Teschi, vodoo ma anche Chernobyl e l'Iraq. I viaggi dark muovono 800.000 persone
- Del 40% di turisti che sceglie viaggi culturali, il 15% è composto da tanaturisti, ovvero viaggiatori che scelgono mete divenute famose per massacri, morti, tragedie o catastrofi naturali. Tra i luoghi più visitati al mondo ci sono Chernobyl e l'Iraq. In America, Ground Zero e il suo memoriale sono al secondo posto dei musei più instagrammati al mondo. Secondo uno studio del gruppo svedese Pandox nel 2017 solo l'ex centrale nucleare ha attirato 50.000 visitatori.
- A New Orleans si prega sulla tomba della regina del voodoo, in Inghilterra si cerca un vampiro assetato di sangue. Guida ai cimiteri più spettrali del mondo.
- Aokihagara in Giappone è conosciuta come la foresta dei suicidi. Luogo di leggende e misteri, ogni anno perdono la vita tra la fitta vegetazione del posto oltre 100 persone.
- Cumuli di ossa nascosti nei tunnel del metrò, serial killer e un parco di divertimenti al coperto che permette di rivivere gli anni del terrore. Londra è la città più spettrale d'Europa.
Lo speciale contiene cinque articoli e una gallery con i luoghi «del diavolo».
«La consapevolezza della nostra mortalità, nell'epoca dei selfie e dei social network, ha avuto un particolare impatto sul turismo creando quello che definiamo tanaturismo (da thanatos, morthe) ovvero la ricerca di mete divenute famose per massacri, morti, tragedie. È un fenomeno molto particolare che non per forza è riconducibile alla ricerca del macabro, dell'horror, ma che piuttosto punta a mostrare al viaggiatore quanto la nostra vita sia effimera e possa finire da un momento all'altro». A parlare è Philip Stone, professore dell'Institute for dark tourism research dell'università del Central Lancashire, uno dei maggiori esperti del settore al mondo. «Quello che mi colpisce è come le persone affrontano la loro mortalità osservando luoghi in cui hanno perso la vita altri. È davvero affascinate dal mio punto di vista studiare come quello che era nato come un semplice fenomeno sia divenuto un settore in grado di creare posti di lavoro e reddito».
Sebbene il termine «dark tourism» sia comparso nel lessico comune solo nel 1996 dopo che due studiosi dell'università di Glasgow presentarono un documento che analizzava il fenomeno del turismo verso le aree associate all'assassinio di Jfk, quello del turismo macabro non è certo una novità dei tempi moderni. Durante il Medioevo i più abbienti erano soliti organizzare nei periodi estivi lunghi pellegrinaggi per visitare tombe e catacombe in cui assistevano a incontri sul passato di Santi e martiri. Qualcosa di simile avveniva anche durante l'Illuminismo con le classi abbienti disposte a pagare ingenti somme di denaro per raggiungere le piazze più famose d'Europa per assistere a decapitazioni ed esecuzioni pubbliche. Nonostante le molteplici catastrofi e i massacri che si sono susseguiti negli anni, è solo nel 2000 che il fenomeno è divenuto degno di attenzione. Tanto che, del 40% di quel segmento del turismo definito «culturale», il 15% è composto da persone che scelgono di visitare luoghi macabri e sovrastati dallo spettro della morte. Vi basti pensare che, secondo uno studio del gruppo svedese Pandox, nel 2013, l'aumento della dark tourism ha portato in Iraq oltre 800.000 persone che hanno scelto il Paese con il solo proposito di visitare un'area devastata dalla guerra. Chernobyl nel 2017 ha richiamato più di 50.000 turisti solo nella Chernobyl exclusion zone, il cuore della strage nucleare, un'area di circa 30 chilometri che un tempo era preclusa a tutti e che oggi, invece, è aperta alle visite. Una zona congelata, morta, quasi disabitata, che la natura sta lentamente reclamando.
