Dal «forest bathing» dove a far da padrona è il potere curativo della natura ai numerosi cammini attraverso sentieri immersi nel verde, vi proponiamo un itinerario dell'anima in cerca di se stessa o bisognosa di guarire da qualcosa, che sia un dolore preciso o un generico mal di vivere.
Dal «forest bathing» dove a far da padrona è il potere curativo della natura ai numerosi cammini attraverso sentieri immersi nel verde, vi proponiamo un itinerario dell'anima in cerca di se stessa o bisognosa di guarire da qualcosa, che sia un dolore preciso o un generico mal di vivere.Ormai lo sanno tutti: viaggiare fa bene allo spirito. Anche se, da due anni a questa parte, stentiamo a ricordare cosa siano un volo transoceanico o le strette di mano tra estranei all'altro capo del mondo, questo assunto rimane vero, forse ora più che mai.Dobbiamo tornare a viaggiare, foss'anche nei dintorni di casa. Ché viaggiare non significa necessariamente optare per mete lontanissime: ciò che c'è di veramente terapeutico, in quest'atto, è il guardare alle cose con occhi diversi. Occhi che, fino alla partenza, erano occupati a scrutare pratiche e pc e che, quasi all'improvviso, si ritrovano ad ammirare paesaggi, architetture e tratti somatici differenti. Occhi che possono guarire dalla routine e dal tedio che essa comporta.Non è tanto l'esotico a dover essere ritrovato: se c'è qualcosa che i viaggi ci lasciano in eredità, infatti, questa è la capacità di stupirci, il desiderio di fare una nuova conoscenza con le cose, a prescindere dalla distanza coperta. Ecco perché viaggiare è terapeutico.Ma esistono dei luoghi che lo siano in sé? Esiste una psicoterapia del viaggiare, un'assunzione di luoghi come fossero pillole, ciascuna creata per un male specifico?Non c'è una risposta giusta, ma tentare di trovarne qualcuna non nuoce: la lista che segue, quindi, vuole tracciare un itinerario dell'anima in cerca di se stessa o bisognosa di guarire da qualcosa, che sia un dolore preciso o un generico mal di vivere.I camminiIl cammino è la tipologia di viaggio perfetta per tutti coloro che avvertono la necessità di ritrovarsi. Esistono un'ampia letteratura e un'intera cinematografia sull'argomento. Da Wild (pellicola di Jean-Marc Vallée) a Tracks (romanzo autobiografico di Robyn Davidson): tutto ciò che parla di cammino lo descrive come un'esperienza iniziatica. Perché camminare non è come spostarsi da un punto all'altro del pianeta con l'aereo: camminare è faticoso, costringe a rimanere con i propri pensieri e stimola emozioni talvolta incontrollabili, rabbia e voglia di mollare incluse. È una sfida con se stessi.Ecco qualche cammino da fare in Italia:Via Francigena: parte da Canterbury e arriva in Puglia, ma non è certo necessario percorrerla tutta. Le regioni italiane coinvolte sono tante, per un totale di 6 itinerari nazionali percorribili a piedi (colle del Gran San Bernardo-Roma, Valle di Susa-Vercelli, Roma-Santa Maria di Leuca, Monte Sant'Angelo, Monte Sant'Angelo-Bari e Ordona-Matera), ma ciascuno di questi è a sua volta frammentabile in sotto-itinerari. Sul sito, tutte le informazioni e anche una mappa scaricabile.Cammino degli Dei: il percorso che unisce Bologna e Firenze permette non solo di ritrovare se stessi e di bearsi delle bellezze storico-artistiche di queste due città. Anche in questo caso le tappe sono 6, ma ce ne sono altre 3 pensate per chi preferisci la bicicletta.Un altro esempio di cammino (ben più breve degli altri) è quello che conduce all'Eremo di San Bartolomeo, nel Parco della Maiella, in Abruzzo. Si può partire da Decontra di Caramanico (PE), sia da soli che in compagnia di guide esperte. Si tratta di un'escursione facile, adatta a persone in buona forma, da fare però durante le mezze stagioni. L'eremo