Usa 2020: l'incognita del voto anticipato

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Usa 2020: l'incognita del voto anticipato
Ansa

Una delle incognite che pesano maggiormente sulle presidenziali americane di quest'anno è legata al voto anticipato. Secondo Nbc News, al 26 ottobre 2020, sono stati circa 62 milioni gli elettori ad aver già votato: si tratta, nella fattispecie, di dodici milioni di persone in più di quelle che votarono anticipatamente alle presidenziali di quattro anni fa. La testata non esclude che, entro le elezioni del 3 novembre, la cifra complessiva possa arrivare a 100 milioni: fondamentalmente il doppio del voto anticipato, espresso dagli americani quattro anni fa.

Il triangolo Parigi-Berlino-Varsavia ora ha il quarto incomodo: Londra
Friedrich Merz e Donald Tusk (Ansa)
Tusk plaude al riarmo del vicino, ma l’intesa con Merz arranca: la Germania considera prioritario l’asse con i francesi. Nel gruppo di Weimar si insinueranno Regno Unito e nordici. Con i mediterranei ai margini.
Starmer firma la prima intesa e indica una via. La Commissione però insiste colpendo i simboli americani come whisky e Suv.
Elkann lascia a casa 1.000 lavoratori
John Elkann (Ansa)
Dopo gli esuberi di Pomigliano e Melfi, Stellantis ha siglato un accordo per le uscite incentivate di 200 dipendenti di Termoli. Il sito che doveva dar vita alla gigafactory.
Bruxelles adesso vuol decidere pure chi può fare affari con i Paesi europei
Ursula von der Leyen (Ansa)
Approvata a Strasburgo una modifica regolamentare: alla Commissione persino il potere di bloccare le operazioni straniere negli Stati membri. La spinta di Francia e Germania. Ora palla alle capitali Ue.
Le Firme

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