Negli ultimi anni, complice anche il Web e le decine di leggende che si possono trovare online, il turismo macabro si è ulteriormente trasformato e ha visto la nascita di molteplici blog, forum ed enciclopedie che guidano i più temerari alla scoperta del lato oscuro del turismo. Il turismo della morte è così apprezzato che Netflix, il portale di streaming di film e serie tv, ha creato una serie di puntate di 40 minuti circa dedicate proprio ai viaggi macabri.
Chi sceglie mete potenzialmente horror non è attratto solo dalla morte ma anche dall'oscuro e dal mistico. Salem, la cittadina nel Massachussetts, nota per la caccia alle streghe e i processi del 1692, sta vivendo da alcuni anni un nuova vita. Dopo che nel 1982 i turisti iniziarono a diminuire per l'eccessiva strumentalizzazione del fenomeno, nel 2016 l'istituzione di eventi legati ad Halloween ha attratto oltre 500.000 persone portando nelle casse del paesino oltre 105 milioni di dollari e creando ben 800 nuovi posti di lavoro.
Tornando alle stragi, oggi uno dei luoghi più apprezzati al mondo è senza dubbio l'area di New York in cui un tempo sorgevano le Torri Gemelle. Ground Zero e il museo nazionale dell'11 settembre su Tripadvisor sono al secondo posto delle oltre 1.000 cose consigliate da fare nella Grande Mela e il memoriale è addirittura al secondo posto tra i musei più postati su Instagram al mondo. Guardando i numeri, il successo è innegabile. Solo nel 2017 oltre 3 milioni di visitatori hanno visitato il memoriale dell'11 settembre portando nelle casse della fondazione non profit che gestisce la zona ben 67 milioni di dollari.
Guardando all'Europa, l'intero continente pullula di castelli che hanno dato natali a scienziati pazzi, musei con vere sale operatorie dismesse, bagni termali nascosti nel sottosuolo quasi impossibili da trovare e labirinti dai cui si racconta sia impossibile uscire. In questo settore, l'Italia riveste un ruolo fondamentale grazie a oltre 300 luoghi misteriosi disseminati lungo tutto lo Stivale visitabili con tour organizzati nelle varie città.
Senza dimenticare luoghi intrisi di religione come San Bernardino alle Ossa a Milano, costruito nel 1145 nei pressi della chiesa di Santo Stefano Maggiore, i cui muri, porte e pilastri sono interamente coperti da ossa e teschi, il tanaturismo in Italia vede veri e propri «pellegrinaggi» su luoghi di stragi o di omicidi. È il caso per esempio della Costa Concordia il cui relitto per mesi è stato oggetto di foto e selfie di turisti da tutto il mondo. Come la Concordia tanti altri luoghi in Italia noti alle cronache sono divenuti mete di turismo. Il delitto di Avetrana ha portato migliaia di curiosi davanti alla casa di zio Michele Misseri, così come la villetta della strage di Cogne o quella in cui è stata ritrovato il cadavere di Meredith sono ancora oggi mete ritenute interessanti dagli appassionati del genere.
Quello della morte è un turismo difficile da comprendere. Il giorno successivo alla morte di 71 persone nell'incendio di Grenfell Tower a Londra, gruppi di curiosi si aggiravano per la zona scattando foto al mostro di cemento che aveva preso fuoco. I residenti della zona, in rispetto a quelle famiglie che ancora stavano cercando i corpi dei loro cari, avevano così ben pensato di tappezzare l'aree con cartelloni che recitavano «Grenfell: una tragedia, non un'attrazione turistica». Tutto inutile, ovviamente. Perché poche ore dopo ecco comparire un gruppo di cinesi con una guida, pronti a scattarsi selfie sul luogo della tragedia.
Marianna Baroli
Tombe vittoriane, vampiri e regine del voodoo defunte: guida ai cimiteri più belli del mondo

MB, Highgate West
Non esistono luoghi al mondo più ricchi di storia e fascino dei cimiteri.
