2024-04-28
Vannacci: «I malumori dei leghisti non mi riguardano»
Il militare sulle tensioni nel partito per la sua candidatura: «Centinaio? Non sempre chi si fa il mazzo sul territorio ha capacità adatte per Bruxelles. Fedriga? Pensi ciò che vuole». Sulle classi differenziate per i disabili: «Il mio pensiero è stato snaturato».«L’offerta politica della Lega agli elettori è seria e completa, all’insegna delle libertà e del desiderio di cambiare questa Europa», facevano sapere ieri da via Bellerio. «Salvini ha chiuso liste competitive, di alto valore dove, ovviamente, non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile, con un’ampia rosa di candidati». Ma da quando il leader della Lega ha annunciato che Roberto Vannacci sarà candidato per le Europee in ogni circoscrizione, e da capolista in quella Italia centro, le polemiche impazzano. Il generale non si nega alle interviste, risponde tranquillo alle provocazioni, con pazienza fornisce gli ennesimi chiarimenti sul suo antifascismo e prosegue il giro per l’Italia presentando il suo ultimo libro Il coraggio vince. Ha deciso di scendere in campo e sa che dovrà battagliare ancor più nella corsa europea, perché a partire da Il mondo al contrario ogni sua affermazione viene volentieri fraintesa. Su un tema non ha voluto approfondire, a parte una precisazione del suo pensiero, ovvero le polemiche per le sue frasi sulle classi differenziate per i disabili.Generale, si parla più di malumori che di consensi sulla sua candidatura nella Lega. La cosa la preoccupa?«Niente affatto. Sono discussioni normali all’interno di un partito».Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha detto di essere contrario perché lei non si sarebbe «fatto il mazzo sul territorio».«Ho esperienze in campo internazionale e conosco svariate lingue, la corsa è per le Europee. Conto di attrarre consenso attorno alla mia figura. Chi si fa il “mazzo sul territorio” bisogna poi vedere se è in grado di esprimere le capacità richieste in ambito Ue». Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sostiene di essere «molto contento» dei suoi tre candidati e che sono possibili solo tre preferenze. Di fatto, la esclude.«Fedriga può pensare quello che vuole, i leghisti possono dire quello che vogliono, le loro discussioni sono legittime ma non mi riguardano: io sono un candidato indipendente. Saranno gli elettori a scegliere». Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, definisce la sua scelta vantaggiosa per tutti.«Buon per lui se la ritiene vantaggiosa. Sembra che il ministro sia ossessionato da Vannacci, visto che continua a parlarne senza che io parli di Crosetto». Come mai ha scelto la Lega? Forse molti cittadini la vedevano più con Fratelli d’Italia.«I principi e gli ideali a cui mi ispiro sono abbastanza comuni nella destra. Con la Lega c’è stata fin da subito affinità, empatia con il ministro Salvini, mentre in Fratelli d’Italia c’è stata una chiara, esplicita opposizione da parte di un esponente in vista».Il ministro Crosetto, che per la pubblicazione del suo primo libro la sospese per aver «compromesso il prestigio e la reputazione» dell’esercito italiano.«Infatti».«Prima di scendere in campo con la Lega mi aveva chiesto di essere candidato in tutta Italia» nella lista Libertà, «gli ho detto di no», ha detto ieri di lei Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord.«Racconta fandonie. Non solo mi ha fatto contattare dai suoi sgherri per cercare di includermi nelle sue liste, ma ha insistito sino alla fine. Aveva già fatto preparare il simbolo del suo partito con il mio nome. Io, come ho fatto con altri esponenti politici, ho ringraziato e ho risposto che avevo bisogno di tempo per sciogliere le mie riserve. Forse il fatto che alla fine abbia deciso di candidarmi come indipendente nella Lega lo ha fatto infuriare e gli ha tolto forse l’unica possibilità di raggiungere il 4%. Ora si inventa l’impossibile per cercare di denigrarmi, addirittura la sua autorizzazione a usare il suo nome per alzare la posta con il ministro Salvini!»Il Pd ieri si è scatenato su X, attaccandola dicendo: «Non faremo il suo nome. Non gli faremo il favore di rilanciare i suoi deliri, le sue frasi schifose, la vergogna che rappresenta per tutte le donne e gli uomini in divisa. Proteggiamoci dalle sue parole d’odio. Compiamo un gesto di difesa del dibattito pubblico. Ignoriamolo».«Ringrazio il Pd per il contributo al mio consenso e alla mia popolarità. Vincere così è facile!».Generale, che Europa vuole e sosterrà? «Più sicura, più identitaria ovvero che si rifaccia alle sue origini romane, greche, cristiane. Più benestante e ricca, più meritocratica, non l’Europa di stampo progressista, riproposta dalla sinistra, delle banche, delle direttive che restringono la libertà dei cittadini e che li obbligano a spendere una marea di denari per compiacere posizioni ideologiche. E bisogna cercare in tutti modi possibili di far tornare la pace ai confini dell’Unione europea».Lei che è stato addetto militare in Russia, quali possibilità vede di ricucire i rapporti con Mosca?«Ci sarà da lavorare molto perché sono stati praticamente interrotti. Sarà un grosso lavoro per ritrovare una pacifica convivenza, dobbiamo capire che la geografia non è un’opinione e che non possiamo ignorare la Russia».Gli avversari che teme maggiormente in questa corsa europea quali sono?«Nessuno. Il problema che avverto è quello di molta stampa, pronta in malafede a travisare e manipolare tutto quello che dico. Basti vedere come è stato snaturato il mio pensiero sui disabili, facendo credere che io sia per la loro segregazione nelle scuole pubbliche mentre ho detto che bisogna investire di più nel loro sostegno. Devono avere attività specifiche, dedicate, che a volte non coincidono con quelle di chi disabile non è. Hanno scritto che voglio classi separate, una follia. Sembra che i giornaloni non abbiano imparato che proprio la stampa denigratoria è quella che ha fatto il mio successo».
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