2024-02-16
«Un amore», la serie Sky con Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti
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«Un amore» (Sky Original)
La serie Sky Original, sei episodi al debutto nella prima serata di venerdì 16 febbraio, è stata costruita per muoversi su un doppio binario: gli anni Novanta, l’estate senza pensieri di due tardo-adolescenti, poi il presente, il ritorno improvviso di Alessandro nella sua Bologna e la rinascita di un sentimento che, per decenni, ha vissuto solo di parole e carta.Un amore, cui Stefano Accorsi ha deciso di dare anche un contributo creativo, è una sorta di One Day: il racconto di un sentimento che il tempo, gli anni, la distanza e i fatti della vita non hanno saputo mettere a tacere. Non c’è, però, consuetudine, nel legame di Un amore.Anna e Alessandro hanno vent’anni, quando si incontrano la prima volta. È estate, il sole quello della Spagna. Sono bambini cresciuti, giovani adulti con la testa piena di sogni. Un interrail li ha messi l’uno sulla strada dell’altra. Si sono innamorati, idealisti alle prese con un mondo in divenire. Ma, alla fine della vacanza, hanno deciso di separarsi. Fisicamente, quanto meno. Anna ha fatto ritorno in Italia, a Bologna. È diventata una donna, mentre Alessandro restava all’estero. Non hanno vissuto la coppia che la spontaneità di quel primo incontro ha creato. Tuttavia, negli anni, si sono tenuti in contatto. Lettere, per lo più, l’unico mezzo al quale Un amore ha voluto affidare la crescita dei suoi protagonisti.La serie Sky Original, sei episodi al debutto nella prima serata di venerdì 16 febbraio, è stata costruita per muoversi su un doppio binario: gli anni Novanta, l’estate senza pensieri di due tardo-adolescenti, poi il presente, il ritorno improvviso di Alessandro nella sua Bologna e la rinascita di un sentimento che, per decenni, ha vissuto solo di parole e carta. Sono flashback e ritorni alla realtà, sono salti indietro, dove Alessandro e Anna perdono il volto dei propri interpreti, di Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, per trovare quello più giovane di Luca Santoro e Beatrice Fiorentini. «Volevamo prendere l’amore di petto, ma ci siamo resi conto che è difficilissimo. Sono cinque lettere, ma racchiude una miriade di significati. Dunque», ha spiegato Accorsi durante la conferenza stampa di lancio, «Ci siamo appoggiati a delle sensazioni e le abbiamo trasformate in immagini: è servito un grande lavoro di squadra per fare tutto questo. L’amore raccontato all’interno della storia mescola il presente e il passato, e mescola anche il futuro. Siamo fatti di numerose dimensioni temporali, tutte parallele», ha continuato l’attore, provando a spiegare come la serie in qualche modo riesca ad essere italiana nel senso più puro del termine. Un senso che attiene alla nostra cultura, alla nostra forma mentis, ad un modo di essere che l’esterofilia e la serialità internazionale, ancora, non sono riuscite ad intaccare. «Credo che nella nostra cultura esista il non-detto, esista la bugia. In Italia, parliamo tanto, eppure non possiamo dire mai tutta la verità. Siamo abituati alla piccola o alla grande bugia, fa parte del nostro modo di intendere i rapporti. Anna è bugiarda, ma il suo essere bugiarda», custodire segreti e vite separate, il marito, Guido, da una parte, l’amore dei vent’anni dall’altra, «Non lo abbiamo intenso in maniera negativa. Da questo punto di vista, siamo rimasti molto italiani», ha chiuso Stefano Accorsi.
La riunione tra Papa Leone XIV e i membri del Consiglio Ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi dello scorso giugno (Ansa)
Auto dei Carabinieri fuori dalla villetta della famiglia Poggi di Garlasco (Ansa)