Basti pensare che in periodo vittoriano si era soliti passeggiare tra le ornate lapidi aspettando, perché no, il suono di un campanello che segnalasse che uno dei defunti non era morto come si pensava. Ancora oggi, ad Huntsville in Texas, ogni ottobre si organizza una camminata in costume per le stradine del cimitero della città. Un modo per onorare la ricca storia del luogo e apprezzarne la magia.
Ma torniamo più vicino a casa nostra, più precisamente a Londra, ad Highgate. Questo cimitero vittoriano che ha aperto i battenti nel 1839 è uno dei luoghi più misteriosi d'Europa ed è particolarmente noto grazie alla leggenda del vampiro di Highgate. Una storia misteriosa che narra di un giovane vampiro nascosto nelle catacombe del cimitero e che si nutriva del sangue delle giovani vergini ricoverate nelle stanze dell'ospedale costruito nei pressi del campo santo. Per porre fine a questo problema, due maghi, Farrant e Manchester avviarono una grande caccia al vampiro che, secondo la leggenda, non venne mai davvero catturato dai due stregoni e secondo molti esperti del paranormale riposerebbe ancora oggi tra le tombe aperte durante la grande caccia.
Imperdibile il cimitero di Montjuic a Barcellona dove vi troverete circondati da incredibili statue. Le catacombe di Parigi così come il cimitero delle Fontanelle di Napoli nascondono al loro interno milioni di resti. Si dice che in entrambi i luoghi fantasmi e apparizioni si presentino ai numerosi visitatori.
In Romania, nel Cimitirul Vesel su ogni lapide si trova un ritratto e la storia di come la persona è venuta a mancare. Non fatevi quindi ingannare dai colori brillanti e dal nome del luogo (cimitero allegro, ndr), basta fermarsi davanti a una delle tombe per scoprire i segreti che nasconde.
Voliamo fino in America per visitare il cimitero Lafayette, uno dei luoghi più importanti di New Orleans. Oltre 7.000 persone riposano in questo luogo, tra cui Marie Laveau, regina della magia voodoo vissuta nel diciannovesimo secolo. La sua tomba è luogo di pellegrinaggio per molti turisti che in cambio di un aiuto dalla donna incidono tre x sul suo mausoleo.
Si cela invece nella foresta il museo di Forest Hills a Boston. Qui le tombe sono una perfetta replica della casa in cui il defunto viveva al tempo della sua morte. Un esempio? Una piccola riproduzione della casa in cui visse il poeta E.E. Cummings è stata ricreata nel verde della foresta e qui, ancora oggi, riposano le sue ossa.
A Concord in Massachusetts trova invece il cimitero preferito dagli scrittori. Migliaia di famosi autori hanno scelto questo luogo per il loro ultimo riposo. I turisti che li visitano sono molteplici e sono soliti lasciare una penna al loro preferito.
Spostiamoci in Cile, dove il cimitero di La Noria racconta una terribile storia di schiavitù. Tutto quello che rimane dalla città mineraria ormai abbandonata sono rompe aperte e ossa esposte. Molte persone giurano di aver visto i morti risorgere e camminare verso la città.
Concludiamo il nostro viaggio in Giappone, nel villaggio sacro di Okunoin. Qui, circondato da 120 templi buddisti è possibile trovare un cimitero, attorno cui ruota una terribile leggenda. Si dice infatti che il fondatore della religione buddista giaccia proprio in questo luogo, in attesa di rinascere accompagnato da tutti i suoi seguaci.
Mariella Baroli
Un mare di alberi in cui lasciarsi morire. In Giappone la foresta dei suicidi attira oltre 25.000 visitatori all'anno

By Jordy Meow [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons
«Pensate attentamente i vostri figli, alla vostra famiglia e ricordate che la vita è un dono prezioso che vi è stato fatto dai vostri genitori».
