2024-04-05
Una serie sky racconta la vera storia di Mary e George Villiers
True
«Mary & George» (Sky Original)
Mary & George, al debutto su Sky nella prima serata di domenica 7 aprile con il premio Oscar Julienne Moore protagonista, è il racconto di un’ambizione proiettata all’esterno, degli artifici di una donna, del suo ruolo di madre. Julienne Moore ha i capelli rossi raccolti sopra la testa, nel modo vaporoso ed eccessivo che usava nel XVII Secolo. La pelle è chiara, diafana come e più del solito. Gli zigomi sono pennellati di un rosa accesso, sopra gli occhi brillano. È un bagliore di furbizia, lo sguardo scaltro di una volpe. Julienne Moore è melliflua nei panni di Mary Villiers: un’arrampicatrice sociale, nascosta dietro gli abiti dell’epoca. Avrebbe voluto una vita diversa, fatta di agi e piccoli lussi. Ma il marito non ha saputo concedergliela, la società neppure. La sua intelligenza, le sue intuizioni sono rimaste sepolte sotto i doveri imposti dai ruoli di genere. Era una donna, come tale doveva tacere. Rassegnarsi oppure ingegnarsi, per arginare gli ostacoli. Trovare altre vie, un prestanome attraverso cui parlare per interposta persona: un figlio, bello, avvenente, ingenuo quanto basta da lasciarsi plasmare dalle mani materne. Mary Villiers, la cui storia è raccontata nei sette episodi di Mary & George, miniserie britannica al debutto su Sky nella prima serata di domenica 7 aprile, ha educato il figlio perché potesse fare quel che non le era permesso, diventare quel che lei avrebbe voluto essere. George, figlio prediletto di Mary Villiers, ha studiato in Francia, imparato le buone maniere e fatto ritorno in Inghilterra, con l’obiettivo di ingraziarsi il re, Giacomo I. Come abbia fatto, se sfruttando le proprie doti di compagnone o le debolezze del sovrano, le sue segrete preferenze sessuali, è oggetto di dibattiti e pettegolezzi. Le cronache dell’epoca lo descrivono come l’amante di Giacomo I, che di George si sarebbe definito «padre e, insieme, marito». E così lo descrive la serie televisiva, la cui prospettiva, però, non è quella storica. Nemmeno quella del ragazzo.Mary & George, con il premio Oscar Julienne Moore protagonista, è il racconto di un’ambizione proiettata all’esterno, degli artifici di una donna, del suo ruolo di madre. Mary & George, nonostante la duplicità del titolo, non è la storia di una famiglia, ma quella di Mary Villiers, di una crescita sociale in nome della quale è stata manovrata un’intera famiglia. George, il volto diNicholas Galitzine, ha tentato di impiccarsi ad un albero, pur di evitare la Francia, i collegi. Pur di preservare la propria libertà. Ma la madre non gli ha lasciato alcuna scelta. Con calma quasi serafica, ha sciolto il cappio e spiegato al figlio che il destino dei Villiers ricadeva sulle sue spalle. Il padre era morto, e tre altri fratelli attendevano tempi migliori. George doveva partire, per il bene di tutti e le ambizioni d’una. E così è stato. George ha fatto quel che gli ha comandato la madre e, negli anni, è diventato il protetto di re Giacomo I. Ha fatto carriera, ottenuto titoli. Mary Villiers è diventata duchessa di Buckingham, la sua ascesa (insieme all’epilogo della vita, sua e del figlio) una miniserie televisiva magistralmente girata e interpretata.
Alessandro Benetton (Imagoeconomica)