
Confesso: ho simpatia per Silvio Berlusconi, soprattutto perché non posso dimenticare che 25 anni fa, con un coraggio sorprendente, riuscì a fermare la gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto e compagni, evitando che in Italia vincessero i comunisti proprio mentre in tutto il mondo i comunisti venivano spazzati via. Per questa ragione, dunque, mi riesce difficile criticarlo anche quando penso che stia sbagliando. (...)
(...) Tuttavia, nonostante cerchi di essere indulgente ricordandone i meriti, non posso non dire che il fondatore di Forza Italia mi pare avviato su una brutta china, e ancor di più vedo incamminarsi sulla cattiva strada i suoi colonnelli. Anzi, le sue colonnelle, che ultimamente sembrano essersi trasformate in tante colombelle buoniste. Già, perché come si fa a mandare giù l'idea che Stefania Prestigiacomo, una che in passato ha ricoperto pure la carica di ministro nel governo di centrodestra, si intruppi insieme a esponenti di Sinistra italiana e dei Radicali in una missione per raggiungere la nave dei migranti? Sì, avete letto bene. Una delle parlamentari del Cav si è comportata come una Nichi Vendola qualsiasi o una normale Emma Bonino. Munita di gommone e in compagnia di esponenti dell'opposizione più preconcetta e ideologica, ha raggiunto la Sea Watch. Motivo: esprimere solidarietà agli immigrati a bordo dell'imbarcazione della Ong tedesca. «Salvare le vite non ha colore e riguarda tutti i partiti», è stata la spiegazione dell'amazzone azzurra. Berlusconi ha fatto sapere di non essere stato informato dell'iniziativa della suddetta e Antonio Tajani ha aggiunto che quella della Prestigiacomo non è la posizione ufficiale di Forza Italia. E però Gianfranco Micciché, il plenipotenziario del Cavaliere nell'isola, si è spellato le mani a forza di applaudire la collega.
Dunque viene da chiedersi: la posizione di Forza Italia qual è? Quella rappresentata dall'ex ministro dell'Ambiente a braccetto con i militanti della sinistra estrema e i radicali o quella espressa da Tajani? Un italiano medio non lo sa. Anche perché, prima dell'iniziativa di Stefania Prestigiacomo, sia Berlusconi che altri (tra i quali Mara Carfagna) sui migranti si sono espressi a favore di una linea morbida, anzi morbidissima, che in pratica si può tradurre in un via libera agli sbarchi. Mentre Matteo Salvini è impegnato in un duro braccio di ferro per fermare l'invasione dei profughi, lo stato maggiore del partito azzurro che fa? Cala le braghe. Si, esattamente. Il Paese deve fare i conti con centinaia di migliaia di clandestini, la sinistra è tutta pro accoglienza e si augura la morte del ministro dell'Interno, quest'ultimo rischia un processo e una condanna a 15 anni per aver bloccato i migranti a bordo della Diciotti e Forza Italia da che parte sta? Con i profughi. Non con il capo della Lega che sul fronte dell'immigrazione combatte una battaglia solitaria contro l'Europa, i magistrati e i compagni. No, Forza Italia si trasforma in Forza invasione, al punto che nella linea politica si fatica a distinguerla dal coro di buonisti che ogni giorno si sgolano a favore degli extracomunitari. C'è da stupirsi se poi la Lega sale nei sondaggi fino a diventare il primo partito italiano e la creatura di Silvio Berlusconi scende ogni giorno nei consensi fino a raggiungere i livelli di cui un tempo godeva Rifondazione comunista? Ovvio che no. Semmai c'è da rimanere a bocca aperta osservando la deriva di quello che un tempo era il partito dei moderati, ovvero la forza politica che sin dal nome si era intestata gli interessi dell'Italia. Certo, come dice Cavaliere il nostro Paese ha anche altri problemi oltre a quelli dell'immigrazione. La crisi economica, la mancanza di crescita e la disoccupazione sono questioni che non hanno diretta attinenza con gli sbarchi. Ma per il ceto medio e per le classi più basse, che già sono costrette a tirare la cinghia e a fare i conti con un futuro poco rassicurante, l'idea che si spendano altri soldi per assistere gli stranieri invece che gli italiani è intollerabile. Non si tratta di restare umani. Si tratta solo di restare con i piedi per terra e avere buon senso. Proprio quello che in questo momento pare mancare a Forza Italia. Non so chi suggerisca le mosse ai parlamentari azzurri, se iniziative come quella della Prestigiacomo siano farina del suo sacco, voglia di protagonismo o indicazioni di qualche nuovo consigliori. Sta di fatto che di questo passo, alle prossime elezioni europee, il partito rischia di non superare la soglia del 10% nonostante lo sforzo titanico del suo leader. Un declino che non voglio vedere. Per questo, per la simpatia che ancora porto verso Berlusconi, lo invito a ripensarci e mutare linea.
So che vent'anni fa, quando una nave carica di profughi albanesi naufragò nel canale d'Otranto, accorse sul luogo della sciagura e versò calde lacrime. Ma all'epoca la situazione era diversa e bastò un accordo con l'Albania per fermare l'esodo verso le nostre coste. Oggi i tempi sono cambiati, la situazione dell'Italia è diversa. Non si tratta di restare umani. Si tratta di non prestarsi al ricatto morale delle Ong e degli scafisti. Meno sbarchi, significano non solo meno profughi, ma anche meno morti. E un uomo di buon senso come il Cav non può non saperlo.