All'ingresso di Aokigahara, più comunemente conosciuta come la foresta dei suicidi alle pendici del monte Fuji,è stato ben piantato un cartello con la frase che avete letto qualche riga più in su. Il motivo è che in questa distesa di alberi, fittissima, ogni anno scelgono di suicidarsi circa 100 persone. Nota anche con il nome di Jukai, che in giapponese significa letteralmente «mare di alberi», Aokigahara si distende per oltre 3.000 ettari a circa 150 chilometri da Tokyo. La foresta è un luogo selvaggio, in cui la natura sembra non rispondere al tentativo di essere domata dall'uomo. Per questo, ogni giorno e più volte nell'arco delle 24 ore, le autorità sempre presenti sul luogo ricordano a chi sceglie di addentrarsi nella foresta di non abbandonare mai i sentieri guidati poiché la distesa d'alberi potrebbe facilmente far perdere il senso dell'orientamento.
Nel 2017 in Giappone hanno scelto di suicidarsi oltre 21.000 persone. Di queste, più di 100, hanno scelto di togliersi la vita all'interno della foresta di Aokigahara. «Potrebbero essere molte di più» rivelano però le autorità «la foresta inghiottisce chi sceglie di allontanarsi abbastanza dalle aree più battute e non possiamo escludere che le persone che hanno scelto di uccidersi al suo interno siano molte di più».
Cipressi, querce e arbusti sovrastano enormi pietre laviche ricoperte di muschio. La distesa verde, avvolta nella nebbia la maggior parte dell'anno, ricorda molto le foreste di Endor raccontate in Star Wars. Quello che accade qui, tuttavia, è ben diverso.
Aokigahara pesa sulla coscienza dei giapponesi come un mattone. Nonostante le molteplici campagne di sensibilizzazione, le helpline e l'assistenza per i più fragili, quella dei suicidi è una maledizione per il Giappone. La foresta, ultima tappa per decine e decine di persone, è al secondo posto nella classifica dei luoghi in cui si verifica il maggior numero di suicidi al mondo. Per i più anziani, il motivo sono delle leggende popolari che hanno rovinato la reputazione del posto. L'ubasute, ovvero il «lasciare morire gli anziani in un bosco», è una pratica che le storie del teatro Noh fanno risalire al periodo feudale e che consisteva nel portare in un bosco sperduto gli anziani della propria famiglia e abbandonarli, senza viveri e senza che questi avessero modo di tornare a casa. I loro corpi venivano così inghiottiti dalla terra e riportati alle origini. Nelle leggende, sono due i luoghi famosi per l'ubasute: il monte Kamuriki e il bosco Jukai.
Set perfetto di molteplici film horror, raccontata in opere e antologie, tra cui il Manuale completo del suicidio di Wataru Tsurumi che definì lo Jukai come «il luogo perfetto in cui morire», nell'ultimo anno la foresta ha visto un boom di visite perché comparsa sul canale Youtube del noto intrattenitore statunitense Logan Paul. Lo youtuber, in vacanza in Giappone, riprese in uno dei suoi video giornalieri la sua passeggiata per Aokigahara e l'incontro, sfortunato, con un cadavere. Il video, rimasto online per oltre 36 ore prima di essere rimosso dalla piattaforma, era stato visualizzato da decine di milioni di spettatori da tutto il mondo e scatenato l'indignazione di chi ha letto la ripresa e il comportamento del ventenne come una mancanza di rispetto nei confronti di chi si era appena tolto la vita in quel bosco.
Tra le mete preferite del tanaturismo, Aokihagara ha visto un incremento di turismo a partire dal 2015 in seguito all'uscita nei cinema di tutto il mondo del film La foresta dei sogni diretto da Gus Van Sant. Oggi si stima che ogni anno siano circa 25.000 le persone che si recano in visita, almeno per alcune ore, alle pendici del Fuji. Nella speranza, inconscia forse, di incappare a loro volta in un suicidio e così incoronare la foresta come luogo horror per eccellenza.
Marianna Baroli
Serial killer, fantasmi e cumuli di ossa nel metrò: Londra è la città più spettrale d'Europa

Stripe, London Dungeon
Dicono che a Londra sia possibile trovare un topo a ogni metro, ma quello che nessuno racconta è che ogni luogo potrebbe nascondere un terribile segreto.
