttore del laboratorio di virologia degli ospedali riuniti di Ancona dottor Stefano Menzo. «Analizzando il tampone di una persona di Loreto che si era presentata in pronto soccorso quattro giorni fa con un fortissimo raffreddore», ha riferito il dottor Menzo all'Ansa, «abbiamo approfondito gli accertamenti e abbiamo individuato la mutazione a livello della “proteina arpione" la cosiddetta M501Y ormai battezzata come “variante inglese"». Ma la novità sta nel fatto che il paziente di Loreto, raffreddore a parte, non ha altri gravi sintomi, non è mai stato in Inghilterra né ha avuto contatti con britannici o persone che tornavano dal Regno Unito. Il servizio di prevenzione dell'Asur anconetana - nelle Marche il neopresidente regionale Francesco Acquaroli (Fdi) ha predisposto uno screening di massa e per adesso su 45.000 tamponi effettuati i positivi sono stati 221 - lo ha messo in quarantena insieme alla sua famiglia composta da quattro persone - tutte asintomatiche - sottoposte a test. Per ora solo il paziente zero di Loreto sarebbe positivo, ma è certo che nessuno di loro ha avuto contatti diretti o indiretti con la Gran Bretagna. Il dottor Michele Caporossi - direttore degli ospedali Riuniti di Ancona - specifica: «Stiamo compiendo altri accertamenti per isolare il virus e intanto l'Asur ha avviato una specifica indagine epidemiologica per capire se questa forma mutata del virus si diffusa e quanto nella popolazione». Il caso marchigiano peraltro conferma quanto detto nei giorni scorsi dal dottor Federico Giorgi genetista dell'Università di Bologna: «Si sta studiando questa mutazione del SarsCov2 (la M501Y) da ottobre. Circolava già in Usa e Australia, oltre che nel Regno Unito e la mutazione in oggetto è la quarta attualmente più diffusa nella proteina Spike». Peraltro mutazioni del virus sono segnalate ormai ovunque: da Hong Kong al Sudafrica a Israele. Ma invece di inseguire la responsabilità della variante inglese - Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, è arrivato ad accusare Londra di aver taciuto i dati - si farebbe meglio a prestare attenzione alle segnalazioni che arrivano. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che il 7 gennaio si torna a scuola «con la massima flessibilità. Dobbiamo ripartire con la didattica a distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, è l'unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti». Peccato che da Londra e anche dall'Oms spieghino che la variante di Loreto «sembra essere più facilmente trasmissibile da giovani e bambini». Nel caso dalle scuole italiane ripartisse la pandemia si può sempre dare la colpa agli inglesi. Oppure affidarsi alla Madonna di Loreto.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)