2025-04-23
L’Europa s’impiccia di golden power
La Commissione interviene sui poteri speciali esercitati dall’esecutivo nell’Ops di Unicredit su Banco Bpm. E chiede il rispetto del principio di proporzionalità.Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha sottolineato che ogni ricorso al golden power da parte degli Stati membri deve rispettare il principio di proporzionalità. Pur precisando che «la Commissione non commenta mai casi individuali», Regnier ha aggiunto durante il briefing con la stampa a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulle condizioni imposte dal governo italiano all’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm: «Gli Stati membri hanno la responsabilità, nell’interesse della sicurezza e dell’ordine pubblico, di imporre restrizioni alle libertà di mercato attraverso le proprie leggi nazionali. Tuttavia, tali misure sono ammissibili soltanto se adeguate e proporzionate», ha precisato. Sulla vicenda, la Direzione generale per i servizi finanziari e i mercati (DG Fisma) della Commissione ha inviato una lettera al governo italiano chiedendo chiarimenti sulle intenzioni di ricorrere al golden power per ostacolare l’acquisizione di una banca italiana da parte di un’altra. L’iniziativa è al centro di un «pilot», un procedimento informale con cui la Commissione verifica preliminarmente eventuali violazioni del diritto Ue. «Stiamo interagendo in modo strutturato con le autorità italiane», ha confermato Regnier, «per ottenere tutte le informazioni necessarie sull’utilizzo di questo strumento nell’ambito dell’Ops di Unicredit su Banco Bpm».Intanto, un Dpcm firmato dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, come riportato da Repubblica mostra che Unicredit, «in caso di inadempimento o violazione delle prescrizioni imposte dal decreto» del governo sull’offerta di acquisizione di Banco Bpm rischia di pagare una multa che può andare da un minimo di 300 milioni fino a un massimo di 20 miliardi di euro. Sebbene il provvedimento sia già stato notificato alla banca, non è ancora stato esaminato in consiglio dei ministri, e la sua entrata in vigore potrebbe altresì dipendere dall’esito del dialogo tra le parti.
Il cpr di Shengjin in Albania (Getty Images)