2019-09-20
Una foto con la faccia dipinta di nero imbarazza Trudeau
Il Time pubblica il suo travestimento a una festa giovanile. Il premier canadese si scusa. Ma i consensi sono in picchiata.Il simbolo dei liberal e simbolo di tutto quello che è buono, bello, giusto e politicamente corretto sta pian piano crollando. Il primo ministro canadese Justin Trudeau, a poche settimane da elezioni con sondaggi che lo vedono in grosse difficoltà, ha aggiunto un'altra grana nel suo curriculum. E a un mese dal voto del 21 ottobre, il gradimento del suo governo è in picchiata a causa di uno scandalo che riguarda i suoi rapporti con una grande azienda, Snc-Lavalin, e le pressioni fatte sull'ex procuratore generale (quello che nei sistemi anglosassoni corrisponde al nostro ministro della Giustizia).Ieri lo scoop del Time: una fotografia di Trudeau nel 2001, quando aveva 29 anni, che lo mostra con la faccia colorata di marrone per un travestimento da Aladino durante una fest,a «Notti arabe», alla scuola di Vancouver dove insegnava. È il cosiddetto blackface, dipingersi la faccia di nero per fingersi di un'altra etnia, un gesto che nella cultura anglosassone richiama schiavismo e colonialismo ed è bollato come razzista. Poche ore dopo la diffusione del primo scatto, proveniente dall'annuario della scuola di quell'anno, sono stati diffusi un'altra foto dei tempi del liceo e un breve video girato in un altro momento in cui si vede di nuovo Trudeau con la faccia dipinta di nero.Il primo ministro, un tempo paladino di tutte le minoranze, dei diritti civili, dell'uguaglianza e delle pari opportunità, è stato criticato da ogni parte, stampa (durissima) compresa, nonostante ai tempi dei fatti la questione del blackface non fosse così sentita come oggi. Il capo del Consiglio nazionale dei musulmani canadesi, Mustafa Farooq, si è detto molto rattristato. Critiche sono piovute anche da destra, con Andrew Scheer, leader del Partito conservatore, che ha spiegato che la fotografia del primo ministro con il blackface era razzista nel 2001 ed è razzista oggi. Anche per Trudeau non è adatto a guidare il governo, ha aggiunto Scheer. E ovviamente durissima anche la sinistra. Jagmeet Singh, il leader di origini indiane del Nuovo partito democratico, formazione socialista, ha detto che la fotografia di Trudeau con il blackface è «offensiva».Lui si è scusato dicendo: «Non avrei dovuto farlo», «Avrei dovuto comportarmi meglio e non lo feci e mi dispiace molto». E ancora: «All'epoca non pensavo che fosse una cosa razzista, ma ora riconosco che lo fosse e ne sono molto dispiaciuto». Infine il piagnisteo: «Penso che ci siano persone che hanno fatto degli errori nella loro vita e le decisioni si prendono sulla base di quello che stanno facendo ora e di quello che hanno fatto in passato ogni giorno, caso per caso». Trudeau è finito vittima del suo stesso mondo, quello che spesso dietro le bandiere delle minoranze cela il desiderio di censurare chi gli si oppone.Il blackface è un fenomeno noto all'estero, meno in Italia. A inizio anno il governatore della Virginia Ralph Northam fu criticato per essersi dipinto la faccia di nero per travestirsi nel 1984 da Michael Jackson. Un altro recentissimo episodio racconta il trionfo del politicamente corretto: mercoledì la televisione pubblica olandese ha annunciato che nell'annuale parata di San Nicola non ci sarà più il personaggio di Zwarte Piet, l'aiutante di San Nicola interpretato da attori bianchi con la faccia dipinta di nero. L'ultimo scandalo di blackface in Italia? La campagna pubblicitaria di Alitalia per la nuova tratta Roma-Washington: nello spot, quasi subito rimosso da tutti i canali social, un attore, il tunisino Balti Khaled, con la faccia dipinta di nero interpretava l'ex presidente statunitense Barack Obama.