2024-07-28
L’Ultima Cena transgender è un caso politico. L’ira dei vescovi francesi
La dissacrazione del cattolicesimo durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi suscita indignazione, da Matteo Salvini a Viktor Orbán. La sinistra la difende: «È inclusività».L’inaugurazione delle Olimpiadi in salsa francese, con la rappresentazione plastica dell’Ultima Cena in versione drag queen ma spacciata per la Cena di Dioniso, come era facile pronosticare si è portata dietro una scia di polemiche che ha varcato qualsiasi confine. Il vescovo Robert Barron del Minnesota, negli Stati Uniti, ha invitato i cattolici a «far sentire la loro voce», in risposta a quella che ha definito «la grave presa in giro dell’Ultima Cena». E stavolta è arrivata persino la reprimenda del quotidiano dei vescovi Avvenire: «Se volevano stupirci con la loro proverbiale grandeur, beh gli organizzatori, registi, coreografi, i nani e le ballerine della cerimonia d’apertura di Parigi 2024 ci sono riusciti, ma niente affatto alla grande». L’evento è apparso «come un piatto di nouvelle cuisine nel quale gli chef della serata hanno messo in pentola di tutto: pop, rock, lirica. E poi hanno shakerato gli ingredienti con un pizzico fin troppo abbondante di imprescindibile fluidismo» che ricordava un gay pride. I vescovi francesi hanno denunciato le «scene di derisione e di scherno del cristianesimo». E hanno commentato: «Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che sono rimasti feriti dall’eccesso e dalla provocazione di certe scene. Vogliamo che capiscano che la celebrazione olimpica va ben oltre i pregiudizi ideologici di alcuni artisti». Elon Musk, patron di X, ha affermato che ormai il cristianesimo è «diventato impotente», poi ha definito la performance «estremamente irrispettosa».«Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi». Il messaggio social è del leader della Lega Matteo Salvini, che ha accompagnato il post con un collage di immagini: l’affresco dell’Ultima cena di Leonardo e lo show delle drag queen. «Tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità», scrive su Facebook Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, mentre Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, rincara la dose: «Che bisogno c’era di mettere al centro della manifestazione immagini blasfeme anziché gli atleti, non è dato di sapere. Certo è che non ricordiamo un’inaugurazione delle Olimpiadi così poco coinvolgente ed emozionante e così miseramente relegata a blasfemo avanspettacolo». Maurizio Gasparri l’ha definita una «offesa gratuita ai cristiani».«Blasfemo, divisivo, inutile e provocatorio», sono le parole con cui ha descritto lo spettacolo Maddalena Morgante, deputato di Fratelli d’Italia. La parlamentare si è domandata «la ragione per cui un evento che dovrebbe insegnare e manifestare valori come l’unità, la pace e il rispetto, permetta l’offesa pubblica alla fede dei cristiani di tutto il mondo con una parodia dell’ultima cena in chiave Lgbtq+». Molto dura anche la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova: «Non hanno previsto né le nuvole né tendoni per ripararsi da pioggia» e si è scelto di far portare la torcia olimpica al «rapper tossicodipendente Snoop Dogg». Il centro di Parigi, secondo Zakharova sarebbe stato «trasformato in un ghetto infestato da topi». Anche la Chiesa ortodossa russa si è indignata e ha definito lo spettacolo un «suicidio storico e culturale» in «una delle capitali cristiane della civiltà europea».Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha lanciato un’invettiva contro «la debolezza e la disintegrazione dell’Occidente» illustrata, secondo lui, dalla cerimonia firmata dal direttore artistico Thomas Jolly. Insorto anche il Rassemblement national, che già aveva criticato l’idea di mettere nello show la star franco-maliana Aya Nakamura. «Siamo a Parigi, non al mercato di Bamako», hanno impresso su uno striscione gli attivisti del gruppo di destra Les Natifs. Mentre Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i «J-Woke 2024» con un gioco di parole che tiene insieme «giochi» e «woke»: «sappiate», ha affermato Marion, «che non è la Francia che parla ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione». Ed eccola la minoranza che alza la voce: «Da cristiano mi sento onorato che sia stato scelto il messaggio di Gesù», rivendica don Giulio Mignani, il parroco ligure sospeso per le sue posizioni non conformi su coppie Lgbt, adozioni e aborto. Il sacerdote, che come volontario fa parte dell’intergruppo parlamentare voluto da Mariolina Castellone (Movimento 5 stelle) per affrontare temi sociali e che spera di poter tornare a celebrare, ora osserva: «Immagino sia stato un richiamo all’inclusione, non la vedo come cosa blasfema».Sandro Gozi, esponente di Renew eletto in Francia, ha così risposto alle critiche di Fdi: «Continuano a raccontarci che Fratelli d’Italia e ilgruppo Ecr sono una forza politica liberale, pro-Ue, moderata… Invece sono semplicemente contro la diversità, contro il femminismo, contro l'universalismo, contro tutto ciò che è stato celebrato. Per il resto, va tutto bene».
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