2021-08-06
Vacanze con carta verde per i minorenni. E i tamponi rimangono a pagamento
Da oggi in vigore la stretta che impatterà su bar e ristoranti. Salvi pranzi e cene in hotel. I test per chi non si vaccina non saranno gratis: 8 euro per 12-18 anni e 15 euro per gli altri.A mezzanotte è entrato in vigore il green pass. Scatta l'obbligo per ristoranti e bar al chiuso, piscine, palestre, cinema, teatri, spettacoli, fiere e musei, e anche per le manifestazione pubbliche. Si dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure di essere guariti dal Covid-19 nei sei mesi precedenti. Esentati i bambini under 12 esclusi per età dalla campagna vaccinale e i soggetti esenti sulla base d'idonea certificazione medica.«I numeri sono incoraggianti sul piano delle vaccinazioni, sono state superate 70 milioni di dosi somministrate, con il 62% delle persone vaccinabili che hanno completato il ciclo vaccinale e siamo al 68% delle persone vaccinabili con almeno la prima dose. La scelta del governo è investire su green pass come strumento per tutelare la libertà ed evitare le chiusure», ha detto in serata il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del Consiglio dei ministri durato circa tre ore che ha approvato il nuovo decreto legge. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, mercoledì aveva stilato la lista in cinque punti della Lega per salvare la stagione e porta a casa un punto importante: il passaporto non sarà infatti necessario per l'accesso degli ospiti degli hotel a bar e ristoranti interni alle strutture. «Una scelta di buon senso, seppur sul filo di lana», commentano soddisfatti gli operatori. «Era una cosa folle, eravamo molto preoccupati non solo per l'estate ma anche per tutta una serie di eventi (da Cibus a Parma al Salone del mobile a Milano) che ci saranno nelle città tra fine agosto e settembre nelle città e che speriamo riportino le occupazioni negli hotel a livelli alti», sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Brinda anche la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli: «Molte delle nostre strutture ricettive hanno sale ristorante solo al chiuso e quindi diventava davvero difficile dire ai clienti già presenti: “da domani vai a fare colazione al bar", oppure comunicare a chi ancora doveva arrivare che poteva soltanto dormire. Per non parlare delle famiglie con figli con più di 12 anni, che ancora non si erano potuti immunizzare: potevamo far mangiare il padre ma i ragazzi no. Sarebbe stato tutto molto complicato». Gli altri esercenti di bar e ristoranti sono pronti al controllo dei pass dei clienti che consumeranno al tavolo all'interno dei locali ma non a una eventuale verifica dei documenti di identità. Proprio ieri la Regione Piemonte ha scritto al Garante nazionale della privacy «per avere conferma che agli esercenti privati non possano, e non debbano, essere attribuite funzioni tipiche dei pubblici ufficiali». Una delle condizioni poste a giugno dal Garante era stata espressamente la «tassatività e la determinatezza dei campi di applicazione» del passaporto vaccinale. In base ai dati aggiornati a ieri, in Italia sono stati scaricati oltre 53 milioni di certificazioni verdi dalla piattaforma. Nel frattempo, è arrivata l'esenzione per chi si era sottoposto alla sperimentazione del vaccino italiano ReiThera: vale fino al 30 settembre in attesa di ulteriore approfondimenti. È arrivata anche la circolare del ministero della Salute, tanto attesa da centinaia di migliaia di italiani all'estero che si sono vaccinati in Paesi extra europei e che hanno bisogno di avere il proprio green pass in Italia, a prescindere dal fatto che siano iscritti al servizio sanitario nazionale o meno. Non è però ancora chiaro cosa succederà con chi ha ricevuto dosi di vaccino russo o cinese, che come noto non sono riconosciuti dall'Unione europea (in Argentina e in Venezuela, per esempio, si usa il vaccino Sputnik, mentre in altri Paesi dell'America latina viene usato il vaccino cinese, Sinovac). Una norma ad hoc, estendendo l'esenzione fino al 15 settembre, dovrebbe inoltre riguardare i cittadini di San Marino dove il vaccino più diffuso è lo Sputnik. Altre novità riguardano, infine, la quarantena per chi abbia completato il ciclo vaccinale, in caso di contatto con un positivo al Covid: durerà sette giorni invece di dieci con tampone alla fine del periodo. Resta invece di dieci giorni per i non vaccinati.Una decisione sul green pass sul lavoro, invece, «ancora non c'è, non so dire come sarà colmato questo vuoto, è noto che dentro la maggioranza ci sono posizioni molto diverse», ha detto ieri il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al question time alla Camera. Sottolineando: «Credo sia ragionevole la discussione su come utilizzarlo nel mondo del lavoro», per arrivare a una soluzione «ci muoveremo nella stessa direzione» utilizzata per i protocolli Covid per la sicurezza sul lavoro, e cioè «costruire regole che nascono da un dialogo sociale». Si seguirà «la strada del confronto con le parti sociali».