Mentre si scatena la tempesta sulle statunitensi Zions e Western Alliance, l’Europa vive la sua età dell’oro. Gli istituti beneficiano dell’aumento dei tassi. E in Italia il comparto è tra i migliori: +50%.Un vento gelido ha soffiato sul settore finanziario globale. Le azioni delle banche, da Wall Street all’Europa, hanno registrato forti ribassi, salvo poi riprendersi. A scatenare la tempesta sono state due banche regionali americane, Zions Bancorp e Western Alliance, crollate di oltre il 10% dopo aver denunciato «rischio di insolvenza su prestiti concessi allo stesso mutuatario», un fondo del credito privato, accantonando rispettivamente 50 e 100 milioni di dollari. Entrambe hanno dichiarato di sospettare «una frode» e di aver «intentato causa».L’episodio ha riacceso i timori di fragilità nel sistema, ricordando il crollo della Silicon Valley Bank del 2023. Come osservano gli analisti di Morningstar Dbrs, «la rapida crescita del mercato del credito privato sta facendo temere un calo della qualità dei portafogli», specie nell’opaco shadow banking. Tuttavia, il quadro resta positivo. Le grandi banche Usa hanno archiviato trimestrali record. Le operazioni di investment banking miliardarie hanno gonfiato i profitti: per Bank of America le commissioni sono salite del 43%, toccando i 2 miliardi di dollari e spingendo l’utile netto a 8,5 miliardi. Morgan Stanley ha registrato un balzo del 45%, fino a 4,6 miliardi. «Le principali istituzioni Usa sono riuscite a registrare forti incrementi degli utili».Ma è l’Europa a vivere la sua nuova «età dell’oro». «Il periodo di magra pluriennale è terminato», afferma Salvatore Gaziano, responsabile strategie d’investimento di SoldiExpert Scf. Le banche europee beneficiano di margini d’interesse in espansione grazie all’aumento dei tassi: la differenza tra i tassi sui prestiti e quelli sui depositi si è ampliata, garantendo profitti robusti. A ciò si sommano commissioni da consulenza, gestione del risparmio e operazioni correnti. L’Etf European Banks di Amundi ha guadagnato oltre il 60% nel 2025. Tra i leader Banco Santander (13%), UniCredit (11%) e Bnp Paribas (9%). Quest’ultima ha subito però un calo dopo una condanna a risarcire tre rifugiati sudanesi per presunti finanziamenti al regime di Omar Al-Bashir negli anni Novanta.In Italia, il comparto resta tra i migliori a Piazza Affari, con un +50% da inizio anno. Persino la nuova tassa del 27,5% sugli utili distribuiti, introdotta dalla legge di bilancio, non ha raffreddato l’entusiasmo. Dopo anni di austerità e rafforzamento patrimoniale, gli istituti tornano a remunerare gli azionisti. «I margini continuano a crescere e i costi del rischio rimangono bassi», commenta Gaziano. Le valutazioni, nonostante il rally, restano contenute: molti titoli europei sono ancora scambiati «al di sotto del valore contabile» e con rapporti prezzo/utili inferiori a 10. Un contesto di tassi elevati favorisce le banche, grazie all’inclinazione della curva dei rendimenti. «L’ampio spread sui tassi di interesse si traduce in maggiori profitti», aggiunge Gaziano. Tuttavia, le grandi fusioni restano rare: il risiko europeo va a rilento, tra il fallito tentativo di Bbva su Sabadell, le difficoltà di Unicredit con Commerzbank e il gelo del governo italiano su Banco Bpm.
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Sulle alture del Cuneese l'esercitazione «Joint Sapper», pianificata e organizzata dal 32° reggimento Genio guastatori della Brigata alpina Taurinense insieme ad una compagnia del 2° reggimento genio della Legione Straniera Francese.
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Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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A Dimmi La Verità Stefania Bardelli, leader del Team Vannacci di Varese, fa chiarezza sul rapporto con la Lega e sulle candidature alle elezioni degli esponenti dei team.