rimette in pace con il mondo.Forest bathingLo sapeva anche lo scrittore e filosofo Henry David Thoreau: andare per foreste fa bene alla salute. Oggi questa pratica si chiama «forest therapy» o «forest bathing»: espressioni che rimandano al potere curativo della natura in generale e dei boschi in particolare. Esistono persino dei professionisti che accompagnano in un'esperienza che aiuta a ritornare al proprio centro. Camminare scalzi su foglie e arbusti, percepire i profumi che piante e fiori emanano e abbracciare gli alberi sono solo alcune delle azioni anti-stress che si possono fare in un ambiente incontaminato come quello dei boschi, da soli o in compagnia. Ecco alcuni luoghi:Riserva Naturale Giganti della Sila (Calabria): qui si cammina tra larici pluricentenari che, con la loro stazza, riescono a incutere un certo timore reverenziale. Camminando tra questi monumentali tronchi si possono ascoltare il rumore dei propri passi e quelli prodotti dagli animali del bosco o dagli uccelli che lo sorvolano.Nell'Oasi Zegna, in Piemonte, c'è un luogo dal nome che è un programma: il Bosco del Sorriso. Particolarmente terapeutica è la faggeta della Valsessera: in questo punto, infatti, pare che gli alberi emettano molti monoterpeni, sostanze aromatiche dalle grandi proprietà. Monte Amiata: qui (tra Maremma, Val di Paglia e Val d'Orcia) si trova la più grande faggeta d'Europa. Facile, quindi, rimanere ammaliati da tanta natura e volercisi immergere totalmente. Vigne, ruscelli, uliveti: il verde regna sovrano. Il luogo perfetto in cui decomprimersi, rafforzando anche il proprio sistema immunitario (uno dei tanti benefici del forest bathing).Le termeSono antiche come il mondo e garantiscono anche oggi effetti positivi sulla salute e sull'umore. Ne sapevano qualcosa gli antichi Romani, ma ne sa qualcosa anche il nostro istinto: difficile resistere a un fonte di acqua calda. La promessa che fa è quella di farci rivivere l'esperienza nel grembo materno, che ci ha protetti e nutriti fino alla nascita.Ecco dove risvegliare questo antico ricordo in Italia:A Bagno Vignoni, frazione di San Quirico d'Orcia (SI), esistono sia terme a pagamento che libere. Queste ultime, in particolare, constano di rivoli d'acqua sulfurea e calda che scivolano a valle dal Parco dei Mulini, in pieno borgo. Vi si possono immergere i propri piedi mentre si ammira un paesaggio di incomparabile bellezza.A Ischia c'è una spiaggia ("delle Fumarole"), dove l'acqua di mare e bollenti bolle di gas si mescolano. È possibile beneficiare anche di fanghi fai da te, stando attenti a non esagerare (se si ha la pressione bassa è un problema).Nel Viterbese ci sono le bellissime Piscine Carletti, una serie di vasche a diverse temperature. Esperienza da fare: immergersi al tramonto. A soli 10 minuti d'auto da Viterbo.Viaggiare è terapeutico? Certo che sì. Lo sanno bene i camminatori, gli amanti delle foreste, ma anche gli assidui frequentatori di centri termali. Lo è perché apre ad altro, allontanandoci dalla routine e dando un nuovo vigore a uno sguardo ormai assuefatto a pc, telefonini e schermi di ogni genere.In questo articolo scopriremo alcuni luoghi particolarmente terapeutici e se alcuni termini – come il forest bathing – possono far sorridere è solo perché noi occidentali abbiamo dimenticato da tempo cosa significhi immergersi davvero nella natura senza per forza voler scattare fotografie e condividerle con qualcuno.Premesso che tutti i viaggi sono, di per sé, terapeutici, è bene sottolineare che per viaggio si può intendere quasi ogni spostamento, non tanto da casa, quanto dal nostro abituale asse. Scopriamo allora dove ritrovare noi stessi o, semplicemente, stare bene almeno per qualche ora.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.