La capitale britannica vive di una ricca e macabra storia e sono molti i turisti che scelgono di ripercorrere le orme di Jack lo Squartatore o di visitare la sala delle torture nascosta nel cuore della famosa Torre. Si dice che soltanto nell'anno 1603, a Londra morirono oltre 35.000 persone di peste e la città ne porta ancora i segni come nel quartiere di Shepherd's Bush, all'estremo ovest di Londra, dove le richieste per nuove costruzioni vengono sempre negate per paura di disturbare le tante anime sepolte lì sotto.
Spostiamoci un po' più ad est, vicino alla famosa Notting Hill per trovare la casa di un serial killer, che attorno al 1943, ha ucciso almeno cinque donne per poi nasconderle nella sua abitazione. Le sue malefatte furono scoperte soltanto dopo la sua morte, quando per i suoi crimini era già stato dichiarato colpevole - e impiccato - il suo vicino di casa (di cui aveva ucciso moglie e figlia).
La famosa Royal Albert Music Hall si dice essere infestata da tre spiriti. Il primo quello di Henry Willis, progettatore dell'organo della sala concerti, che vaga per i corridoi dal 1901. Visitatori e staff hanno poi più volte raccontato di aver visto spesso due donne vestite di tutto punto camminare felici per la struttura.
Nel ricco quartiere di Chelsea, più precisamente al numero 79 di Gloucester Road, è possibile ripercorrere la storia di John Haigh, serial killer che era solito uccidere le sue vittime per poi scioglierle nell'acido. L'uomo visse nel lusso vendendo gli oggetti appartenuti ai defunti, fino a che un pezzo della dentiera di uno di loro fu scoperta.
Vicino al più famoso centro commerciale di Londra - Harrods - si trova la più grande fossa della città. Così densa di corpi, la tratta della metropolitana tra Knightsbridge e Piccadilly deve fare una curva perché era impossibile scavare attraverso tutti i resti degli esseri umani lì sepolti.
A pochi passi dalla cattedrale di Westminster è possibile visitare il luogo in cui Guy Fawkes (l'uomo che ha ispirato la maschera di V per Vendetta) fu impiccato, squartato e impiccato.
Il fumo di alcuni sigari pervade invece le stanze della Cock Tavern, uno dei pub infestati di Oxford Circus. Anche il Piccadilly Hotel è abitato da presenze ultraterrene come quella della camera 357: uno spirito di un uomo che si suicidò nel bagno.
Situata proprio alla fermata della metropolitana di Waterloo, fino al 1941 è rimasta attiva una linea di trasporto dedicata ai cadaveri. La loro destinazione? Il Brookwood Cemetery.
Continuiamo il nostro cammino per le strade di Londra per trovare il quartiere più famoso della città, quello dove visse e operò Jack lo Squartatore. Storia e leggenda si fondono davanti a questa figura che alla fine dell'ottocento uccise almeno cinque prostitute, gettando il panico per le strade di Londra. Sono tanti i tour che riportano nei luoghi degli omicidi, ma ad essersi guadagnato la maggior fama è il Ten Bell Pub. I più coraggiosi possono andare a bere una birra nello stesso luogo in cui Jack andava per scegliere le sue vittime.
Se questo giro per le strade di Londra vi ha fatto stancare, ma vi ha anche incuriosito c'è un luogo in cui potete fare un corso veloce su tutto quello che la Londra più macabra ha da offrire. Si chiama London Dungeons e offre la possibilità di incontrare i personaggi che hanno fatto la storia della città. Fuggite alla rabbia di Enrico VIII e incontrate un dottore del tempo che con l'aiuto di qualche sanguisuga curerà ogni vostro malanno, sperate solo di non finire come il cadavere sul tavolo. Vi aspettano 90 minuti di puro terrore, mentre percorrerete 1000 anni di storia, tra scheletri, macchinari per le torture e le famose torte di Mrs Lovett.





